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Dopo le presentazioni di rito, si parte subito con il primo servizio. Marco Maisano ci parla di infanzia violata: Bambini operai sopravvissuti alla guerra. Protagonisti sono i bambini siriani: da quelli ricoverati dopo aver perso famiglia e riportato gravi lesioni, a quelli sfruttati nelle fabbriche. Arrivati in Turchia, quelli rimasti illesi sono costretti a lavorare per vivere: accompagnato nella fabbrica, Maisano si accorge che i ragazzini hanno apura di raccontargli. cpisce però che non sono felici, avrebbero preferito andare a scuola come prima che scoppiasse la guerra.
L’inviato si sposta in una seconda fabbrica tessile: qui conosce un bambino di appena 10 anni che vi lavora. Il proprietario lo considera normale, data la situazione di emergenza e che molti non hanno più i genitori. C’è anche un bimbo di sei anni: in Turchia da un anno, stacca a mano i fili in eccesso; il viaggio di Maisnao continua all’interno, dove un uomo adulto gli confessa il dispiacere per vedere questi piccoli cresciuti troppo in fretta.
Tutti sono coscienti di questa ingiustizia, ma allo stesso tempo non esiste altra soluzione per assicurare la sopravvivenza ai bambini rimasti orfani. I piccoli operai ignorano che i loro coetanei europei possano giocare; qualcuno sogna di poter riprendere gli studi in Siria. si tratta di un torto a un’intera generazione, eppur enessuno vede soluzione: in fabbrica qualcuno va addirittura insieme al figlioletto, tanto è tragica la situazione.
Maisano segue i bambini dopo il lavoro: abitano tutti insieme in un appartamento in periferia, cresciuti dalla mamma di uno di loro. Se non contribuissero pure loro, spiega la donna, sarebbe impossibile pagare il prezzo dell’appartamento.
Dopo il primo break pubblicitario, Veronica Ruggeri si occupa de L’agghiacciante storia del falso veggente diventato showgirl. Paolo Catanzaro era un ragazzo 17enne d Uggio che raccontava di avere visioni mariane: c’è chi assicura di avergli visto uscire sangue dalla fronte, con tanto di video che lo testimoniano. Dop alcuni anni, il ragazzo era diventato venerato: la Chiesa però, nel 1994 si era pronunciata scettica riguardo ai fatti di Uggio.
Col passare del tempo, Paolo ha cominciato a chiedere soldi ai fedeli sostenendo di salvare il mondo. Attraverso le testimonianze raccolte, la iena ricostruisce la vicenda: Paolo consigliava di utilizzare delle gocce, poi dichiarava di poter prendere su di sé il male altrui. Sul conto di Paolo continuavano ad arrivare soldi: convinto di avere un tumore, un uomo gli ha dato 150mila euro.
A una coppia che non riusciva ad avere figli, diceva di essere lo Spirito Santo. quei bambini sarebbero nati: naturlamente si trattava dei nipoti di una complice, che l’ha aiutato a portare avanti le bugie. Fino a quando, sempre vicino a lui, è rimasta incinta ed è stata convinta ad abortire.
Di nuovo, nel 2015, la Chiesa ha dichiarato non autentiche le esperienze mistiche. Intanto Paolo è stato smascherato dalla sua complice, distrutta dall’aborto. Ma nel frattempo Paolo ha cambiato sesso, facendo il giro dei salotti televisivi: ora si chiama Sveva, millanta una vita di sacrifici per gli altri.
Chiamata a sostenere un provino, a Sveva viene mostrato un filmato di quando era Paolo. Sbuca fuori la Ruggeri, che le chiede spiegazioni: ovviamente dall’altra parte ottiene solo negazioni.
La prosisma in scaletta è Roberta Rei: …E sono affogate 268 persone. La iena si occupa di un affondamento avvenuto nel 2013, attraverso il racconto di Mohamed, uno dei sopravvissuti: in mezzo al mare su una barca che stava affondando, la guardia costiera italiana ha risposto di contattare Malta. la Rei ascolta la testimoninaza di un medico che era sul barcone.
I magistrati che si sono occupati del caso hanno chiesto l’archiviazione. È emerso invece che in zona ci fosse una nave italiana: eppure nessuno dei nostri si è mosso.
Il ricordo di quel momento è agghiacciante: quando il barcone si è rovesciato, chi si è trovato sotto è morto. Il bialncio è stato di ben 268 vite.
Si prosegue con Giulio Golia: Condannato per abusi ma innocente. parla l’ex moglie. Il caso è stato già affrontato in passato: Saverio era stato accusato dall’ex moglie di di abusare dei figlioletti, convincendone i bambini. I due figli sono poi finiti in istituto per dieci anni, venendo separati, mentre il padre era finito in galera: ora Golia va dalla mamma, Angela.
Adesso la donna sostiene di aver creduto all’innocenza dell’uomo, sostenendo di essere stata lasciata sola dai parenti. Golia vuole sapere se ha letto i verbali del processo, ma lei risponde di no perché non ha voluto altro dolore. I figli ora, che hanno rivisto il padre dopo dieci anni, sono arrabbiati al ricordo delle maniolazioni subite: sono almeno due anni che Angela non li sente.
Il servizio successivo è oltre il limite dle buongusto: Il compleanno di Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte viene ripreso nel giorno del compleanno: le telecamere gli sono addosso persino mentre è seduto sulla tazza a mutande abbassate. Anzi, viene filmato proprio mentre se le abbassa. 65 gli anni compiuti, con tanto di telefonata da parte di Buffon.
Seguiamo Sgarbi alla sua festa, dove è stata allestita anche una mostra. Tra gli invitati, Morgan, Barbara Alberti e Roberto D’Agostino; seduti a tavola anche Giuseppe Cruciani e Oscar Farinetti. Ma soprattutto c’è la sua stagista, che non è esattamente una stagista: “Passiamo insieme del tempo amichevole”, dice lei. Come se non bastasse, tra volgarità e trash, Sgarbi va in bagno senza lavarsi le mani.
Al termine della festa c’è anche un breve momento-confessione, con il critico che spiega di aver avuto figli e non credere nel matrimonio.
Si prosegue con l’intervista a Zdenek Zeman: 70 anni di calcio spettacolo. Zeman riceve gli auguri di Totti, che secondo lui è il miglior calciatore che ha allenato: per Zeman dovrebbe giocare finché è in grado di essere migliore in campo di tanti altri. Non lo chiamerebbe con sé, perché deve stare alla Roma. Riguardo la questione Totti-Spalletti invece, pensa che la questione riguardasse più il capitano e la scietà, anziché Spalletti come uomo.
Matteo Viviani raccomanda subito di cambiare canale ai sensibili, e ai genitori di stare vicini ai figli durante il servizio: Blue Whale: Suicidarsi per gioco. Si tratta di un folle gioco psicologico in cui gli adolescenti si convincono a suicidarsi: il momento in cui si lanciano di sotto viene ripreso da altri ragazzi, sul posto appositamente per assistere. Vengono mostrati alcuni filmati.
La prima regola è fare finta di niente, in modo che ai genitori sembri tutto normale. Viviani ascolta le storie di alcune mamme, che raccontano di figlie allegre: adolescenti normali, non depresse insomma.
Il gioco ha preso piede in Russia, dove i giovani aderiscono tramite social network attraverso l’equivalente russo di Facebook: seguono le istruzioni di un “curatore”, giorno dopo giorno. Il simbolo è la balena azzurra, che appunto si va a suicidare sulle spiagge. Dai dati ufficiali, finora i suicidi sono 157: col senno di poi, le mamme ricordano di aver trovato i disegni di una balena. Se il governo russo sta prendendo provvedimenti, Blue Whale si sta diffondendo anche in altri Paesi.
Il gioco prevede 50 giorni, durante i quali il curatore chiede di tagliarsi, fa visionare video di omicidi e ascoltare musica depressa: per l’ultimo giorno, è previsto il suicidio saltando giù da un palazzo. Ad Irina addirittura, la prima vittima, è stato chiesto di stendersi sulle rotaie e lasciarsi decapitare dal treno in corsa.
I “curatori” tendono a sincronizzare i suicidi. Le età delle vittime spazia dai 9 ai 17 anni: vengono mostrate le istruzioni che vengono mandate ai bambini, in cui si raccomanda di non far accorgere di niente nessuno o la magia sparirà.
A Livorno si è verificato il primo caso italiano, con la morte di un 15enne. Un suo compagno racconta alla iena che lo aveva sentito preoccuparsi di diver studiare per il compito di latino: evidentemente non aveva intenzione al 100% di suicidarsi, non ne era così sicuro.
si alleggerisce con Mary Sarnataro: Un regalino a luci rosse per la festa della mamma. La iena ha ermato alcune donne per strada, mostrando loro una scatola in cui guardare: ma si vede un porno.
Viene quindi replicato il servizio di Nadia Toffa con il ristorante di Feng. La puntata si conclude qui.