Con la puntata del 15 aprile di Piacere Maisano ai tempi del coronavirus si conclude l’inchiesta di Marco Maisano nel cuore dell’emergenza Covid-19. Siamo alla quarta e ultima puntata.
Piacere Maisano ai tempi del coronavirus 15 aprile
Dopo essersi interessato di ospedali, di quarantena e dell’amministrazione dell’emergenza, l’ultima puntata di “Piacere Maisano ai tempi del Coronavirus”, si intitola “Il futuro che ci aspetta”. L’appuntamento conclusivo è fissato per mercoledì 15 aprile, in seconda serata dopo “Antonino Chef Academy”.
L’ultima puntata prende le mosse dalla constatazione che il coronavirus ci ha cambiato. Ed ha mutato le nostre abitudini. Dal punto di vista sociale, l’isolamento ci ha tolto quelle certezze consolidate nei decenni come l’aperitivo la sera, il cinema, il teatro, i concerti, il week-end fuori porta. Ma forse le conseguenze più grandi sono quelle che riguardano l’ambito lavorativo.
Marco Maisano si sofferma sulla modalità dello smart working, con cui si sono dovuti confrontare a tempo pieno, in queste ultime settimane, i datori di lavoro e i loro dipendenti, cercando di capirne pro e contro e se “il lavoro intelligente” sia davvero sostenibile anche in futuro.
I vantaggi di Internet hanno permesso agli studenti di andare avanti nel loro percorso di studi. La maturità del 2020 passerà sicuramente alla storia. Come verrà fatta? Come si controllerà che i ragazzi non sbircino su Google per dare le risposte giuste? A essere penalizzati sono invece coloro che non possono lavorare a distanza. E qui, come ci mostra Marco Maisano con l’occhio della sua telecamera, alcune aziende si sono davvero ingegnate.
È il caso di Deliveroo, che ha attuato delle misure precauzionali nuove per poter portare avanti il servizio (sempre più utile in questo periodo) o della Mutti azienda familiare che da più di un secolo si occupa di pomodori. Qui il titolare ha voluto premiare i lavoratori in questo periodo difficile aumentando lo stipendio e inserendo una assicurazione sanitaria aggiuntiva.
Maisano e gli aspetti positivi della quarantena
Ma il periodo di quarantena ha anche i suoi aspetti positivi, secondo Maisano. L’aria è più pulita e gli animali si stanno spingendo sempre più dentro le città ormai deserte. Ma è davvero possibile che in due mesi la natura si sia ripresa dai danni che per anni le abbiamo arrecato? Sarà Antonello Pasini, il fisico del clima, a spiegarci che in parte è vero, ma che non è sufficiente per curare tutti i danni che l’uomo ha fatto finora. Ma ci dirà di più: il coronavirus è strettamente legato al cambiamento climatico.
Ciò che è certo, come testimoniano gli economisti Mario Monti, Carlo Cottarelli e Francesco Daveri, è che il Coronavirus sarà uno spartiacque. Come è successo per l’11 settembre del 2001, ci sarà un pre-coronavirus e un post-coronavirus.
Riguarderà il modo di viaggiare, di lavorare, di stare insieme, soprattutto in una fase transitoria di riapertura col rischio di nuovi focolai come sta avvenendo in Giappone.
Cambiano le relazioni internazionali e lo stesso sistema economico che ha mostrato la sua fragilità: bastano due mesi di stasi per far crollare tutto. In questo ultimo episodio Marco Maisano cercherà di mostrarci aspetterà fuori dalla porta una volta che potremo finalmente uscire di casa.
Tutte le puntate di “Piacere Maisano ai tempi del Coronavirus”, già andate in onda, sono disponibili in streaming sul sito TV8.it