Indice dei contenuti
Rai 1 propone in replica il concerto del trio Il Volo: Un’avventura straordinaria andato in onda il 23 settembre 2015.
Di seguito vi riproponiamo tutte le fasi, la scaletta, gli ospiti, le esibizione del concerto-evento.
Il Volo: Un’avventura straordinaria – diretta, scaletta concerto evento Rai 1
È andato in onda su Rai 1, dall’Arena di Verona, Il Volo – Un’avventura straordinaria, riedizione televisiva del concerto che lo scorso 21 settembre ha chiuso il tour estivo italiano del trio formato da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Presenti per l’occasione alcuni ospiti, tra cui Carlo Conti che in alcuni frangenti ha fatto da conduttore del concerto.
Ad aprire la serata Giancarlo Giannini. Elegantissimo, in smoking, racconta la storia de Il Volo. Il trio è nato durante il programma di Antonella Clerici, Ti lascio una canzone. Il primo brano cantato dai ragazzi è il pezzo italiano più famoso nel mondo: Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno.
Come prevedibile, la tradizione melodica italiana è al centro della serata. I ragazzi reinterpretano Il mondo di Jimmy Fontana e poi con Io che non vivo più di un’ora senza te di Pino Donaggio. Dopo una decina di minuti di show, ecco Carlo Conti, a cui toccherà presentare lo show. Obbligatoria la figura di un presentatore, il trio (com’è normale che sia) non può gestire totalmente la serata, tanto meno la conduzione. Ecco il nuovo singolo: L’amore si muove.
Il nuovo pezzo è una cover di una canzone scritta anni fa da Francesco Renga. Il cantautore bresciano si è occupato anche di riscrivere il testo del pezzo, regalato poi al giovane trio. Renga arriva sul palco, chiamato da Carlo Conti, e canta con loro L’immensità di Don Backy.
Il Volo: Un’avventura straordinaria – esibizione Francesco Renga
Si vede che i tre ragazzi sono ormai abituati a stare sul palco e sopratutto davanti a tanto pubblico. ll più “showman” tra i tre è il siciliano Ignazio Boschetto, il più “showman” dei ragazzi, al contrario di Ginoble, più impostato e il più divetto tra i tre negli atteggiamenti e le posture. Ancora un pezzo di Modugno: Ciao ciao bambina. Il palco è tutto per Piero Barone: visibilmente emozionato, intonia l’aria E lucevan le stelle della Tosca di Puccini. Applausi a scena aperta per un’interpretazione intensa.
Finora la scena è tutta per il trio musicale, altri ospiti non ce ne sono stati. E così Ginoble canta Elvis Presley, con capello impomatato e con il chiodo di pelle addosso, poi tutti cantano Quando l’amore diventa poesia di Massimo Ranieri. Una cover particolarmente riuscita è Canzone per te di Endrigo, che stasera viene riproposta, dopo il lancio di Giancarlo Giannini che recita i primi versi del pezzo.
Ignazio Boschetto, al pianoforte, regala al pubblico di Verona un bell’omaggio a Pino Daniele, con un medley. Prima Napul’è, poi Quando, poi Quanno chiove. Poi cantano un inedito, Tornerà l’amore, che è incluso nel nuovo album, in uscita nei prossimi giorni.
Ancora di Edoardo De Crescenzo è il brano successivo. Bello lo scenario dell’Arena di Verona, che si illumina con i flash del pubblico su suggerimento dei tre cantanti.
La sorpresa di Francesco De Gregori
Ecco finalmente il secondo ospite, per cui tutto il pubblico dell’Arena si alza in piedi: lo presenta Carlo Conti, è Francesco De Gregori. Duettano con il pezzo Sempre per sempre.
Continua la carrellata di canzoni, anche internazionali, tra cui quasi non c’è pausa. Lo show però ne risente un po’, l’attenzione rischia di calare anche perché non entrano nuovi personaggi sulla scena a dare e perché i pochi momenti non musicali sono gestiti prevalentemente dai tre ragazzi.
Terzo ospite: Lorenzo Fragola, che canta un pezzo in inglese con i coetanei. Poi una breve chiacchierata con Carlo Conti, che li ha avuti quest’anno a Sanremo. Un breve intermezzo nel mare di canzoni ascoltate questa sera, dove trova spazio anche la musica napoletana con Torna a Surriento e O’sole mio.
Ed ecco il pezzo che ha permesso al Volo di raggiungere la definitiva consacrazione, con la vittoria a Sanremo 2015: Grande amore, che finisce in anticipo rispetto al previsto.
Ci si aspettava di più dalla riedizione televisiva del concerto dello scorso 21 settembre. Il ritmo è andato scemando nonostante l’alta qualità della musica e dello spettacolo, sia per la regia, sia per la scenografia realizzata all’interno dell’arena veronese. La mancanza di un numero più folto di ospiti ha inciso sul rallentamento dello show, che ha alla lunga ha perso brillantezza.
Le incursioni di Carlo Conti hanno dato quel brio in più allo show. Confermiamo l’impressione avvertita ad inizio serata: alla luce del fatto che il concerto sarebbe stato rielaborato per la televisione, meglio dare uno spazio costante al conduttore più che un ruolo da comparsa, proprio per spezzare il ritmo. Affidare tutto alla musica a volte può essere una scelta che paga fino ad un certo punto.