Indice dei contenuti
- 1 Brignano Tutto casa e teatro diretta 1 giugno monologhi,sketch
- 2 Brignano Tutto casa e teatro La famiglia
- 3 Brignano Tutto casa e teatro diretta 1 giugno La scuola
- 4 Brignano Tutto casa e teatro Garibaldi e gli eroi
- 5 Brignano Tutto casa e teatro Garibaldi Le feste
- 6 Brignano Tutto casa e teatro diretta 1 giugno L’amore ed il matrimonio
- 7 Romeo e Giulietta
Lunedì 1 giugno, in diretta dalle 21.25 su Rai 2, è andato in onda Brignano Tutto casa e teatro.
Enrico Brignano propone lo show registrato pochi mesi fa dinanzi una platea di 6000 persone. Il comico romano si esibisce in vecchi e nuovi successi. Ed è accompagnato da una band che lo supporta nell’interpretazione di brani originali.
Brignano Tutto casa e teatro diretta 1 giugno monologhi,sketch
Il corpo di ballo introduce Enrico Brignano che da bambino non immaginava di ritrovarsi un giorno dinanzi a così tanti spettatori pronti a seguire un suo show.
Lo spettacolo inizia con il racconto della sua infanzia. Narra di essere cresciuto a Dragona, una zona in cui non ci sono infrastrutture, (nemmeno un bancomat). Ma si possono trovare rottami di automobili e motorini, e mobili abbandonati. Ci sono anche le zanzare, che non pungono ma ti azzannano. E che aspettano che ti addormenti per rubare una goccia di sangue. Inoltre Dragona è piena di topi. Brignano li definisce arroganti perché quando li incontri non scappano ma rimangono lì a mo di sfida.
Brignano Tutto casa e teatro La famiglia
Brignano racconta di essere nato in una famiglia “caciarona” in cui si respirava sempre allegria. Quando però combinava qualche marachella, il padre per punirlo utilizzava la cinta. Mentre la madre, contraria alla violenza, gli dava solo dei pizzichi.
La famiglia era amante della scampagnate. Il padre aveva comprato addirittura un pulmino 850 della Fiat usato, che era stato ideato dalla casa automobilistica per le suore. Quando si partiva tutti insieme, la madre preparava pomodori con riso in quantità industriali. Mentre la zia cucinava centinaia di fettine panate. L’auto era così colma di cibo, che Brignano faticava a stare comodo tra i sedili posteriori.
Si partiva da Dragona alle 5:00 del mattino, per raggiungere Ostia Antica. Alle 8:00 e mezzo la brace era già accesa da 2 ore. Alle 11:00 il padre accendeva la radio per ascoltare gli stornelli romani. Si mangiava così tanto di cuore che il colesterolo ed il diabete, infuriati, si staccavano dal corpo per andarsene.
Dopo pranzo, intorno alle 14:00, si ascoltavano canzoni tristi come ad esempio La popolana di Lando Fiorini :” Ma la strozza però la fiumana. Sparisce, torna a galla, poi non più. Solo uno scialle nero s’allontana. Sopra la bara de ‘na popolana. Lungotevere, s’addorme…” Brignano spiega nelle canzoni il Tevere ha mietuto innumerevoli vittime. Per omaggiare Roma, il comico canta Barcarolo romano e Serenata de paradiso.
Brignano Tutto casa e teatro diretta 1 giugno La scuola
Chiuso il capitolo scampagnate si passa alla scuola. Quando Brignano frequentava le elementari e le medie le professoresse lo interrogavano spesso perché procedevano in ordine alfabetico e lui era quasi sempre il primo della lista. Solo per due anni ha avuto un compagno di classe, Atzeri, che veniva prima di lui. Ricorda i momenti di terrore quando la professoressa di storia voleva interrogare. E tutti gli alunni cercavano di nascondersi. Ma alla fine toccava a lui andare alla lavagna.
Nello sketch Brignano è talmente impreparato da non saper esporre nemmeno un argomento a piacere. La seconda domanda invece verte su Camillo Benso di Cavour. Risponde che era un uomo magnanime perché donava cibo a tutti (“dava dà magnà a tutti). I suoi poteri erano la supervista, la capacità di volare ed il razzo missile con circuito di mille valvole. Le domande successive riguardano Garibaldi. Durante l‘interrogazione spera nell’aiuto dei compagni ma non riesce ad ascoltare bene i suggerimenti. Il suo intento era almeno quello di prendere 4.
Brignano Tutto casa e teatro Garibaldi e gli eroi
Enrico Brignano interpreta Garibaldi. Vorrebbe recitare il discorso che ha preparato per i Garibaldini. Ma essi lo interrompono continuamente interpretando il canto popolare La bandiera dei tre colori del 1848. “I veri eroi sono senza tempo e sono un esempio per tutti” spiega Brignano.
Aggiunge che oggi le donne cercano la figura dell’eroe anche nell’ uomo ideale. Il pretendente deve avere tante caratteristiche contrastanti. Deve essere bello, eclettico, semplice, affascinante, romantico sognatore ma pragmatico, aggressivo ma tenero.
La donna prima spinge l’uomo a cambiare perché non rispecchia le sue aspettative. Poi quando lui è cambiato, lei lo lascia perché non è più la persona che aveva conosciuto. In chiusura canta un brano contenuto nel suo libro Ci siamo evoluti bene :” È così bello il cielo questa notte Così dolce che gli farei la corte. Che viene voglia di accarezzarlo ancora un po’ È così vicino che quasi posso farlo.”
Brignano Tutto casa e teatro Garibaldi Le feste
Enrico Brignano racconta che i giovani della sua generazione organizzavano le feste nei garage. Si ballava e ovviamente, come nel caso delle scampagnate, si mangiava. I ragazzi portavano i tramezzini,i panini all’olio con affettati così sottili che quasi non si vedevano e i rustici, che non piacevano a nessuno. I panini ed il pan carré erano sempre un po’ secchi in quanto venivano preparati il giorno prima. Inoltre ricorda che le bibite erano delle sottomarche ed il dolce per eccellenza era il wafer.
Per partecipare alle feste bisognava conoscere un parente dell’organizzatore o imbucarsi. Chi voleva infiltrarsi doveva portare già con sé il bicchiere della festa per far comprendere agli altri di essere uno degli invitati. Per tale ragione Brignano aveva a casa una collezione di bicchieri diversi. Oltre al divertimento, i maschietti cercavano di conquistare le ragazze. E per farlo tentavano di ripetere delle frasi romantiche che avevano imparato a memoria.
Brignano Tutto casa e teatro diretta 1 giugno L’amore ed il matrimonio
Enrico Brignano si occupa dell‘amore. I Poeti dedicavano alle loro amate delle poesie. Francesco Petrarca dedicò alla sua Laura il sonetto La vita fugge e non s’arresta un’ora. Giacomo Leopardi scrisse A Silvia. Peccato che poco dopo sia Laura che Silvia morirono. Quando Alessandro Manzoni ebbe intenzione di dedicare una poesia alla moglie, la consorte gli rispose “No grazie caro, basta il pensiero”.
Successivamente affronta il tema del matrimonio. E racconta come si svolge una cerimonia, analizzandola dal punto di vista di un invitato. In genere i matrimoni si celebrano d’estate e si è costretti ad indossare abiti con giacca e cravatta e scarpe nuove che ti distruggono i piedi. Le donne invece indossano dei tacchi così alti che si sorreggono al partner perché non riescono a camminare.
Durante la cerimonia in chiesa, c’è il classico chierichetto che canta canzoni diverse (tristi, allegre ecc) senza cambiare mai espressione. Ha la peluria sul volto ed indossa una camicia scozzese, abbinata ai pantaloni di velluto.
Romeo e Giulietta
Rimanendo sul tema dell’amore, Enrico Brignano e Flora Canto interpretano gli innamorati per eccellenza, ovvero Romeo e Giulietta. Romeo vorrebbe salire sul balcone per conquistare l’amata ma a breve dovrebbero arrivare il padre ed il fratello di Giulietta che vogliono ucciderlo.Seguendo il filone della storia,Giulietta finge di morire bevendo una pozione velenosa. Per rendere il loro amore immortale anche Romeo dovrebbe suicidarsi; ma non se la sente. Alla fine della scena i due innamorati cantano una canzone d’amore.
In chiusura Brignano intona un brano dedicato alla vita e al futuro. Assieme a Flora e ai suoi collaboratori, lo showman ringrazia il pubblico con un inchino collettivo.
Termina così lo show Brignano Tutto casa e teatro .