Maurizio Crozza riapre i battenti del suo one man show in un contesto politico completamente cambiato. Dove c’era un governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle ora ce n’è uno formato da Pd e grillini. Dove c’era la potenza propagandistica di Matteo Salvini ora c’è un leader appannato dalla sua stessa ripetitività.
Non è cambiata, però, la Presidenza del Consiglio, sempre in mano a Giuseppe Conte. E allora il comico ligure riparte proprio da lui, con un’imitazione ribattezzata “The new Conte”, che richiama “The new Pope” di Paolo Sorrentino. Insieme a lui, propone una versione da “Ministro-chitarrista” di Roberto Gualtieri, responsabile dell’Economia nel nuovo Esecutivo.
Ma è stata anche l’estate di Jovanotti. Il suo tour, il Jova beach party, ha riscosso successo eccezionale, tirandosi dietro pure critiche per l’impatto ambientale dello show (un paradosso, vista l’impronta ecologista) e qualche malumore per le condizioni contrattuali di quanti hanno lavorato allo spettacolo. Un’altra delle nuove imitazioni sarà dedicata proprio a lui.
Spazio anche agli imprenditori Brunello Cucinelli e Luciano Benetton. Il primo, ormai celebre per il modo quasi ecumenico con cui esprime la sua idea di imprenditoria; il secondo, tornato ad occuparsi direttamente di moda nell’azienda che ha contribuito a fondare e a far conoscere in tutto il mondo.
Seguiamo insieme la diretta di Fratelli di Crozza.
La prima immagine è quella di una tavolata conviviale e ridanciana a cui partecipano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Beppe Grillo, Nicola Zigaretti, Paolo Gentiloni, SIlvio Berlusconi e Maurizio Landini.
Si fanno beffa di Matteo Salvini, che li osserva dalla finestra, solo e sconsolato sotto la pioggia battente. Quando addenta una merendina (utilizza spesso il cibo nei suoi continui post sui social network) dalla tavolata si parla della proposta di tassare le merendie ipercaloriche.
Si riaggancia a questa scena il monologo introduttivo di Maurizio Crozza. Ride di quello che chiama “il suicidio politico più incredibile”, cioè della scelta di Matteo Salvini di aprire la crisi di governo nella speranza di riandare al voto, capitalizzare il consenso e mettere le mani su tutte le leve del potere.
“L’unica riforma riuscita a Salvini è quella dell’harakiri“, affonda Crozza.
Ma ce n’è anche per Luigi di Maio e Nicola Zingaretti, per il PD e il Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio che è il nuovo Ministro degli Esteri apparentemente senza alcuna competenza per ricoprire quel ruolo. Nicola Zingaretti, chiamato al governo insieme ai suoi acerrimi nemici, dopo mesi di insulti e querele.
Ironia anche su Matteo Renzi, da poco fuoriuscito dal PD dopo aver architettato la nascita del nuovo governo. Subito dopo ha rotto gli indugi e presentato Italia Viva, il suo nuovo partito, in realtà pronto da mesi.
Crozza lo presenta in versione Joker. Sembra disposto a tutto pur di tornare al centro della scena, alimentare il suo ego e mettere in atto piani diabolici, perché non ha mai accettato il modo in cui gli italiani lo hanno scaricato.
In effetti, la sua posizione attualmente è molto solida: visti i nuovi equilibri parlamentari, può essere l’ago della bilancia e decidere quando far cadere il governo che lui stesso ha voluto. Ecco perché l’ultima immagine di questa parentesi è quella del Presidente Conte che supplica gli italiani di assecondare Renzi. È seduto su una poltrona imbottita di esplosivo pronto a detonare per mano proprio di Renzi.
La satira di Maurizio Crozza continua sulle politiche economiche del nuovo Governo. Tra aumenti iva, abbassamento delle tasse e lotta all’evasione, il comico ironizza sul fatto che non si sa come verranno trovate le coperture necessarie, mentre vengono ripetute in continuazione mille promesse sentite da decenni.
Il Ministro dell’Economia attuale è Roberto Gualtieri. Amante della chitarra classica e della bossa nova, si è mostrato più volte in video mentre suonava. In una di queste occasioni si è cimentato anche con una versione di “Bella ciao” proprio in stile boss anova.
È per questo che Maurizio Crozza lo imita imbracciando una chitarra. Risponde cantando alle domande della spalla Andrea Zalone, che in reealtà pongono questioni serie e realmente da dirimere nelle prosisme settimane in fatto di politiche economiche.
Fratelli di Crozza continua con lo spazio dedicato all’imprenditore Brunello Cucinelli. Nato in una famiglia molto povera, ha vissuto fino a 15 anni tra agricoltura e pastorizia, non potendo contare nemmeno sulla corrente elettrica. Poi – a detta sua – dieci anni senza far nulla, al bar di paese. Infine l’idea di dedicarsi al cashemere, fino a diventare uno dei più importanti imprenditori al mondo nella lavorazione di quella fibra.
In pubblico, parla sempre di capitalismo dal volto umano, della necessità di premiare e coccolare i propri dipendenti, rifiutandosi addirittura di chiamarli in quel modo. Cita spesso San Francesco, San Benedetto e molti filosofi con un trasporto tale da sembrare un missionario.
L’imitazione di Maurizio Crozza prende di mira proprio questa tendenza, che dietro l’immagine da guru ispirato nasconde anche qualche dubbio. Ad esempio, non si sa bene perché nellla sua azienda non siano ben visti i sindacati.
Un po’ come Oscar Farinetti, che dopo anni passati a darsi un’immagine da imprenditore illuminato e filantropo, a favore del cibo genuino e del made in italy, ha appena venduto la Lurisia (acqua minerale) alla Coca Cola. Lurisia che, tra le alre cose, aveva ottenuto in concessione dallo Stato per cifre molto inferiori a quella per cui è stata venduta.
A proposito di concessioni statali, si parla da mesi di quella per la gestione delle autostrade affidata ad Autostrade per l’Italia. La società è controllata da Atlantia, che fa parte della holding della famiglia Benetton.
Se ne parla da mesi, perché dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova sono emerse molte criticità nella manutenzione dei ponti e delle infrastrutture su tutta la rete, con potenziali omissioni molto gravi da parte di Autostrade.
L’imitazione di Luciano Benetton batte su questo tasto. Anche l’imprenditore trevigiano – che effettivamente si occupa per lo più dei marchi di moda gestiti dalla famiglia – viene mostrato con il “volto buono”, attento e sensibile alle notizie di questi mesi. Ma anche pronto a tirarsi indietro quando è chiamato a prendersi responsabilità.
A Fratelli di Crozza ora è il momento di parlare dei cambiamenti climatici. “Forse è arrivato davvero il momento di smetterla di finta di niente” esordisce Crozza.
Dal gigantesco blocco di ghiaccio che rischia di staccarsi dalle montagne sopra Courmayeur, alle manifestazioni ambientaliste dei tantissimi giovani per il Fridays For Future, alle auto diesel che vengono poi riciclate in Africa.
Dopo un passaggio sulla leader mondiale dei movimenti ambientalisti, Greta Thunberg, arriva a Jovanotti.
Il tour Jova Beach Party è stato un grande successo di pubblico, con centinaia di migliaia di persone entusiaste per un’esperienza musicale inusuale.
Per il cantante toscano, però, non sono mancate le critiche. In particolar modo perché i luoghi scelti per i concerti sono molto delicati dal punto di vista dell’ecosistema. L’impatto di un evento così grande ha sollevato non pochi dubbi sui danni che avrebbe potuto creare e molte associazioni locali e ambientaliste si sono fatte sentire.
Jovanotti ha risposto a muso duro, paragonando l’associazionismo ambientalista alle “fogne di Mumbai”. La sua reazione è venuta anche dal fatto che il tour era stato organizzato con il patrocinio del WWF e con un’attenzione particolare alla limitazione e al riciclo dei rifiuti. “Abbiamo lasciato ogni posto meglio di come l’avevamo trovato”, si è affannato a ripetere nelle scorse settimane.
Anche perché Lorenzo Cherubini ci tiene a porsi come l’interprete di una particolare visione del mondo, fatta di positività, amore, fratellanza e armonia con l’ambiente amalgamate da una sorta di misticismo. I dubbi, però, restano da sciogliere in qualcuno dei casi arrivati nella discussione pubblica.
Fratelli di Crozza si avvia alla conclusione con un grnade ritorno: l’imitazione del giornalista Vittorio Feltri.
Il Direttore ha accentuato in maniera evidente l’irruenza delle sue dichiarazioni a briglie sciolte. Quasi non passa giorno in cui non si lasci andare ad uscite poco felici e offensive nei confronti di qualcuno. Si nasconde spesso dietro la necessità di essere “politicamente scorretto”, ma in realtà è semplicemente sguaiato e aggressivo. L’ultima delle sue uscite riguarda il Governo Conte Bis, definito “Uno zoo di terroni”. Maurizio Crozza non può che partire da qui.
La prima puntata di Fratelli di Crozza finisce qui.