Presentato al Festival di Cannes nel 2016 e candidato alla Palma d’Oro, la pellicola è ispirata a tre racconti (Fatalità, Fra poco, Silenzio, inclusi nella raccolta In fuga) di Alice Munro (Premio Nobel per la Letteratura 2013). Nel cast ci sono Emma Suarèz, Adriana Ugarte, Daniel Grao, Inma Cuesta, Darío Grandinetti.
Con questa pellicola, il regista Premio Oscar per il Miglior film straniero con il dramedy «Tutto su mia madre» torna così a parlare di un tema a lui molto caro, quello dell’universo femminile.
La vicenda racconta di una donna, Julieta che ha deciso di lasciare la Spagna per il Portogallo e seguire così l’uomo che ama. Comincia a preparare i bagagli ed a riempire le valige di tutti i suoi ricordi, tracce di un passato che riemerge implacabile.
Ma accade qualcosa che la fa desistere. L’incontro casuale con Beatriz, un’amica d’infanzia di sua figlia, la convince a restare a Madrid. Quella riunione è per lei una sorta di segnale che aspetta da tredici anni, da quando, cioè la figlia Antía se ne è andata di casa ed ha fatto perdere le tracce di sé. La ragazza ha voluto allontanarsi da quella madre senza colpa sulla quale ha riversato, però, troppe colpe. La vita di Julieta cambia. La donna attende che la figlia possa tornare e nel frattempo affida ad un diario, che compila, giorno dopo giorno, tutte le sue angosce. Julieta inizia a scrivere un diario dove ripercorre la sua vita, dal concepimento della bambina, avvenuto su un treno con un pescatore appena conosciuto, Xoan, al giorno in cui Antía inspiegabilmente l’abbandona.
Almodòvar punta su Julieta e fa capire chiaramente che la donna non ha commesso nessuno ‘delitto’ e non ha niente di cui pentirsi. Eppure non può fare a meno di sentirsi responsabile per il suicidio di uno sconosciuto che aveva rifiutato di ascoltare in treno. Quel treno sul quale nasce la voglia istintiva di unirsi con il compagno e il padre di sua figlia. Un gesto liberatorio, per lei. Poi il destino le consegna una lettera.
Pedro Almodóvar ha cambiato radicalmente genere rispetto al passato.
Ha rinunciato al pastiche hollywoodiano ed al sentimentalismo narrativo. Julieta è un film semplice, essenziale dove viene narrata la vita, nuda e cruda. Ma c’è il cuore di Julieta che batte ed aspetta da tutta la vita, il ritorno della figlia come Ulisse.