Ricordiamo che ognuno dei sei documentari coniugava un verbo attraverso il quale Walter Veltroni raccontava come sono cambiati nel tempo i sentimenti degli italiani e come fossero mutati la società ed il costume.
I sei verbi erano sapere, ridere, amare, cantare, immaginare e tifare.
Le sei puntate faranno rivivere dunque la storia, la satira, la cronaca sportiva e il cambiamento che c’è stato anche nella condizione femminile. Veltroni rivolge poi la propria attenzione all’arte, si riaggancia alle tradizioni musicali italiane, realizza un confronto tra le generazioni. Non mancherà neanche un’indagine sul mondo della cultura, come abbiamo già visto quando la serie è andata in onda su Rai 1 in seconda serata.
Ma adesso Walter Veltroni approda alla prima serata. La rete diretta da Daria Bignardi accoglie i suoi documentari e li utilizza per costruire una serata in cui dopo la proiezione del documentario viene proposta una pellicola cinematografica importante collegata in qualche modo alle tematiche affrontate nel documentario.
Queste sono le sei serate con i film proposti.
Il 4 luglio si ricomincia con il verbo “sapere” a cui seguirà la messa in onda del film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini. La pellicola del 1945 è quella a cui Anna Magnani deve la notorietà internazionale. L’attrice ne era co-protagonista insieme ad Aldo Fabrizi.
L’11 luglio si declina il verbo ridere. Il film associato è “I nuovi mostri” di Dino Risi. Un film ad episodi che ha come protagonista, per la regia di Ettore Scola, Dino Risi e Mario Monicelli, attori del calbro di Ornella Muti, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi.
Il 18 luglio Walter Veltroni ripropone la declinazione del verbo “amare”. Il film che va in onda è “Divorzio all’italiana“. La pellicola del 1961 è diretta da Pietro Germi con Marcello Mastroianni, Stefania Sandrelli e Lando Buzzanca. Fu il primo film della Sandrelli interpretato all’età di 15 anni.
Il 25 luglio è la volta del verbo “cantare”. Al documentario segue il film “Passione” di John Turturro. La pellicola musicale del 2010 ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche a livello internazionale. Girata a Napoli racconta le classiche canzoni napoletane della città partenopea.
Il primo agosto è la volta di “immaginare”. Il film associato a questo verbo è “Il nome della rosa“, tratto dal libro di Umberto Eco e diretto da Jean-Jacques Annaud.
Al verbo tifare, l’8 agosto come ultimo appuntamento, viene associato il film “Eccezionale veramente“. Uno dei cult della cinematografia italiana interpretato da Diego Abatantuono.