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Inizio pirotecnico affidato al corpo di ballo, che ricorda le origini circensi della Raffaele.
Ingresso di Fabio De Luigi, anche questa sera al fianco della conduttrice. Il comico finge poi di essere un nano da circo. Presentazione della prima ospite della puntata: “è la stella più splendente che c’è”, dice De Luigi.
E’ Carla Fracci, che si esibisce prima in un balletto classico e poi sulle note più ritmate di “Boom boom pow” dei The Black Eyed Peas. La ballerina crede di essere ad una serata di beneficenza, di cui si dice “onorata” per l’invito ricevuto. Attende, inutilmente, che le vengano consegnate le chiavi della città che la ospita. In cambio riceve un mazzo da parte di una giovane ballerina, alla quale la Fracci si rivolge in maniera snob e altezzosa. Nel dietro le quinte, eccola chiacchierare con Paolo Fox.
Dall’alto ecco arrivare la vera Fiorella Mannoia sulle note di “Che sia benedetta”. E’ un bel numero: la cantante recita con lo stesso stile della sua imitazione, la Raffaele, stavolta, veste i panni dell’ospite malcapitato che si becca le ingiurie da parte dell’artista. La Mannoia ricorda poi i suoi appuntamenti canori.
A spezzare il ritmo ci pensa Melania Trump, moglie del presidente dell’America, che invita i telespettatori a “comprare americano”. Prime del primo blocco pubblicitario ecco un altro numero circense dei due conduttori.
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“Facciamo che io ero gli ospiti”: così Virginia Raffaele interpreta Giusy Ferreri, Patty Pravo e Gianni Nannini. E’ il preludio all’arrivo del secondo ospite.
E’ Tiziano Ferro, che fa il suo ingresso a suon di “Sere nere”. La loro chiacchierata è piacevole e scorrevole. Ferro si presta al gioco e si racconta con estrema sensibilità. Ricordando il suo passato, il cantante si esibisce come se facesse parte di un coro gospel.
Tornano in scena Melania Trump e i suoi disperati e improbabili appelli.
Emozionata come sempre, ecco sul palco l’attrice Saveria Foschi Volante. La troppa emotività impedisce all’artista di esibirsi. Riesce infatti a citare il nome dello scrittore Dumas. De Luigi è il malcapitato su cui la Foschi riversa tutte le sue insicurezze.
Dietro le quinte, Carla Fracci confronta le sue conoscenze di astrologa col più esperto Fox. Intanto Fiorella Mannoia presenta il suo nuovo singolo “Siamo ancora qui”. Ancora Melania Trump in compagnia di un’ambasciatrice nigeriana, visibilmente terrorizzata per le parole della first lady.
Lo sketch successivo vede De Luigi nei panni del pasticcere Iginio Massari e la Raffaele come spettatrice inerme nella preparazione del “bignè“. Numero poco coinvolgente e totalmente anonimo. Dall’attore è lecito aspettarsi qualcosa di più.
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Al rientro dalla pubblicià, la Raffaele si esibisce con un monologo sui sogni. Tiziano Ferro incanta con “Lento/Veloce”.
Paolo Fox svela alla Fracci i segni di alcuni suoi noti colleghi. La Abbagnato è del cancro, un segno d’acqua: “In effetti la sua danza fa acqua da tutte le parti”, commenta l’acida Fracci.
Dopo l’introduzione di Fabio De Luigi, la parola passa a Michela Murgia, che in poco tempo distrugge completamente la bellezza de “Il piccolo principe”. Cambio di palco, spazio a Iginio Massari.
Ritorna una delle new entry nelle maschere della Raffaele: è Bianca Berlinguer, imitata col suo stile menefreghista e disfattista. La giornalista, nel fantomatico studio di “cartabianca”, ospita due personaggi di cui non conosce il nome. Problemi in regia, la conduttrice si inalbera, nominando a più riprese il suo collega “Floris”.
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“S’è fatta ‘na certa” direbbe qualcuno.
E’ tempo del “Donatella Versace Late Show”. “Non avevo nulla da fare”, ecco perché la stilista conduce questo programma. I capelli le vanno in faccia: “Scusatemi, ho la lingua invernale” si giustifica lei. Ospite della puntata è Marracash. L’intervista è condotta su argomenti trasgressivi e adatti alla stilista. Il rapper scherza, ride e si cimenta in un freestyle improvvisato. La Versace resta sicuramente uno degli assi nella manica della Raffaele.
Quello con Lillo e Greg dovrebbe essere un dialogo tra amici di vecchia data. Risulta troppo lungo e poco scorrevole. Più sciolti, paradossalmente, una volta vestiti i panni di cantanti.
Saluti finali. L’appuntamento è per mercoledì prossimo per l’ultima puntata di “Facciamo che io ero”.