Ancora una volta Rai 3 si sofferma su uno dei programmi più noti della storia della televisione. Questa volta ne ripercorre tutto l’excursus televisivo realizzando un viaggio nel tempo che coniuga intrattenimento e informazione e rievoca un’epoca televisiva che è rimasta indelebile negli annali del piccolo schermo. Mike Bongiorno è oramai una presenza quasi leggendaria nella storia televisiva. A lui il merito di aver ideato il leggendario “Rischiatutto” andato in onda per la prima volta il 5 febbraio del 1970, nell’allora secondo canale della televisione. Eravamo ancora in una tv in bianco e nero. Il colore sarebbe venuto soltanto sei anni dopo. In un gioco dunque di black and white si dirama la storia del Rischiatutto in un programma firmato da Marco Marra.
Parleranno i grandi campioni che sono oramai passati alla storia del piccolo schermo. Tra questi la signora Giuliana Longari, il farmacista fiorentino Andrea Fabbricatore. Ludovico Peregrini, conosciuto come il “Signor no” racconterà Mike Bongiorno al quale è stato vicino durante tutta la lunga presenza in video del Rischiatutto. Il suo ricordo sarà emozionante e metterà in evidenza anche alcuni aspetti di cui finora il pubblico non ne era a conoscenza.
Ricordiamo che lo scorso anno, ad ottobre 2016, Fabio Fazio aveva condotto su Rai 3 dieci puntate del Rischiatutto. Era stato cioè riproposto il vecchio quiz nella consueta formula del passato rivisitata con alcuni accorgimenti più moderni. Ad esempio era stata introdotta la “Materia vivente“, ma anche la “casella Mike” e la “casella web”. In particolare per la “Materia vivente” arrivava in studio un personaggio con alle spalle una lunga carriera e quindi una vera e propria storia da raccontare. Tra le “materie viventi” ricordiamo Luciana Littizzetto, Alberto Tomba, Rosario Fiorello, Giorgio Panariello, Cochi e Renato e Terence Hill. Erano intervenuti anche Ornella Muti, Aldo Giovanni e Giacomo e Alessandro Del Piero.
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Il programma racconta tutta la vita di Mike Bongiorno cominciando dall’infanzia trascorsa negli Stati Uniti fino alla resistenza in carcere, al suo internamento nei campi di concentramento, proseguendo con la liberazione degli Stati Uniti e successivamente l’arrivo in Italia con la nascita della televisione nel 1954.
Un grande contributo alla celebrazione del re dei telequiz lo da anche il figlio Nicolò Bongiorno che svela molti aspetti inediti e personali di suo padre Mike. I telespettatori conosceranno un Mike Bongiorno davvero singolare, e spesso in preda ad emozioni inaspettate.