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Per quanto riguarda lo scorso giugno, nella categoria IN ci sono:
1) Stanotte a Venezia (Rai 1)
2) I miei vinili (Sky 1 – Sky Arte)
3) Tutto può succdere (Rai 1)
Nella categoria OUT ci sono:
1) Programmazione del mattino (Canale Nove)
2) Banco dei pugni (DMAX)
3) How I Met Your Mother (Fox Comedy)
Ecco tutte le valutazioni del Moige su ognuno dei programmi IN.
Genere: documentario
Rete: Rai 1
In onda: martedì 13 alle ore 21:20
Una serata affascinante come è affascinante la protagonista del documentario stesso: Venezia. Una città unica al mondo per il suo fascino indiscusso legato al luogo, alla storia, all’arte, alla tradizione, presentata in tutti i suoi aspetti grazie all’uso di tecnologia all’avanguardia – l’alta definizione 4K, le riprese fatte anche grazie all’utilizzo di droni, elicotteri e riprese alle 4 del mattino, con effetti visivi e descrizioni meticolose di Alberto Angela supportato da parti realizzate in fiction e da attori del calibro di Giancarlo Giannini o musicisti quali Uto Ughi. Ancora una volta la dimostrazione che si può fare cultura facendo grandi ascolti e che il nostro Paese ha molto da insegnare al resto del mondo.
Genere: docureality
Rete: Sky 1/ Sky Arte
In onda: il martedì dal 6 alle 21.15 (Sky 1)/dal 13 alle 20.00 (Sky Arte) per tre settimane
Originale e interessante il nuovo esperimento della rete: un programma per i nostalgici del vinile, delle canzoni ad esso legate e collegate in qualche modo alla vita – infanzia adolescenza ed età adulta – di noti personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema, dell’informazione, e insieme a loro alla vita di tanti spettatori. L’occasione per parlare di musica con i propri figli, di aiutarli ad ampliare le proprie conoscenze musicali e insieme la cultura musicale, scoprendo aspetti meno noti legati ad alcuni brani musicali ai loro autori o interpreti, di un’epoca legata a “quella musica” o a “quello stile”. A guidare mirabilmente le fila dei racconti e dell’ascolto, all’interno dello storico negozio romano Goody Music in cui lui stesso ha lavorato in passato, un simpaticissimo Riccardo Rossi che così riassume il senso del programma: «I nostri vinili parlano di noi, perché dentro quei dischi ci sono emozioni ancora tutte da raccontare». Speriamo che l’esperimento, perfettamente riuscito, abbia un seguito.
Genere: Fiction
Rete: Rai 1
In onda: il giovedì alle 21.15
Una famiglia “imperfetta”: i Ferraro, Ettore, Emma e i loro figli, chi più assennato e responsabile e chi più scapestrato. Non tutti modelli da imitare: Carlo, il più piccolo, continua ad agire d’impulso come un adolescente rendendosi conto sempre dopo del male che fa con le sue azioni. Sara, su richiesta del marito che l’aveva abbandonata, prova a ricomporre la famiglia: una buona cosa, ma non semplice e giustamente il papà teme che ciò causi ulteriori dolori a figlia e nipoti. Giulia non può avere altri figli e decide di prendere un bimbo in affido, un passo bello e generoso ma in cui non coinvolge il marito; inizia così a perdere le certezze che la caratterizzano. Il tradimento e le sue dolorose conseguenze sono un tema delicato, affrontato con il giusto peso. Ma chi incanta nuovamente è Alessandro, il più grande e maturo, forse il più vicino a tanti padri “normali” piccoli eroi del quotidiano, con la moglie Cristina che non è da meno: i guai che gli capitano si accavallano ai problemi comuni a ogni famiglia, con una figlia adolescente e la necessità di imparare a convivere con le differenze di ciascuno, anche l’handicap. Lui, dopo aver reagito con rabbia o pianto, riprende coraggio e fa del suo meglio per essere un buon padre, marito, fratello, figlio; commovente quando spiega al figlio che ha l’Asperger o quando con la moglie decide di accogliere come un dono il bimbo in arrivo, che sia sano o meno. Anche stavolta tanti spunti di riflessione per una visione familiare a partire da preadolescenti.
Queste le valutazioni per i programmi OUT.
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Programmazione del mattino
Genere: docu-fiction
Rete: Canale Nove
In onda: dal lunedì al sabato durante la mattina
Quotidianamente durante la mattina, come un martellamento sistematico, in un periodo in cui molti giovani in vacanza passano la mattinata, purtroppo, davanti al piccolo schermo mentre i genitori sono occupati al lavoro, la rete manda in onda i crimini più efferati sviscerando gli istinti più bassi dell’essere umano, le crudeltà più impensabili e disumane, le infedeltà di coppia messe in atto con le peggiori meschinità e i più profondi egoismi, una visione fuorviante dell'”amore” che sfocia in ossessioni e perversioni malate fino a giungere a delitti passionali, minorenni gravemente problematici che diventano assassini dei loro familiari. Insomma un’immagine dell’essere umano, dei legami affettivi e familiari completamente distorta, negativa, angosciante e soprattutto fortemente diseducativa per chiunque e specialmente per i minori, che possono essere portati ad avere una visione fortemente pessimistica sull’uomo, l’amore, la famiglia.
Banco dei pugni
Genere: Reality
Rete: DMAX
In onda: in vari giorni e vari orari
L’American Jewelry and Loan è il più grande banco dei pegni di Detroit. Il proprietario Leslie Gold, aiutato dai figli Seth e Ashley, tratta ogni giorno la vendita e l’acquisto di oggetti di valore con i clienti. L’accordo spesso non viene raggiunto, e non è raro assistere a litigi con improperi e volgarità di ogni sorta. In molti casi la situazione degenera al punto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Discutibili i rapporti tra i membri della famiglia: padre e figli sono protagonisti di continui diverbi la cui conseguenza è un rancore che sedimenta e si amplifica. I due fratelli, Seth e Ashley, infatti, sono in competizione nella gestione dell’attività, ma raramente il padre, Leslie ne apprezza l’operato, ritenendoli inadatti a quel tipo di attività commerciale. E’ un esempio assolutamente non edificante che mortifica l’autostima con conseguenze deleterie sui rapporti interfamiliari.
Il programma è l’affresco di una fascia di cittadini americani in gravi difficoltà economiche che arriva a impegnare anche i ricordi di famiglia per ottenere in cambio pochi dollari. Ma è anche il trionfo del Denaro, idolo ad quale vengono sacrificati tutti i sani sentimenti e i valori affettivi. Persino i rapporti tra padre e figli vengono compromessi dall’ossessiva e smodata ricerca del profitto e dell’interesse economico. In una società come l’attuale, provata dai medesimi problemi economici, il programma è decisamente un esempio di cattiva tv.
How I Met Your Mother
Genere: Sit com
Rete: Fox Comedy
In onda: in vari giorni e vari orari
La serie, che deve molto a Friends, narra la storia di cinque amici che faticano a diventare adulti e a prendersi responsabilità durature nel tempo. Ted, in un futuro 2030, racconta ai figli le vicende che l’hanno portato a conoscere la loro mamma insieme ai suoi migliori amici. La sitcom ha avuto successo grazie a bravi attori e alla capacità degli sceneggiatori di costruire intrecci complessi e imprevedibili, dialoghi divertenti e serrati, ricchi anche di scene e battute a sfondo sessuale, come proprio di molte serie americane. A un’analisi più profonda, però, emerge la difficoltà dei giovani a trovare una collocazione stabile nella vita, a partire dal lavoro, e un equilibrio nel proprio mondo affettivo, a causa anche del peso di vicende familiari vissute nell’infanzia. Eppure, la stabilità la troveranno solo negli affetti familiari: lo stesso Barney troverà uno suo scopo solo quando scoprirà di essere padre. A causa di alcune scene e dialoghi e degli argomenti trattati, che necessitano di una capacità critica matura, si consiglia la visione a un pubblico adulto.