Indice dei contenuti
- 1 Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 e cambia la messa in onda
- 1.1
- 1.2 Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 – L’apertura con gli ospiti Bonolis, Conti, Scotti, Giletti e Chiambretti
- 1.2.1 Adrian diretta 7 novembre – Celentano e gli ospiti sulla moralità televisiva
- 1.2.2 Adrian diretta 7 novembre – Il monologo di Adriano Celentano, che poi scompare
- 1.2.3
- 1.2.4 Adrian diretta 7 novembre – Celentano ospita Luciano Ligabue
- 1.2.5 Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 – Alessio Boni introduce l’episodio della serata
- 1.3 Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 – La puntata della serie animata
- 1.3.1 Adrian diretta 7 novembre – Il monologo di Ilenia Pastorelli su omofobia e sessismo
- 1.3.2 Adrian diretta 7 novembre – Riprende la serie animata di Adriano Celentano – Dranghestein assoggetta il Parlamento
- 1.3.3 Adrian diretta 7 novembre – Nella serie animata la tv privata prova le trasmissioni nazionali e fa una crociata contro gli ogm
- 1.3.4 Adrian diretta 7 novembre finisce qui.
Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 e cambia la messa in onda
Adrian diretta 7 novembre. Questa sera, alle 21:35 su Canale 5, ritorna Adrian, la serie animata ideata da Adriano Celentano. Vedremo il primo dei cinque episodi rimanenti, dopo che il graphic novel era stato cancellato dai palinsesti lo scorso febbraio. Una decisione presa ufficialmente per un malessere del protagonista, ma che nascondeva una ritirata dopo ascolti disastrosi.
Per scongiurare un nuovo flop di Adrian, in casa Mediaset hanno deciso di cambiare la formula di messa in onda. Celentano sarà protagonista in prima persona nello show introduttivo di ciascun episodio e sarà accompagnato da un gran numero di ospiti. I nomi fatti finora sono quelli di Gerry Scotti, Paolo Bonolis, Maria De Filippi, Carlo Conti, Piero Chiambretti e Massimo Giletti. Altre voci tirano in ballo la presenza pure di Checco Zalone, Enrico Mentana, Ligabue ed Elisa.
Ancora mistero, invece, su come si svilupperà lo show. Secondo le indiscrezioni, dovrebbe durare circa un’ora ed essere più articolato rispetto a quello visto qualche mese fa. Nell’intervista di sabato scorso a Verissimo, Adriano Celentano è stato piuttosto vago e non ha lasciato trapelare alcuna intenzione. Per lui e Canale 5, in ogni caso, sarà un nuovo esordio decisivo per capire le sorti della serie.
Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 – Le vicissitudini della serie animata
Adrian era arrivata in video lo scorso gennaio dopo circa dieci anni di lavorazione con una produzione da kolossal. Doveva essere l’evento televisivo dell’anno per Canale5, salvo poi rivelarsi un esperimento problematico e fallimentare.
Al punto che artisti come il disegnatore Milo Manara e gli ospiti Michelle Hunziker, Teo Tecocoli ed Ambra Angiolini ne presero pubblicamente le distanze.
La serie è ambientata nella Milano del 2068 e mostra un mondo distopico, dominato da totalitarismi striscianti, ingiustizia sociale, problemi ambientali, sessismo e violenza. In questo contesto, l’orologiaio Adrian – alter ego di Celentano – diventa l’ispiratore e la guida di una rivolta popolare.
Il problema principale è sembrato da subito l’amalgama tra il soggetto e la sceneggiatura: lenti, prevedibili e privi di trovate davvero accattivanti per lo spettatore. Vedremo se, oltre che sullo show introduttivo, ci sarà stato un lavoro sul montaggio del cartoon.
Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 – L’apertura con gli ospiti Bonolis, Conti, Scotti, Giletti e Chiambretti
L’apertura del nuovo Adrian si svolge attorno ad un grosso tavolo ovale. Al cospetto di Adriano Celentano si siedono gli ospiti Paolo Bonolis, Carlo Conti, Gerry Scotti, Massimo Giletti e Piero Chiambretti. Entrano uno per uno, lentamente, accompagnati dalla colonna sonora incalzante suonata dall’orchestra. Ma appena il padrone di casa si siede, loro si alzano e provano ad imitare le gesta del “Molleggiato”, al ritmo di musica. Poi, si risiedono.
L’esordio di Celentano è vivace: “Non so se avete capito, ma a questo tavolo c’è la televisione”, dice alla platea. Poi incalza gli invitati sui contenuti televisivi più piccanti, di solito relegati a tarda sera: “L’angolo dove si capisce di più quanto siano grandi l’ignoranza e l’arrettratezza di noi uomini. Specie nei confronti delle donne”. Considerazione che stride con un tavolo tutto al maschile…
Vuole trasformarlo in un dibattito sulla televisione e i suoi contenuti. Gerry Scotti e Carlo Conti difendono la tv italiana. Rivendicano i tanti buoni prodotti e negano la presunta inferiorità rispetto a quella estera.
Rompe le righe Piero Chiambretti: “Celentano è l’antenato di Greta Thunberg. Il primo a parlare, 30 anni fa, di cemento e problemi ambientali. Merita anche un Nobel per la pace”.
Massimo Giletti, invece, torna alla tv: “Però c’è una ricerca del peggio nella società. La tv sembra una lavatrice in cui entra il peggio di noi, in cui vengono buttati i panni sporchi. Una riflessione va fatta”.
Adriano Celentano: “Secondo me ppisogna essere più diretti, più schietti. Bisogna fare meno complimenti ed essere molto meno caramellosi”.
Paolo Bonolis: “La televisione ha rotto le scatole quando è diventata più centrale del cinema. È diventata il bersaglio perfetto di chiunque. In tv c’è di tutto, il bello e il brutto. Bisogna solo essere chiari quando la si fa. La verità è che noi raccontiamo il trash e per farlo bisogna essere trash”.
Adrian diretta 7 novembre – Celentano e gli ospiti sulla moralità televisiva
Per tornare ad alimentare il discorso sulla moralità in televisione, entra una ragazza discinta (alias Ilenia Pastorelli). Adriano Celentano si rivolge a Paolo Bonolis – che a Ciao Darwin manda in onda defilé piccante – poi il discorso coinvolge anche tutti gli altri.
Celentano ed i suoi ospiti continuano parlando dei quiz e dei premi in denaro. Celentano: “Io sono contrario a regalare soldi. Anche nei quiz. I ragazzi devono capire che ad un certo punto devono lavorare, fare qualcosa per capire il loro valore”.
Il discorso non ha un vero fulcro, è uno scambio di visioni su televisione e società. Forse per evocare lo stesso spirito critico che c’è dietro l’operazione Adrian. Approssimativo.
Adrian diretta 7 novembre – Il monologo di Adriano Celentano, che poi scompare
Adriano Celentano si alza, va verso Ilenia Pastorelli, seduta distante da loro, e inizia a cantare “La pubblica ottusità”. Un brano che parla di una serie di storture messe in atto dall’uomo moderno. Nei confronti delle donne, dell’ambiente, del cibo, della vita.
Subito dopo, inizia il suo monologo. In penombra, con un tenue occhio di bue puntato su di lui e l’immancabile tavolo di legno al suo fianco: “Non saprei dire perché ho scritto la storia di Adrian. Quasi per ricordarci che il tempo sta per scadere. Mi riferisco al tempo che stiamo vivendo oggi. Dagli ultimi studi fatti, pare che la situazione sia a dir poco preoccupante e magari è per questo che ho scritto questa storia. Per la fifa. Si potrebbe dire che Adrian sia un urlo, un grido di amore e di aiuto”.
Continua: “Mi avete accusato di non essere presente, senza minimamente pensare ad Adrian e alle cose che aveva da dirvi. Voi che mi state guardando eravate arrabbiati perché non parlavo e non cantavo e adesso siete ritornati, sperando che mi comporti diversamente. Eh no ragazzi, non avete capito niente, allora. Farò qualcosa in più, vi darò il motivo per cambiare canale, perché io me ne vado”.
Adriano Celentano esce davvero, mentre le luci calano.
Lo studio al buio e tutti a cercarlo, compresi gli ospiti, tra i fulmini e in un’atmosfera concitata (alquanto sbrigativa nella resa).
Infine, Adriano Celentano torna in video e canta. Viene raggiunto da tutti gli ospiti, che gli si avvicinano ancora seduti alle loro sedie, come nipotini irrequieti.
Adrian diretta 7 novembre – Celentano ospita Luciano Ligabue
Finito questo passaggio, va in onda il video dell’ospitata di Luciano Ligabue a Rockpolitik, nel 2005. Quella sera, Celentano fece un lungo discorso sull’acqua e sull’importanza che avrebbe avuto negli anni a venire. “Diventerà più preziosa del petrolio”, disse. Parole che portarono ad un confrono vero con il rocker e che poi si rivelarono lungimiranti.
Alla fine di quel confronto, cantarono “Questo vecchio pazzo mondo”, di Adriano Celentano. Proprio in corrispondenza di quel momento, entra Luciano Ligabue e insieme ricantano il brano, a distanza di quasi 15 anni.
Conclusa la canzone, Ligabue riprende il vecchio discorso di Adriano Celentano, ne riconosce la validità e lo integra con i numeri su ciò che sappiamo oggi: cioè che tutte le più fosche previsioni si sono avverate.
Si congedano brindando al pubblico con l’acqua, a questo punto più preziosa di uno champagne.
Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 – Alessio Boni introduce l’episodio della serata
Entra l’attore Alessio Boni. Con teatralità – nel silenzio assoluto dello studio – riallaccia i fili della serie animata Adrian e introduce l’episodio della serata.
Ricorda il carattere del protagonista, l’orologiaio, di Gilda e degli antagonisti. Riprende la lotta tra il bene e il male, la caccia spietata che il regime riserva all’orologiaio ed ai suoi accoliti.
Per lanciare il graphic novel, utilizza quello che, di fatto, è il titolo della serata, “C’era una volta Adrian…”: “La storia continua. C’era una volta Adrian e c’è ancora”.
Adrian diretta 7 novembre – Celentano ritorna su Canale 5 – La puntata della serie animata
La caccia ad Adrian è sempre più serrata. Il regime lo rincorre, altera le registrazioni delle interviste, lo pedina e minaccia, ma l’orologiaio può contare sul supporto segreto degli agenti Orso e Carbone e su quello di Marco, il genio dell’informatica. Nelle vesti di Darian, è riuscito a portare dalla sua anche la rockstar Johnny Silver, un tempo acerrimo nemico.
Insieme decidono di mettere in piedi una televisione pirata. Sarà una delle armi per combattere la narrazione di regime.
Nel giro di poco, la tv è in grado di trasmettere. Interferisce con quella di Stato e riesce a proiettare sugli schermi che tappezzano tutta la città i propri programmi. Lo fa sotto forma di incursioni ricche di contenuti e riflessioni, anomale rispetto alle futili trasmissioni sul gossip e lo spettacolo frivolo mandato in onda dal governo per distrarre il popolo.
Molte delle idee che animano Adrian, va detto, sono rese in maniera davvero banale, scolastica, prevedibile.
Adrian diretta 7 novembre – Il monologo di Ilenia Pastorelli su omofobia e sessismo
La seria animata viene interrotta dopo pochi minuti. In video c’è Ilenia Pastorelli. “Io lavoro qui, al bar. Sono una persona. Io sono una persona, non sono per prima cosa una donna. Le persone non hanno sesso, non hanno età. Le persone hanno un cuore, un’anima. Non hanno un sedere sodo o una terza di seno. Le persone hanno sogni”, incalza.
Il suo è un monologo contro il sessismo e l’omofobia. Pone l’accento sull’attenzione da assicurare necessariamente all’umanità di tutti. Tutti, prima di ogni cosa, siamo persone. Nel ruolo di barista, la Pastorelli racconta di un incontro che si è compiuto sotto i suoi occhi – grazie ai caffè che lei aveva preparato – tra due persone. Un incontro trasformatosi in amore sincero e appassionato, stroncato dai genitori di uno dei due protagonisti, dopo aver saputo che il partner fosse un altro uomo.
Adrian diretta 7 novembre – Riprende la serie animata di Adriano Celentano – Dranghestein assoggetta il Parlamento
Riprende la serie animata. Messo alle strette dagli scricchiolii della sua propaganda, il regime sceglie la via politica per affondare il colpo finale. L’apparente democraticità dei lavori parlamentari sta per essere sconquassata da un rimpasto di governo. La priorità è quella di approvare leggi pesanti contro le televisioni pirata.
Gli emissari di Dranghestein tallonano i parlamentari per raccattare voti ed assoggettare il Parlamento. Chi si oppone, rischia di essere avvelenato o ucciso in altri modi subdoli.
Intanto, Gilda inizia ad essere gelosa di Adrian. Troppe le volte che il suo compagno scompare per ore, spesso di notte. Dal canto suo, lei continua a tramare per assicurare protezione ad Adrian, che a sua volta cerca di proteggerla, chiedendo ad Orso e Carbone di cancellarla dagli archivi governativi.
Non è sufficiente, però, per tenerla lontana dalle forze speciali del Governo. La intercettano, la molestano e aggrediscono durante una manifestazione pubblica. A salvarla appena prima di un’aggressione sessuale arriva Adrian, nella versione Volpe.
Dopo un combattimento lungo e brillante si ritrova con una pistola puntata contro. Se la cava con un colpo di teatro, scomparendo e tornando a materializzarsi all’improvviso dietro il suo aggressore.
Alla fine, Gilda lo bacia, per ringraziarlo di averla salvata. Ed è Adrian, ora, ad ingelosirsi.
Il credito di cui la Volpe inizia a godere come eroe popolare è un serio problema per Dranghestein. La risposta è di nuovo repressione, con retate a base di arresti sommari.
La situazione rischia di sfuggire di mano. I giovani – anche quelli un tempo dediti solo al divertimento spensierato – alzano la testa e si mostrano per niente intimoriti di fronte agli evidenti infiltrati del regime.
Adrian diretta 7 novembre – Nella serie animata la tv privata prova le trasmissioni nazionali e fa una crociata contro gli ogm
Il Parlamento, intanto, ha approvato la legge repressiva contro la pirateria. Ciò costringe Darian e i suoi a rallentare l’attività. Subito dopo, però, rilanciano: vogliono riuscire a trasmettere in ambito nazionale. Per farlo devono tessere una rete di relazioni con persone fidate, cercando di non incappare in possibili infiltrazioni. L’ambizione più grande è quella di trovare appoggio addirittura in Vaticano.
Prima di attuare il suo piano, la tv pirata trasmette su tutti gli schermi cittadini una crociata contro gli OGM, un rischio – secondo loro – per la salute collettiva e un’arma nelle mani delle multinazionali.
La trasmissione si dilunga più del previsto e gli agenti governativi riescono a localizzare il punto da cui va in onda. Solo che Marco – l’esperto informatico alleato di Darian – riesce a depistarli con facilità, facendo figurare che le trasmissioni partono da Palermo.
Si chiude così l’episodio della serie animata.
Più incalzante dei precedenti, ma sempre approssimativo e banale in tanti, troppi passaggi.