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Questa mattina, nella sede Rai di Via Asiago, a Roma, si terrà l’attesa conferenza stampa di presentazione di VivaRaiPlay!. Per Fiorello è un ritorno dopo anni di corteggiamento con la tv pubblica e una grande sfida lanciata insieme alla tv di Viale Mazzini.
Lo spettacolo esordirà lunedì 4 novembre alle 20:30, in contemporanea su Rai1 e RaiPlay. Dal 13 novembre, invece, proseguirà alla stessa ora del mercoledì, del giovedì e del venerdì, ma solo su RaiPlay.
L’obiettivo dichiarato è quello di rivoluzionare l’intrattenimento della televisione generalista, sfruttando i tempi della rete e le tecnologie di ultima generazione.
In effetti, lo show sarà la rampa di lancio per la nuova RaiPlay. Sito e app sono stati completamente riprogettati per consentire un’esperienza al passo con le più grandi piattaforme di streaming. E la Rai ha deciso di dedicare a RaiPlay palinsesti originali, un azzardo che potrebbe cambiare la tv di casa nostra.
Per quanto riguarda lo spettacolo vero e proprio, di Viva RaiPlay! si sa ancora poco.
Seguiamo insieme la diretta della conferenza stampa di Viva RaiPlay! per le ultime novità.
L’incontro con la stampa si tiene nella Sala B di Via Asiago, completamente rinnovata per l’occasione. Uno sforzo non indifferente che la Rai ha deciso di riservare a tutto lo storico palazzo della radiofonia.
L’Amministratore Delegato Fabrizio Salini è il primo ad intervenire. Tra i ringraziamenti, ci tiene a soffermarsi su quello al giornalista Vincenzo Mollica, seduto in platea e vicino al pensionamento. Poi, dice: “Questa non è solo la conferenza stampa. È un momento di forte discontinuità, di passaggio, che ho voluto dall’inizio. Ho voluto coinvolgere Fiorello e da parte sua ho trovato coraggio, voglia di fare, comprensione dei bisogni di un broadcast di servizio pubblico.
Con RaiPlay inizia una nuova era per la Rai. Facciamo quello che nessuno operatore al mondo ha mai fatto: un show in diretta, per sei settimane. Lo facciamo per esplodere al massimo le potenzialità della Rai con un progetto multipiattaforma. Questo lo può fare solo la Rai. La Rai, prima di tutti gli altri.
Fatemi dire che in questo progetto abbbiamo avuto tutta la Rai a lavorare insieme. Tutti hanno collaborato, con la consapevolezza di cosa rappresenterà questo progetto.
L’alfabetizzazione digitale fa parte del nostro contratto di servizio e noi volgiamo occuparcene al meglio, attraverso un artista in grado di calamitare l’attenzione del grande pubblico. Vogliamo una Rai giudicata sulla capacità di innovare, per prodotti qualitativamente migliori”.
La sfida di RaiPlay
Elena Capparelli, Direttrice di RaiPlay: “Che emozione! Voglio concentrarmi su tre parole chiave. La prima è “Piattaforma”, perché la nostra sarà ripresentata con un’interfaccia e un’architettura completamente nuove, intuitive. RaiPlay entra in un mercato ricco di competitor ma con il suo passo, le sue caratteristiche peculiari. La seconda è “Pubblico”: vogliamo coinvolgere un grande pubblico, facciamo quest’offerta per tutti e vogliamo arrivare in tutte le case. Sia in quelle di chi è abituato ai consumi digitali, sia di chi non lo è.
Se qualcuno mi avesse chiesto cosa avrebbe potuto smuovere una nuova RaiPlay, non avrei saputo immaginare una cosa di questo tipo. Siamo riusciti, con la Rai che cresce, a far crecere anche il paese. Tutti si stanno interessando, chiedono da mesi di cosa si tratta. Vogliamo spiegare e aiutare a crescere le persone nell’accesso ai contenuti. l’“Offerta”. La nuova offerta sposta completamente il paradigma.
Oggi RaiPlay parte con più di 12 milioni di utenti registrati, ma questo è un vero salto, quest’occasione è un grande salto, con un posizionamento di RaiPlay che si sposta verso un’offerta molto ricca di titoli dedicati, dai contenuti delle teche e i documentari, a progetti con RadioRai, i nuovi linguaggi…”
VivaRaiPlay! – Le parole di Fiorello durante la conferenza
Fiorello: “Non ci sono buongiorno, buonasera, buon pomeriggio perché il programma potrà essere visto sempre. Mi sento malissimo con tutte queste pressioni, perché è un inizio, un po’ come la televisione a colori. Mi sorprendo da solo di come faccio ad accettare certe cose quando me le propongono.
Pensavo volessero propormi un varietà del sabato sera, in quattro puntate e così via. Invece, l’AD Salini mi chiese: ‘Raiplay?’ E io gli ho detto: ‘Interessante'”. Poi scherza: “Il nome RaiPlay sbagliato fin dall’inizio, perché dà l’idea del replay”.
Riprende: “Ogni mattina vado a trovare mia madre, alla quale ho comprato la smart tv, e le faccio la lezione su come utilizzarla. Lei ha scoperto che ora può rivedere la Piovra….”.
Tornando all’ingaggio: “Se mi avessero chiesto di fare il vecchio varietà, non l’avrei accettato. Ho sempre cambiato tipo di show nella mia carriera. Però, intanto, con il canone pagato per garantirmi il compenso, avrete in omaggio Rai1, Rai2, Rai3, RaiYoyo…” sottolinea per inciso. “A Salini ho detto ‘Sì, ci sto’. Solo che non ho un termine di paragone”.
Fiorello, la stoccata alla Direttrice Teresa De Santis e al Presidente Marcello Foa
Continua, pungente sulla Direttrice di Rai1: “La De Santis non c’è? Ah ma lo so io dov’è. È a Perugia a fare i caroselli con Marcello Foa (riferimento alle elezioni regionali di ieri, vinte dal Centrodestra). Non voglio essere blasfemo, ma pare che San Francesco lacrimasse mojito”.
Lo spettacolo di VivaRaiPlay!, ora: “Vorremmo far viaggiare contenuti anche sulle reti generaliste. È una concezione completamente nuova di spettacolo. L’anteprima la faremo alle 9 del mattino, ma faremo in modo che tutto possa in realtà andare in onda ovunque.
La fascia in cui andremo in onda è molto difficile, dopo il Tg1 c’è un crollo totale. I buchi li fai o dopo la pubblicità o se inviti Conte (il Presidente del COnsiglio, ndr). Tra l’altro, ho chiesto Conte per la prima puntata… Voglio dimostrare che il flop che fece su Rai1 non fu colpa sua, ma del conduttore. Vorrei avere anche un politico”.
Continua, parlando di Vincenzo Mollica come parte del cast di VivaRaiPlay!.”Ma non posso dirvi come, ci stiamo ancora lavorando”, chiosa.
Poi, sui cambiamenti nel palazzo di Via Asiago: “Diciamolo, i cambiamenti erano già programmati. C’è stata la polemica secondo la quale io avrei coperto i pavimenti storici con il linoleum.. Ma io?! (ride, ndr)”.
Qualche anticipazione
Di nuovo, lo show: “Nella prima puntata vorrei intervistare L’AD Salini. Guarda cha AD è l’inizio di ‘Addio’ eh!” dice al diretto interessato, seduto di fianco a lui. “Tra l’Umbria e il programma che farò, non ne usciremo vivi. Comunque, sarà un varietà ma non inteso come il classico varietà. Varietà nel senso che sarà composto da una varietà di cose, anche imprevedibili. Non c’è una cosa precisa. Io, in pratica sono un po’ il nuovo che avavnza, a sessant’anni. Con mia figlia che mi dà consigli sui soicial, tanto che mi ha fatto entrare su Tik Tok”.
Il ritorno ironico sui lavori: “Quando entri a Via Asiago – che è bellissima, per carità – viene da chiederti ‘Scusate, la sala risonanze dov’è?'”.
E rilancia: “Insomma, voglio intervistare Salini. ‘Certo a vederti così non sembri uno che fa ascolti eh. Ci vieni?'”, gli dice dandogli di gomito. Salini, divertito, accetta l’invito. “Voglio essere il nuovo Toffanin…Quanti figli hai? Che età hanno? Cosa facevi prima di entrare in Rai?”, chiude scehrzoso Fiorello.
Ancora a ruota libera, su Teresa De Santis e Marcello Foa, assenti: “Ma ti immagini Foa sopra la Lambretta insieme alla De Santis, nel carosello dei festeggiamenti?”.
Adesso interviene Roberto Sergio, Direttore di RadioRai: “Quando ho incontrato Fiorello, mi disse di volersi sentire a casa. E allora gli ho detto di venire a Via Asiago, dove era già partito un progetto di realizzazione di un centro multipiattaforma. Ci sono anche gli ambienti ospedalieri (ride, ndr), che per un odi sessant’anni…”.
Angelo Teodoli, Responsabile Editoriale di VivaRaiPlay!: “Il vero valore di questa operazione è che il contenuto torna al centro di tutto. Intorno allo spettacolo girano i pianeti che sono le varie piattaforme. Stiamo construendo una galassia, un primo esempio di articolazione multipiattaforma. Il futuro della Rai”.
Le domande dei giornalisti.
Fiorello, ha accennato al fatto che è un progetto nuovo. Che vuol dire pressione e libertà allo stesso tempo. Non ha mai paura di esagerare?
Fiorello: “No. Anche perché sono entrato nella fase in cui avevo deciso di smettere di lavorare. Quindi, questo progetto capita a pennello, perché se va male smetto e posso dire che era già previsto (ride, ndr). Nel mio mestiere se non esageri vuol dire che non devi fare questo mestiere. Chi sta su un palco e vuole far divertire, deve rischiare di esagerare”.
La scelta della durata dello show
Le durate delle trasmissioni. Perché le prime puntate saranno più corte, su Rai1, e poi ci saranno puntate più lunghe su RaiPlay? Di solito in rete i contenuti che funzionano sono brevi…
Fiorello: “Perché il progetto principale è su RaiPlay. Però ci rivolgiamo ad un pubblico della Rai, più adulto. Abbiamo bisogno di soli 15 minuti per dire che dal 13 ci si trasferisce su RaiPlay e inizia l’avventura vera e propria. Sono delle mega anteprime diciamo, anche se possiamo dire che farò un esperimento: un minivarietà di 15 minuti. Mentre, su RaiPlay la durata è di 50 minuti perché siamo più liberi e i contenuti saranno diversi”.
Elena Capaprelli: “In ogni caso, con Netflix et similia, la fruizione di contenuti sul web è cambiata e 50 miunuti sono una lunghezza adeguata. Non esiste più la tassatività di contenuti solo brevi”.
Fiorello riprende il microfono: “A VivaRaiPlay! ci sarà di tutto. Certo, magari non Barbara D’Urso. Aaah, lo studio di Barbara D’urso con quelle luci divine. Sembra la luce in fondo al tunnel. Quando vai lì ti crescono i capelli”.
Poi commenta il suo ruolo di inovatore con questa esperienza: “In realtà, di innovazioni con i nuovi linguaggi ne ho fatto già tante. Il primo hashtag in tv lo portati io con Il più grande spettacolo dopo il weekend”. E chiama l’applauso per il compianto Produttore Bibi Ballandi che in quell’occasione gli chiese: “Cos’è quel robino”, riferendosi proprio al cancelletto.
Ancora: “RaiPlay per quanto mi riguarda è piattaforma normale. Ci sono arrivato piano piano perché ho sempre sguazzato con i social, la tecnologia. Ho sempre cercato di stare al passo con le novità”.
Il cast di VivaRaiPlay!
Nel cast di Viva RaiPlay! sembra che manchi Gabriella Germani. Ci sarà?
“Ci sarà, ma non è ancora ufficiale, perché quando l’ho chiamata mi ha detto che aveva altre idee. Però, per me Gabriella non si tocca. Per lei le porte sono aperte”.
E conferma la presenza dell’inseparabile Maestro Enrico Cremonesi, della star diciannovenne di Tik Tok Luciano Spinelli, dei ballerini di Urban Theory (già protagonisti a Italia’s got talent) e del rapper Danti.
Nei 15 minuti di anteprima di VivaRaiPlay! su Rai1 avrai ospiti? Pensi di chiamare qualche politico? O Checco Zalone?
Fiorello: “La cosa dei politici mi è venuta qui, parlando con voi stamattina. Per me sarebbe molto divertente, ma per loro no”.
Se potessi intervistare un politico, come lo tratteresti?
Fiorello: “Sicuramente troverei una chiave diversa dalla semplice domanda politca. Un modo non convenzionale, altrimenti non lo farei. Devo trovare una chiave. Il sistema con cui intervisterò Salini potrebbe essere quello adatto ai politici (sogghigna, ndr)”.
Il contratto riservato a Fiorello
Il contratto dello showman. Quanto costa tutto questo?
Fiorello: “Il problema dei costi è il linoleum”.
Salini: “Facciamo un passo indietro. Questo è un progetto completamente nuovo ed è una produzione totalmente interna alla Rai. Nel nostro piano stiamo insistendo su questo, un punto fondante per noi. Il costo di VivaRaiPlay!, per quello che sta generando, è assolutamente relativo. Bisogna considerare gli effetti sul brand Rai, il lancio contestuale della nuova piattaforma, il ritorno in attenzione sull’azienda, le potenzialità delle nuove strutture…”
L’AD, però non parla del compenso né delle condizioni contrattuali.
Salini l’ha definita coraggioso, qual è stato il suo più grnade atto di coraggio in carriera?
Fiorello: “Non si può parlare di coraggio. In questo ambito non è mai davvero coraggio. Mettiamola così: non sono andato sul sicuro come avrei potuto fare. Avrei potuto fare le classiche quattro puntate su Rai1, di materiale ne avevo e ne avrei a chili per farlo. Invece qui c’è molto di più. Salini mi ha sorpreso davvero quando mi ha fatto la proposta di Viva RaiPlay! e quindi ho deciso di farlo”.
Porterai tanto pubblico giovane, come ha intenzione di conquistarlo?
Fiorello: “Non credo che il mio primo obiettivo sarà portare il pubblico giovane. Saranno una conseguenza, ma noi vogliamo portare il pubblico di una certa età, per dimostrargli che ancora possono fare delle cose. Possono votare, possono vivere e stare al passo con i tempi. Poi, certo, dobbiamo cercare di capire i nostri figli, i nostri giovani e capire dove sta andando il mondo. Vogliamo dire al pubblico adulto cosa può fare anche in questo mondo”.
Fiorello, capitolo Sanremo 2020 con Amadeus
Cosa guarda sul web e in particolare su RaiPlay? Davvero a Sanremo ci sarà?
Fiorello: “Io guardo tutto. Ad esempio, nell’ultimo giovedì televisivo c’erano Maledetti Amici miei, la Carrà, il tennis su Sky, A un passo dal cielo su Rai1, la prima puntata di X Factor… Lì mi aggrappo a RaiPlay, grazie al quale ho rivisto tutto.
Sarà a Sanremo, magari con un dopofestival solo su RaiPlay?
Fiorello: “Secondo me è una buona idea, l’ho detto da tempo. Poi non so cosa faremo. In ogni caso, è ovvio che andrò a Sanremo. Ho parlato con Amadeus che sarà uno degli ospiti (ride, ndr) e gli ho chiesto di lasciarmi lavorare fino al 20 dicembre e poi ci seremo al tavolino. Che io vada è sicuro, perché con Amadeus ce lo siamo promessi quando eravamo due giovanissimi a Milano (si riferisce all’esordio ai tempi di Radio Deejay, ndr), quasi 35 anni fa. Ci sarà molto probabilmente anche Jovanotti, almeno nella prima puntata”.
La conferenza stampa di presentazione di VivaRaiPlay! finisce qui.