Indice dei contenuti
- 1 20 anni che siamo italiani 29 novembre – Diretta con D’Alessio e Incontrada show e ospiti
- 1.1 20 anni che siamo italiani 29 novembre – L’inizio autoironico con la traduttrice simultanea e Marco Giallini
- 1.2
- 1.3 20 anni che siamo italiani 29 novembre – Amadeus il quiz con Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio Mika canta Why don’t you like me
- 1.4
- 1.5 Ospite Giorgio Panariello corteggia Vanessa Incontrada in napoletano e presenta il medley di Umberto Tozzi e Raf
- 1.5.1 20 anni che siamo italiani 29 novembre – Vanessa Incontrada e Claudio Amendola nella parodia di Casablanca
- 1.5.2 Gigi D’Alessio e Gianna Nannini cantano “‘O surdat ‘nnnamorat”
- 1.5.3 20 anni che siamo italiani 29 novembre – D’Alessio Incontrada Mannoia quello che le donne non dicono e Il peso del coraggio
- 1.5.4 20 anni che siamo italiani 29 novembre – Ospite Laura Chiatti
- 1.5.5 L’omaggio a Renato Carosone con Morgan, Raphael Gualazzi e Sergio Cammariere
20 anni che siamo italiani 29 novembre. Per Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio è la serata d’esordio su Rai 1 e RaiPlay, con 20 anni che siamo italiani. Alle 21:25 vi racconteremo in diretta la prima delle tre serate evento nate per raccontare la loro carriera e com’è cambiata l’Italia da quel 1999 in cui entrambi sono diventati protagonisti nel nostro Paese.
20 anni che siamo italiani 29 novembre – Diretta con D’Alessio e Incontrada show e ospiti
Nel 1999, Vanessa Incontrada divenne un volto conosciuto grazie alla conduzione di Super, su Italia 1. Da quel momento, è rimasta una delle presentatrici più familiari al pubblico televisivo italiano.
Era arrivata dalla Spagna pochi anni prima per lavorare come modella, poi è diventata anche conduttrice radiofonica, cantante e ballerina. Oggi è principalmente un’attrice di fiction altrettanto apprezzata dai telespettatori e, come ha ricordato in conferenza stampa, si sente quasi più italiana che spagnola.
Sempre nel 1999, Gigi D’Alessio pubblicò l’album “Portami con te”. Il primo disco in cui decise di mettere da parte il napoletano per scrivere testi in italiano. Se a Napoli era già una star assoluta, quel lavoro lo consegnò al grande successo nazionale. L’anno successivo partecipò a Sanremo con “Non dirgli mai”, a tutt’oggi uno dei suoi brani più conosciuti. Anche lui ha fatto tv: dal varietà Gigi, questo sono io del 2010 a Made In Sud, fino alla poltrona da giudice a The Voice of Italy.
Lo show 20 anni che siamo italiani del 29 novembre celebrerà proprio il ventennale del loro essere “diventati italiani”, cioè conosciuti al grande pubblico del nostro paese. Per questa inedita coppia, sarà anche un modo per ripercorrere la tappe attraverso le quali l’Italia è diventata la nazione che è oggi.
Allo spettacolo che vi racconteremo in diretta, parteciperà insieme ai conduttori un gran numero di ospiti. In questa prima puntata, sul palco Gianna Nannini, Claudio Amendola, Amadeus, Fiorella Mannoia, Giorgio Panariello, Mika, Marco Giallini, Umberto Tozzi e Raf, Laura Chiatti, Raphael Gualazzi, Sergio Cammariere, Morgan e Luché.
20 anni che siamo italiani 29 novembre – L’inizio autoironico con la traduttrice simultanea e Marco Giallini
L’inizio è autoironico. Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada parlano al telefono come fossero in camerino poco prima di iniziare. La Incontrada lamenta la poca esperienza televisiva del compagno d’avventura. Lui cerca di tranquillizzarla accettando la critica, scherzandoci su: “Tranquilla, non siamo ancora sul palco”. La scenografia, però, cade e i due si ritrovano al cospetto della platea di 20 anni che siamo italiani 29 novembre.
Insieme cantano “No vale la pena enamorarse” di Consuelo. Inizio frizzante.
Terminata l’esibizione, ancora ironia. Una traduttrice simultanea ripete ciò che dice Vanessa Incontrada, per sottolinearne le origini spagnole. Gigi D’Alessio prova dimostrarglielo, ma anche le sue vengono ripetute dalla traduttrice. Come se pure il napoletano fosse straniero…
Poi, la Incontrada familiarizza con D’Alessio, dimostrando di conoscerlo a fondo. Finisce per ripetere sempre “Non dirgli mai”, concludendo: “Ma hai fatto solo questa?”.
Entra anche l’attore Marco Giallini. A lui il compito di presentare i due conduttori ripercorrento con ironia e un pizzico di sarcasmo la loro carriera.
Come modo per rompere il ghiaccio si è dimostrato efficace. Soprattutto, è sembrato rispecchiare i protagonisti.
20 anni che siamo italiani 29 novembre – Amadeus il quiz con Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio Mika canta Why don’t you like me
Amadeus irrompe in studio. Conduce il quiz di 20 anni che siamo italiani 29 novembre, nel quale Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio figurano come concorrenti. Tema: la superstizione.
È un modo per continuare a scherzare con loro, con l’intento alquanto grossolano di parlare anche delle superstizioni degli italiani.
Amadeus si mostra perfettamente calato nel ruolo di volto di punta di Rai 1. Disinvolto, ironico e consapevole del percorso che lo porterà alla conduzione di Sanremo 2020.
A stretto giro, la pop-star Mika siede al pianoforte e interpreta “Why don’t you like me”. Il suo successo datato 2007.
Vanessa Incontrada gli chiede dove fosse 20 anni fa. Lui spiega che viveva nel quartiere londinese di Soho, ancora squattrinato e incerto sul futuro. Lì ha capito che non poteva fare altro che cantare.
Ospite Giorgio Panariello corteggia Vanessa Incontrada in napoletano e presenta il medley di Umberto Tozzi e Raf
Arriva anche Giorgio Panariello. Gigi D’Alessio lo presenta affettuosamente, ricordando che il comico fu tra i primi ad ospitarlo in tv, a Torno sabato. Quando ancora era sostanzialmente sconosciuto. “Chi l’avrebbe detto che ti avrei ritrovato a condurre un programma vestito come zorro”, scherza Panariello.
Corteggia Vanessa Incontrada. D’Alessio gli suggerisce di usare “la lingua più romantica del mondo”, cioè il napoletano. Panariello ci prova in maniera decisamente goffa.
Diventa il pretesto per una sorta di monologo sul linguaggio dei poeti e dei cantautori moderni. Racconta, romanzandola con ironia, la scrittura di “Ti amo” e “Tu” di Umberto Tozzi.
Di fatto, presenta così Umberto Tozzi e Raf.
Cantano un medley dei loro grandi successi, che stanno portando in giro con il tour che ha segnato il ritorno di un sodalizio cult degli anni ’80 e ’90. Inoltre, oggi esce il disco live proprio di quel tour, “Due, la nostra storia”.
Si confermano bravi a coinvolgere il pubblico, però le loro ospitate ormai sono una la fotocopia dell’altra.
20 anni che siamo italiani 29 novembre – Vanessa Incontrada e Claudio Amendola nella parodia di Casablanca
Gigi D’Alessio canta “L’ammore” con Fiorella Mannoia. Una canzone che lui scrisse proprio pensado che dovesse essere cantata da lei.
Mentre, Claudio Amendola arriva sul palco e si cimenta in una parodia del film “Casablanca” di Michael Curtiz, con Vanessa Incontrada. A 20 anni che siamo italiani 29 novembre regna la leggerezza. A tratti, fin troppa, perché rischia di appiattire tutto su uno stesso registro e di svilire alcuni pasaggi.
Il lato positivo è che i due conduttori – in special modo Gigi D’Alessio – si prestano abbastanza bene a questo taglio.
Gigi D’Alessio e Gianna Nannini cantano “‘O surdat ‘nnnamorat”
“C’è una canzone napoletana che tutti pensano sia allegra, invece è triste. La prima volta che la sentii cantare da Gianna Nannini rimasi impressionato per come ne aveva colto lo spirito”, dice Gigi D’Alessio. Poi, si siede al pianoforte e lascia entrare Gianna Nannini. Cantano “‘O surdat ‘nnnamorat”, ovviamente nella versione della Nannini decantata dal conduttore. “Io sono convinto che tu abbia un animo napoletano”, commenta Gigi D’Alessio alla fine.
La cantautrice toscana, appena dopo canta anche “La differenza”, suo ultimo singolo.
Rientra in scena Mika. Si impadronisce simpaticamente dello show e chiama a sé gli ospiti, ovvero Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio.
En passant, parla del legame spaciale con l’Italia, uno dei paesi in cui è più apprezzato e nel quale ha lavorato maggiormente. Infine, canta “Tomorrow”, il suo singolo uscito da poco. Ne ha realizzato anche una versione italianizzata dal titolo, neanche a dirlo, “Domani”. “Quando ho fatto il mio show per la Rai – proprio in questo studio – cantai molte canzoni mie in italiano. Mi dissi che prima o poi avrei dovuto rifarlo anche quando avrei pubblicato un nuovo disco”, spiega Mika.
20 anni che siamo italiani 29 novembre – D’Alessio Incontrada Mannoia quello che le donne non dicono e Il peso del coraggio
“In questi 20 anni tanti cose sono cambiate, ma altre sono rimaste come prima. Le donne, ad esempio. La donna è capace di trasformare una giornata di pioggia in una di sole. Così come è capace di trasformare una giornata di sole in una nera” dice Gigi D’Alessio. Banalità ne abbiamo?
Introduce a 20 anni che siamo italiani 29 novembre un siparietto a cui partecipano Vanessa Incontrada e Fiorella Mannoia. Mostra questa doppia capacità della donna. E indugia su quello che le donne non dicono: la Incontrada recita la donna educata ed accomodante, mentre la Mannoia dice ciò che l’altra pensa veramente. Stoccate lapidarie e non certo lusinghiere per D’Alessio.
“Le donne bisogna saperle ascoltare”, chiosa D’Alessio lasciando il palco alla Incontrada. La padrona di casa inizia a recitare il testo de “Il peso del coraggio” di Fiorella Mannoia, prima che la stessa cantante si inserisca e la canti. Se il momento introduttivo non è che sia stato granché, questa esibizione ha mostrato una certa intensità.
20 anni che siamo italiani 29 novembre – Ospite Laura Chiatti
D’Alessio lusinga Vanessa Incontrada dicendole di aver scoperto una persona speciale durante la preparazione del programma. Dice anche di voler cantare “Besame mucho”, lasciando intendere di volerlo fare con lei per concederle un omaggio. Solo, all’ultimo minuto sceglie di interpretarla con l’ospite Laura Chiatti.
La Incontrada rimane lì, alquanto delusa. Durante l’esibizione, di tanto in tanto interrompe il duetto per correggere la pronuncia spagnola della Chiatti.
“20 anni fa facevo la serie ‘Compagni di scuola’. Adesso faccio soprattutto la mamma” racconta l’attrice alla fine della parentesi scherzosa.
L’omaggio a Renato Carosone con Morgan, Raphael Gualazzi e Sergio Cammariere
“Tra pochi giorni ricorre il centenario della nascita di Renato Carosone“, dice Gigi D’Alessio. È il preludio all’ingesso sul palco di Morgan, Sergio Cammariere e Raphael Gualazzi. Tutti e quattro al pianoforte, suonano e cantano un omaggio a Renato Carosone, un medley: “Tu vuo’ fa’ l’americano”, “Maruzzella”, “‘O sarracino” e “Torero”.
Il primo momento in cui il tasso artistico del programma sale realmente (sebbene con un medley tutto sommato senza guizzi evidenti). Finora, a 20 anni che siamo italiani, molti momenti di leggerezza e ironia, ma poco altro fuori da quella comfort zone.
Il ritorno di Claudio Amendola è più serio e composto rispetto al momento-parodia precedente. Ricorda con Vanessa Incontrada che 20 anni fa suo figlio era a Cuba con la madre Francesca Neri, lui li raggiunse e il bambino fece i suoi primi passi. Sempre in quel periodo, lui si convinse definitivamente di poter vivere facendo l’attore.
Gigi D’Alessio e il rapper Luché cantano insieme Come me
“Due mondi molto distanti tra loro possono incontrarsi e dare vita qualcosa di sorprendente”, dice Gigi D’Alessio per presentare il rapper napoletano Luché.
Il rapper accenna alla sua “O’ primmo ammore”, poi D’Alessio si siede al piano e insieme cantano “Come me“, del cantautore napoletano.
Vanessa Incontrada chiude la puntata con un breve monologo. Scaletta alla mano, spiega che la serata sta per concludersi, ma a loro rimane del lavoro da fare. Lei, inoltre, è portata a pensare sempre alla sfida sccessiva, che sia la prossima puntata o un nuovo progetto. Purtroppo, quasi mai a vivere davvero il presente.
Cambiare punto di vista, allora. Vivere il presente: “Questa non è la fine, questo è un nuovo inizio. Questa non è la buonanotte, questo è un buongiorno”.
Dopo averla evocata scherzosamente per tutta la puntata, Gigi D’Alessio canta “Non dirgli mai” come sigla finale.
20 anni che siamo italiani 29 novembre finisce qui.
Esordio efficace quando si è trattato di puntare sull’ironia per intrattenere, ma senza contenuti o spunti davvero imprescindibili.