{module Pubblicità dentro articolo 2}
Compiuti i 40 anni, è ora di passare a ogni tipo di esame medico: Costantino li sperimenterà sulla propria pelle, per scoprire se è un 40enne sano oppure un “relitto umano”. Per questo check up completo, avrà al suo fianco Victoria Cabello: i due sono all’ospedale, e Costantino ammette di fare ogni giorno ricerche online per trovare la diagnosi a vari sintomi. La Cabello, dal canto suo, ammette di credere alla medicina alternativa: prima procede con quella tradizionale, poi tenta anche altre vie.
È proprio dalle cure alternative che si parte. Costantino si reca nella comunità dei Damanhur, composta da diverse famiglie che hanno realizzato una sorta di utopia in terra. Il conduttore si sottopone alle vibrazioni sonore nei templi sotterranei, poi alla pranoterapia.
Per quanto riguarda la ricerca di relax, si trova più che soddisfatto: “I Damanhur hanno fatto centro”, ironizza, ma non altrettanto da un punto di vista medico.
Si torna in ospedale: avendo diversi casi in famiglia, padre incluso, Costantino decide di sottoporsi all’esame per il cancro al colon. Per scoprire la sua predisposizione al cancro, deve effettuare una colonscopia, da ripetere ogni cinque anni.
Già sedato, la Cabello spinge il lettino e lo accompagna nella sala per l’esame. L’anestesia fa presto effetto: appena il tempo di immaginare di essere in un hotel di lusso, che già le parole escono dalla bocca biascicate.
Avuto l’esito positivo della colonscopia, si passa dunque al test genetico. E quando ci si chiede come facessero nel ‘600, senza test genetici, ecco che interviene Roberto Giacobbo. Il conduttore di Voyager sciorina aneddoti, tra cui quello secondo cui Catone sarebbe morto a 85 anni, compiuti curandosi grazie alla propria urina.
A questo punto avviene l’incontro con una youtuber che mangia solo frutta, ma che soprattutto non si vergogna di ammettere che pratica l’urinoterapia. Dopo aver mangiato insieme frutta, la ragazza va in bagno: torna con un vasetto pieno di pipì in una mano, per il disgusto di Costantino. Per sua fortuna, essendo onnivoro, gli viene sconsigliato di bere la propria urina.
L’incontro però, spinge Costantino a prendere una decisione drastica per prendersi cura del proprio corpo: iscriversi in palestra. L’unica consolazione è che la palestra scelta è in zona San Babila a Milano, cioè uno dei luoghi più lontani possibile dal “Paese reale”. Ma il vero uomo evoluto per “Costa” è quello che non deve sudare in palestra.
Per carpire il segreto della longevità però, la meta è la Sardegna. Una giornata con il vaccaro Pietro, all’insegna di uno stile di vita genuino, diventa illuminante.
La puntata si conclude con il responso del test genetico: Costantino non è predisposto al cancro al colon, ma possiede una variazione genetica pressoché unica. Verrà quindi ricontattato per eventuali studi.
Alla fine l’insegnamento è uno solo: mangiare poco e lavorare tanto, non stressarsi e fare attività fisica. Insomma: “una vita di fatica e stenti”.