Indice dei contenuti
- 1 Live non è la D’Urso, 15 marzo 2020, diretta della puntata
- 2 Live non è la D’Urso, la testimonianza di Nicola Porro
- 3 Live non è la D’Urso, Covid 19: la parola agli esperti
- 4 Live non è la D’Urso, 15 marzo 2020, Covid 19: il ministro Boccia
- 5 Live non è la D’Urso, flashmob a Roma ed ulteriori interventi
- 6 Live non è la D’Urso, 15 marzo 2020, flashmob a Palermo
- 7 Live non è la D’Urso, le dichiarazioni di Brigitte Nielsen
Questa sera, 15 marzo 2020, alle ore 21.20 su Canale 5 andrà in onda una nuova puntata di Live non è la D’Urso. Nel programma di Barbara D’Urso non mancherà l’ormai consueto punto della situazione sull’emergenza Coronavirus, con ospiti vip e rappresentanti delle Istituzioni.
Live non è la D’Urso, 15 marzo 2020, diretta della puntata
Inizia la puntata. Barbara D’Urso si collega con Luigi Di Maio. Il Ministro svela che tra poco si terrà un consiglio dei ministri straordinario. Con i 25 miliardi stanziati dal Governo saranno rinviati mutui e pagamenti delle tasse, al personale sanitario sarà aumentato lo stipendio, per le famiglie ci sarà un bonus babysitter, per le imprese ci sarà la cassa integrazione.
“Ce la stiamo mettendo tutta. Un grande abbraccio virtuale alle mamme, ai nonni, ai papà” – dice Di Maio.
La D’Urso chiede al Ministro se ci saranno misure restrittive ancor più rigide nei prossimi giorni.
“Ormai esiste un “modello Italia”. Le misure che stiamo adottando sono le più rigide di tutte. Se fermiamo tutto come facciamo a rifornire farmacie e supermercati?” – risponde Di Maio.
Il Ministro afferma inoltre che è in arrivo dalla Cina un carico di mascherine, ma che ci sono stati dei blocchi. “Denunceremo i Paesi che bloccano alla dogana le nostre mascherine e che le requisiscono. Stesso vale per i camion bloccati alle frontiere. Se loro controllano gli Italiani, noi controlliamo i loro cittadini con controlli alla rovescia. Chi può compri Italiano”.
Di Maio svela poi che fino alla fine della crisi il Movimento cinque stelle destinerà interamente gli stipendi dei suoi membri all’acquisto di respiratori e mascherine.
“Emoziona sentire gli Italiani che cantano l’inno sventolando il tricolore. Nel tricolore c’è il verde che è la nostra speranza di sconfiggere questo virus” – chiosa Di Maio.
Live non è la D’Urso, la testimonianza di Nicola Porro
Barbara si collega con Nicola Porro. Il giornalista è guarito dal Coronavirus e parla di ciò che gli è accaduto.
“La domenica non mi sono sentito bene, ma pensavo comunque di andare in onda. La mattina del lunedì ho pensato però di chiamare lo Spallanzani per chiedere indicazioni. Mi hanno consigliato di sottopormi al test del tampone. Mi sono recato in ospedale e sono rimasto stupito dall’efficienza. Tutti sapevano esattamente quello che stavano facendo. Sono risultato positivo, ma mi hanno rimandato a casa in quarantena. Avevo mal di testa, febbre e tosse. Nei giorni seguenti ho iniziato a respirare male. Mi hanno detto di prendere la tachipirina e di misurare i battiti e l’ossigeno nel sangue. Se fosse sceso sotto 90 sarei dovuto tornare. Questo è quello che devono fare le persone come me che non hanno sintomi gravi” – racconta Porro.
Live non è la D’Urso, Covid 19: la parola agli esperti
Parla il Direttore Malattie Infettive del Niguarda di Milano, Massimo Puoti. “Rimanete a casa perchè così possiamo avere un flusso di pazienti tale da consentire di curare anche patologie diverse dal Covid. Se riusciamo a mantenere a regime le terapie intensive riusciamo a mantenere in piedi il resto delle operazioni ospedaliere. Stiamo lavorando al massimo, facciamo turni di 12-14 ore. Gran parte dell’ospedale lavora sull’emergenza. Senza tempo non riusciamo a dare il meglio a chi si rivolge a noi. Dobbiamo mitigare l’ondata di epidemia”.
Si collega anche il Dott. Ricciardi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La D’Urso gli domanda se è vero che il Covid 19 rimane sulle superfici ed anche sull’asfalto e dunque può essere portato dai noi in casa sotto la suola delle scarpe. Il Dott. Ricciardi afferma che non c’è evidenza scientifica che il virus rimanga sull’asfalto.
Gianluigi Nuzzi controbatte riportando le parole di Brusaferro, che ha invece dichiarato che il Coronavirus rimane sulle superfici. Ricciardi conferma che è presumibile che sopravviva sulle superfici e che le buone pratiche, quali il lavaggio delle mani, il lasciare le scarpe fuori dalla porta o la disinfezione, sono da seguire.
Intervengono anche Giuseppe Remuzzi, Direttore Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri, ed il Presidente della regione Lombardia, Antonio Fontana. Fontana racconta che gli ospedali ed i reparti di terapia intensiva sono allo stremo nonostante gli sforzi immensi del personale sanitario. “Ad un certo punto rischiamo di non farcela più”.
Alda D’Eusanio chiede pubblicamente scusa a Fontana per aver ritenuto eccessivo il video in cui – in tempi non sospetti – il Presidente della regione aveva deciso di indossare la mascherina. Secondo la D’Eusanio, Fontana aveva capito la situazione e stava agendo nel modo giusto con anticipo.
Live non è la D’Urso, 15 marzo 2020, Covid 19: il ministro Boccia
Subentra in collegamento Francesco Boccia, Ministro per gli affari regionali. “Dobbiamo restare a casa. Uscendo facciamo male ai nostri anziani. Questo virus è ‘bastardo’ perchè sconosciuto e le modalità di guarigione non permettono al sistema sanitario di riprendersi e non andare in esubero” .
Mughini chiede delucidazioni in merito alla possibilità di adottare misure più rigide.
“Penso che il Paese sia alla velocità minima possibile. Se ci sono aree da circoscrivere ulteriormente si vedrà. Penso che siamo già al massimo possibile. Funziona solo un 10%, che è indispensabile per avere il cibo ed i farmaci nelle case. Il senso di comunità degli Italiani ci dà l’idea di un Paese che sarà ancora più coeso. Voglio ringraziare quelle regioni che stanno permettendo ad alcuni abitanti della Lombardia di curarsi nei loro ospedali. Non ci sono confini, siamo uniti e coesi” – risponde Boccia.
Live non è la D’Urso, flashmob a Roma ed ulteriori interventi
Barbara si collega con Roma, dove c’è il primo flashmob di questa sera. Sulle note dell’Inno d’Italia si accendono le luci dai balconi delle case. L’effetto è emozionante.
Il Presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, fa il punto sulla situazione. “In questi giorni l’Italia sta dando dimostrazione di grande efficienza. Il fatto delle mascherine è una dimostrazione di capitalismo, c’è una speculazione mondiale paurosa. Usano le mascherine per tenere in scacco un Paese intero”.
Nuzzi esprime la sua opinione: “Non voglio fare l’uccello del malaugurio, pensate pure che io sia pazzo. Non cantiamo vittoria davanti ai primi risultati positivi. Con la migrazione che c’è stata il contagio non si fermerà. Ne avremo per tutto il 2021”.
Barbara si collega con Milano, dove c’è la seconda parte del flashmob. I Milanesi cantano “Azzurro” ed anche qui si accendono luci sui balconi.
Melania Rizzoli, Medico ed Assessore della regione Lombardia dice la sua sulle mascherine. “Siamo in piena epidemia, l’importante è stare a casa e le persone che sono costrette ad uscire devono indossare le mascherine. Ci aspettiamo tra 15 giorni una diminuzione del contagio”.
Viene mandato in onda un filmato che riporta le dichiarazioni di Giuliana De Sio. L’attrice è stata contagiata a metà febbraio e sembra che ora sia guarita.
Live non è la D’Urso, 15 marzo 2020, flashmob a Palermo
Il Sindaco di Codogno svela che nel comune lombardo si è invertito il trend, le percentuali di contagio sono molto basse, tendono allo zero.
Il capo della Protezione Civile Borrelli interviene in diretta per smentire le dichiarazioni di Marco Oliva, che ha raccontato che alla regione Lombardia sono state consegnate delle mascherine di stoffa sottile, ma che la regione le ha rimandate indietro in quanto inutili. Borrelli afferma che quelle mascherine sono utili e destinate agli operatori non del servizio sanitario ed ai dipendenti pubblici.
Il flashmob arriva a Palermo, dove sulle note di “Volare” si sventolano bandiere e si illuminano torce. L’entusiasmo è talmente forte, che i Palermitani continuano a cantare, regalandoci un medley gioioso.
“Io sono qui e resisto, resisto per voi. E’ difficile anche per me stare a casa. Mi sveglio alle 6.40 e non so che fare a casa. Pulisco, faccio tante cose a casa, ma resisto. Resistiamo tutti insieme in quarantena” – dice Barbara.
Vladimir Luxuria lancia un appello: chiede agli Italiani di evitare di avere rapporti sessuali perchè potrebbero essere fonte di contagio.
Paolo Brosio si oppone alla sospensione delle messe. “Si può pregare a casa. Le chiese sono aperte, si va con la mascherina ed i guanti e si può pregare anche lì. Qui si sta negando un sacramento però. Si nega anche l’estrema unzione” – dice infuriato.
Live non è la D’Urso, le dichiarazioni di Brigitte Nielsen
Barbara manda in onda un filmato in cui Fabrizio Frizzi recita una splendida poesia sulla fede e la speranza.
Brigitte Nielsen ha dichiarato in una trasmissione americana che in Italia non ci sono acqua potabile e cibo. Le sue affermazioni hanno creato il panico. Suo figlio Aaron spiega che in realtà la madre si riferiva al fatto che nei primi giorni di emergenza erano stati assaltati i supermercati e c’era penuria di alimenti.
Si collega Gianfranco D’Angelo, che parla del problema degli attori e dei tecnici che lavorano a teatro che in questo periodo sono a casa senza lavoro. “Avevo appena iniziato la tournèe, c’è stato un grande danno economico”.
Ricky Tognazzi e Simona Izzo, Alessandra Mussolini, Eleonora Giorgi, si collegano da casa per raccontare la loro quarantena.