La vicenda è incentrata su Cornelia, una donna appartenente ad una famiglia molto ricca e abituata a frequentare l’alta società. Cornelia, separata dal marito è madre di Barbu, un giovane di 32 anni.
Alla signora, oramai sessantenne, sembra non mancare nulla salvo l’affetto del figlio al quale ha dedicato un affetto totalizzante e ossessivo concentrando su di lui tutte le sue attenzioni fin dalla più tenera età. Il suo è stato un amore invadente che si è accresciuto soprattutto dopo la separazione dal marito e ha influito moltissimo sul giovane. Infatti Barbu, arrivato all’età di 32 anni, è ancora soffocato dalla presenza continua e invadente della madre dalla quale viene ancora trattato come un bambino. Barbu (Bogdan Dumitrache), è diventato un uomo prepotente, abituato, anche lui, ad avere tutto e oramai convinto che con i soldi si può comprare tutto.
Una sera però Barbu provoca un terribile incidente stradale nel corso del quale uccide accidentalmente un ragazzino. Inizia qui un vero e proprio calvario per il giovane uomo amplificato dal comportamento della madre Cornelia. La donna infatti farà di tutto per aiutare il figlio e non far pendere su di lui l’accusa di omicidio. Non baderà a spese ma soprattutto ricorrerà ad ogni mezzo lecito e illecito.
Il film è stato presentato al Festival di Berlino 2013 e ha vinto l’Orso d’Oro.
Siamo in presenza di una storia drammatica con protagonista una madre oppressiva sullo sfondo di una nazione, la Romania incline alla corruzione. Ed è proprio alla corruzione che fa ricorso Cornelia per salvare il figlio.
La critica ha accolto la pellicola in maniera differente. Da una parte è stata messa in evidenza la pericolosità delle cosiddette madri tigri che non consentono ai figli alcuna possibilità di autonomia neppure dopo che hanno lasciato la casa, hanno conquistato l’indipendenza economica e cercano di trovare un proprio universo per realizzarsi. Una personalità distorta che è stata ampiamente cavalcata dalla cinematografia di tutti i tempi.
Il caso Kerenes ha messo questi aspetti in evidenza. Ma quando si vuole allargare il raggio d’azione dalla famiglia ad un’intera società, allora il discorso cambia completamente prospettiva. E’ evidente come il regista abbia cercato di dare al film un significato che va al di là del tradizionale rapporto disturbato madre – figlio ed abbia voluto lanciare un messaggio ai suoi connazionali.