Indice dei contenuti
A raccontare comincia tu torna questa sera con la seconda puntata stagionale, in onda alle 21.20 su Rai3. Raffaella Carrà intervista Loretta Goggi, protagonista insieme a lei di pagine significative della televisione di casa nostra.
Le due sono state a lungo considerate rivali, ma entrambe hanno smentito a più riprese il loro antagonismo. La Carrà lo ha fatto durante la conferenza stampa di presentazione del programma. Loretta Goggi, invece, lo ha ribadito l’ultima volta nell’intervista concessa pochi giorni fa a TV Sorrisi e Canzoni.
Anche se la cantante, attrice e conduttrice ci ha tenuto a fare una precisazione non da poco: “Amiche? Siamo conoscenti e tra di noi c’è dell’affetto”.
L’intervista di questa sera si svolge nel golf resort dell’Argentario in cui la Goggi passava molti fine settimana insieme al marito Gianni Brezza, morto nel 2011. Il loro fu un legame lungo e intenso, tra spettacolo e vita privata, e Loretta Goggi è tornata in quel luogo per la prima volta dopo la dolorosa scomparsa del marito.
Raffaella Carrà, intanto, cerca conferme dopo il buon esordio della scorsa settimana. L’intervista a Renato Zero è stata apprezzata dal pubblico ed ha mostrato qualche arricchimento nel format che è sembrato funzionare.
Seguiamo insieme in diretta la seconda puntata di A raccontare comincia tu.
Cantante, conduttrice, imitatrice, attrice: Loretta Goggi esordì a soli nove anni in uno show radiofonico con Nilla Pizzi. Fu definita da subito una predestinata. Nel ’79 partecipò a Fantastico insieme a Beppe Grillo e Heather Parisi e lì conobbe il marito Gianni Brezza, ballerino e coreografo. Poi venne il secondo posto a Sanremo con “Maledetta primavera”, i successi in tv e al cinema.
“Noi siamo i Coppi e Bartali degli anni ’70”, dice in apertura Raffaella Carrà. Ciascuna – pur in maniera estremamente amichevole e rilassata – rimarca le differenze dalla collega. La prima a sottolinearle è proprio Loretta Goggi, negando di nuovo anche la rivalità.
Raffaella Carrà: “Siamo diverse. Io ti vedo come un ventaglio prezioso, ogni stecca è una tua capacità: conduttrice, attrice di cinema e teatro, cantante, imitatrice, doppiatrice, scrittrice… Queste stecche sono il supporto di un grande taelnto. Hai un grande talento, ma penso tu abbia paura di infrangere delle regole”.
Gli esordi di Loretta Goggi
Loretta Goggi racconta di come da adolescente non percepisse il suo talento. Nonostante gli esordi e i successi precoci, non vedeva per lei un futuro nello spettacolo, né aveva sogni di gloria.
La famiglia. Il padre lavorava alla Camera dei Deputati, la madre era una donna molto forte, che le diede una disciplina piuttosto severa. Le sorelle, Lilly e Daniela, anche loro talentuose, hanno proseguito per strade diverse dalla sua.
Poi, Raffaella Carrà stuzzica Loretta Goggi sulla superstizione. Entrambe raccontano esperienze nei backstage in cui erano terrorizzate da specchi rotti dopo una caduta. Alla Goggi successe nella prima Canzonissima a cui partecipò, in una situazione molto imbarazzante, perché all’epoca si credeva che per vincere la sfortuna che ne sarebbe seguita, una o un vergine avrebbe dovuto fare pipì sullo spechio rotto. Qualcosa del genere successe anche alla Carrà, ma prima di uno spettacolo a Saint-Vincent. Le due scherzano molto tra di loro, mentre lo raccontano.
“Coma hai iniziato ad imitare?”, chiede la Carrà. La Goggi: “Ho iniziato con la tv dei ragazzi, quando provavo ad emulare tra me e me i protagonisti. Poi, ho fatto una trasmissione alla radio, nella quale sostituii Franco Rosi che dovette assentarsi per malattia: accennai l’imitazione di Patty Pravo e da lì fui conosciuta anche come imitatrice”.
E nel 1979 finì anche sulla copertina di Playboy, con una foto che, dice, non le creò imbarazzo, né le cambio la vita.
A raccontare comincia tu – Loretta Goggi e l’incontro con il marito Gianni Brezza
L’incontro con il marito, a Fantastico del ’79, quando aveva 22 anni: “Ho conosciuto Gianni in sala prove. Volevo un ballerino che fosse credibile accanto a me, perché ero alta. Mi fecero il suo nome e io, pur non conoscendolo, posi la sua presenza come condizione imprescindibile, perché mi avevano detto che sarebbe stato adatto”. Tra le altre cose, la protagonista ricorda come lei fosse affascinata dalla danza, ma non avesse iniziato a studiarla da piccola e a quell’età aveva più di una lacuna.
L’approccio nei confronti di Gianni Brezza fu molto rimido da parte sua. Il ballerino, invece, dapprima si mostrò sornione, poi iniziò a stuzzicarla in maniera sempre più intraprendente.
In uno dei primi balli in cui furono protagonisti insieme, la Goggi interpretava Marilyn Monroe.
Prima di iniziare la relazione, Brezza la allontanò in modo brusco, perché lei sembrava ancora non aver definitivamente chiuso una storia passata. Poi iniziò l’idillio che li portò a condividere circa trent’anni di vita. I due amavano andare in barca, con la Goggi a fare da skipper, il più delle volte.
A raccontare comincia tu – Il matrimonio dopo la lunga convivenza
Nonostante il legame tra i due fosse molto forte, il matrimonio arrivò solo dopo 29 anni di convivenza, nel 2008. Alla morte del marito, nel 2011, l’artista fu devastata. Reagì molto male, arrivando ad isolarsi chiudendosi in casa.
La salvò di nuovo la tv: Carlo Conti la invitò prima a “I migliori anni”, poi come giudice a “Tale e quale show”. Lei fu titubante, ma poi accettò, commuovendosi molto alla prima apparizione.
Il primo Fantastico a cui partecipò Loretta Goggi fu quello del 1979, con Beppe Grillo e Heather Parisi, per i quali ha parole di affetto e stima.
Ma a Fantastico ’91, a condividere il palco con lei c’era proprio Raffaella Carrà. La Goggi era timorosa, credeva che avrebbe fatto una magra figura a ballare con la collega, più ferrata. Ma andò tutto benissimo e ne parlano entrambe divertite.
Inizia la parte finale di A raccontare comincia tu. Raffaella Carrà porta la Goggi all’esterno, sul campo da golf. Dopo qualche tentativo approssimativo di mandare in buca le palline, salgono sulla golf machine elettrica.
Guida Raffaella Carrà. Sprona la Goggi a parlare della sua carriera da cantante e l’esortazione fa da detonatore: si lasciano andare entrambre, cantando a squarciagola brani celeberrimi come “Ma che musica maestro”.
Oppure l’altrettanto conosciuta e di successo “Maledetta Primavera”, del 1981. L’intepretazione le fu proposta dall’autore Gaetano Savio e lei la accettò senza pensarci, inconsapevole del potenziale successo che quella canzone avrebbe potuto avere e che in effetti ebbe. Arrivò seconda a Sanremo. Il risultato arrivò quando lei stava già mettendo il cappotto per abbandonare il Festival e andare a cena con il compagno. All’epoca, non erano ancora usciti allo scoperto.
A raccontare comincia tu – L’esperienza con Alighiero Noschese
Il ricordo della Goggi: “Una persona stupenda, un gentiluomo. Il primo a ‘dividere’ lo spettacolo con una donna, alla pari.”
Racconta di quanto ci tenesse all’accuratezza delle imitazioni, ma allo stesso tempo la spingesse a trovare una via tutta personale per realizzarle.
“Io non so imitare chi non amo”, continua la Goggi parlando delle imitazioni, per le quali pure è pure molto famosa. Tra le più conosciute, ci sono senza dubbio quelle di Ornella Vanoni, Patty Pravo e Mina.
E tra le tante parodie con cui si è cimentata, c’è anche quella di Raffaella Carrà, a Formula Due.
A raccontare comincia tu si avvia alla chiusura con un gioco. Raffaella Carrà chiede all’intervistata delle sue preferenze: un colore, un primo piatto, in quale canzone si riconosce… Il momento diventa pretesto per un confronto divertito, tra affinità e differenze.
Infine, vanno insieme a fare una sauna rigenerante.
La seconda puntata di A raccontare comincia tu finisce qui.