Nel salotto di Domenica In, Pamela Prati ha confessato di essere disperata per la vicenda legata all’inesistente Mark Caltagirone.. La soubrette vuole che si spengano definitivamente i riflettori sul caso che è stato al centro del gossip nazionale. Nell’autobiografia “Come una carezza” presentata da Mara Venier, ripercorre la sua infanzia e racconta la verità sul fidanzato fantasma.
Domenica In Pamela Prati disperata Mark Caltagirone
Con la Prati in studio era impossibile non parlare di Mark Caltagirone. Nel corso dell’intervista del 31 marzo 2019 a Domenica In, Pamela Prati raccontava con entusiasmo il primo incontro con l’uomo misterioso. Si erano conosciuti ad una cena con molti convitati. La Prati e Caltagirone si sarebbero innamorati e si sentivano già marito e moglie. Lei era intenzionata a lasciare l’Italia per seguirlo in America o in Francia. Ed invitò perfino Mara Venier alle sue nozze.
Pamela Prati oggi non si riconosce più in quella intervista. Tutto ciò che aveva raccontato era solo frutto di un copione studiato ad hoc da chi ha approfittato delle sue fragilità, conseguenza di un’infanzia segnata dal dolore. E del bisogno spasmodico di essere amata.
Inoltre facendo leva sul suo desiderio di maternità, le hanno fatto credere di aver ottenuto due bambini in affido, Rebecca e Sebastian. Ma la soubrette non era a conoscenza della loro vera identità.
Attraverso il suo libro vuole comunicare di essere stata vittima di una truffa romantica. Si tratta di una trappola in cui cadono migliaia di persone. Per tale ragione con l’avvocato Lina Caputo vorrebbe creare un’associazione per aiutare le altre donne.
Al termine dell’intervista Pamela Prati chiede scusa ai suoi ammiratori. La vicenda di Caltagirone non è stata una montatura pubblicitaria. Ma conseguenza di un plagio. E lei non vuole essere accusata di essersi inventata tutto solo per visibilità.
Domenica In Pamela Prati L’amore per la madre
La Venier si occupata anche dell’amore che la Prati prova per la madre, scomparsa qualche anno fa. Nella biografia Come una carezza racconta la sua infanzia drammatica. A Ozieri, il paese dove è nata e cresciuta, lei e le sue sorelle venivano soprannominate le “bastarde”.
La motivazione è che la madre era nubile. Salvatora era rimasta vedova con due figli piccoli. E quando incontrò il padre di Pamela mise al mondo altri figli senza essere sposata. L’uomo successivamente partì per la Germania abbandonando la famiglia.
La madre però non riusciva a mantenere i figli da sola. E così gli assistenti sociali, le tolsero i bambini. Quando la Prati aveva 2 anni, venne trasferita in collegio a Sassari assieme ai fratelli. Solo Lorenzo, il figlio più piccolo, rimase con la madre perché aveva sei mesi. Salvatora li andava a trovare ogni mese e prometteva loro che sarebbero tornati presto a casa.Sei anni dopo, quando finalmente ebbe le possibilità economiche, andò a riprenderli.
Mentre scorrono le immagini della madre, la Prati non riesce a trattenere le lacrime. Erano molto legate e lei l’ha accudita fino all’ultimo istante.