La conferenza stampa di presentazione è iniziata con una provocazione: e se si spegnessero tutte le tv generaliste cosa succederebbe? Si perderebbero 50 milioni di utenti ma le conseguenze sarebbero ancora più drammatiche. Fortunatamente la notizia lanciata da un’edizione speciale del Tg5 da Cesara Buonamici all’inizio della convention, è stata naturalmente dichiarata una fake news. Interviene Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset, che afferma convinto: “il futuro della tv è nelle generaliste“. E anticipa l’acquisto di Radio Subasio e il ritorno della Gialapp’as a Mediaset. Altra novità è la nascita, in tempi ancora non definiti, di Canale 20, fruibile al canale 20 del digitale terrestre.
Mediaset è cresciuta dello 0,3% e dello 0,6% sui contenuti, contrariamente alla Rai che invece ha perso.
I responsabili Mediaset affermano convinti che le tre reti generaliste sono le più seguite dal pubblico giovanile. Non è Rai 2 a cui si avvicina il pubblico under 20. Lo confermano una serie di statistiche secondo cui l’importante è la penetrazione che hanno i programmi sul pubblico a cui sono destinati, un dato molto più significativo della share. Viene ribadito come il pubblico Rai è più anziano e Canale 5 è la vera rete generalista attiva sui giovani.
Le tre reti Mediaset quest’anno proporranno 281 serate autoprodotte, in più rispetto all’anno scorso quando erano 241.
Salem ribadisce che si punta sempre di più sulle produzioni proprie e sulla capacità performante che hanno i prodotti Mediaset rispetto a quelli Rai. Per quanto riguarda la fiction i responsabili Mediaset ammettono che c’è bisogno di rinnovare il racconto. La crisi economica ha fatto rallentare le sperimentazioni nel settore. Ma viene annunciato che non ci saranno più miniserie, ma solo serie che daranno anche spazio al melò e alla soap. L’impegno dunque è sul piano editoriale senza rinnegare il passato. Canale 5 vuole parlare al pubblico attraverso le storie di impegno civile e naturalmente si serve dei volti più amati del suo racconto. A livello immediato si fa affidamento sulla serie di TV movie di Pietro Valsecchi “Liberi Sognatori – le idee non si spezzano mai“, sul ritorno alla fiction di Gianni Morandi, sull’arrivo su Italia 1 di una serie di animazione dedicata ad Adriano Celentano dal titolo Adrian e su un documentario sulla vita del nostro Novecento che si chiama “Madre mia“, una docu-fiction che racconta la storia di un secolo d’Italia vista attraverso la famiglia Carrisi.
Crippa inoltre anticipa che secondo l’Istat il 90% degli italiani si informa attraverso la tv. E Mediaset offre una copertura di infotainment rivolta a 45 milioni di telespettatori che almeno per un minuto si soffermano sull’informazione targata Mediaset.
Molte sono le novità anche nel campo del settore Digital gestito da Paolo Cervi. “Stiamo costruendo Mediaset play che sarà a disposizione di tutti gratuitamente. Sarà una digital experience fruibile in ogni momento con la possibilità di accedere ai contenuti anche offline. Mediaset entra nel mondo multichannel network e porta in Italia Studio 71 per la ricerca dei nuovi talenti a livello internazionale”.