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Chi l’ha visto? riparte questa sera, 9 settembre 2020, nella prima serata di Rai 3. Federica Sciarelli conduce dal 2004 il programma che aiuta a rintracciare persone scomparse avvalendosi delle segnalazioni dei telespettatori.
La prima parte della puntata è dedicata alla vicenda del piccolo Gioele, scomparso il 3 agosto. Il corpo del bimbo di 4 anni, figlio di Viviana Parisi, è stato ritrovato nei boschi di Caronia in provincia di Messina. Ma le circostanze della morte del bimbo e della madre sono ancora sconosciute.
Successivamente viene dedicato ampio spazio al caso Vannini, più volte protagonista a Chi l’ha visto? Dopo la ripartenza del processo a carico della famiglia Ciontoli, Viola, la fidanzata di Federico Ciontoli, è stata chiamata a testimoniare. Stasera potremo ascoltare la registrazione delle sue dichiarazioni.
Chi l’ha visto? 9 settembre, la diretta
L’inviata Filomena Rorro si trova alla manifestazione silenziosa in onore di Willy Monteiro, il giovane brutalmente ucciso a Colleferro. “Stasera siamo lì con i nostri documenti e le nostre inchieste. Siamo lì con voi.” afferma la conduttrice Federica Sciarelli.
Poco dopo, viene mandato in onda un filmato registrato dal padre del piccolo Gioele, Daniele Mondello. “Ringrazio Chi l’ha visto?. Ma vorrei denunciare il fatto che le ricerche effettuate per trovare mio figlio e mia moglie sono state inconcludenti. Gioele è stato trovato per caso. Non aggiungo altro.” afferma l’uomo. La zia di Gioele è pronta per rilasciare un’intervista stasera, 9 settembre, a Chi l’ha visto?.
In seguito, viene riproposta la storia di Mauro Franceschelli, bambino rapito quando aveva solo 6 anni. La madre avrebbe riconosciuto Mauro in un giovane ritratto su una rivista. Possibile che sia davvero lui? Che sia stato rapito per “venderlo” a una ricca famiglia estera? Stasera a Chi l’ha visto? gli ultimi sviluppi della storia di Mauro, già precedentemente raccontata dalla trasmissione.
I sospetti per la scomparsa di Mauro ricadono su un amico di famiglia, tanto vicino a Mauro e ai suoi fratelli da farsi chiamare “zio“.
Chi l’ha visto? 9 settembre, i genitori di Mauro Romano
“Tu senti che tuo figlio è vivo?” chiede la conduttrice alla madre di Mauro. “Lo sento. Ma ho paura che sia un sosia, che sia morto. Nel mio cuore però c’è speranza.” risponde la donna. “Ho guardato bene negli occhi la foto sul giornale. E mi dicevo: questo è mio figlio, sono i suoi occhi” prosegue poi, raccontando di quando rinvenne la sopracitata foto sul giornale scandalistico.
Il legale dei genitori di Mauro racconta che la somiglianza fra il giovane sul giornale e Mauro potrebbe essere più di un’impressione. Sia Mauro che il ragazzo fotografato hanno la stessa cicatrice poco sopra il sopracciglio. Addirittura, continua il legale, questo dettaglio fece sì che un prefetto italiano, oggi deceduto, avrebbe provato a scrivere al consolato d’origine del giovane sul giornale per fare chiarezza. Ma a nulla sarebbero valsi i suoi sforzi.
Ciononostante, i genitori “presunti” del giovane che potrebbe essere Mauro avevano invitato Bianca, la madre di Mauro, a casa loro per fugare ogni dubbio con un test del DNA. Ma a seguito della proposta, la famiglia estera sparisce, e smette di rispondere sia a Bianca, che al Prefetto.
Così, i giornalisti di Chi l’ha visto? hanno contattato personalmente la famiglia del giovane sul giornale. Una famiglia ricca e nota, di cui il programma non può fare il nome. Senza ottenere risultati.
Chi l’ha visto? 9 settembre, Elena di Grosseto
La diciassettenne Elena scompare misteriosamente una sera, il 7 agosto, dopo aver indossato un abito da sera. Da ormai un mese i genitori non sanno più nulla di lei. Con sè elena ha solo alcuni fogli strappati dall’agenda, e una boccetta di profumo. La ragazza non porta con sè nemmeno il telefono cellulare.
L’ultimo a vederla fu il fratello minore, che aveva notato un comportamento strano: la sorella quella sera le chiedeva spessissimo l’ora. “La nostra casa è mezza vuota. Mio figlio non mangia quasi più. Elena ci manca.” afferma in lacrime la madre di Elena.
Da gennaio Elena si sentiva con un ragazzo più grande di lei di due anni. Ma alcuni comportamenti del ragazzo avevano spinto la famiglia a consigliare ad Elena di non vedersi più con lui. “Il problema erano i messaggi che lei riceveva, intimandole di non indossare vestiti attillati, per esempio.” racconta la madre di Elena.
La madre di Elena lancia quindi un appello accorato. “Non viviamo più senza di te, ti vogliamo abbracciare. Ti prego Elenina, torna a casa amore.”.
Il caso di Viviana e Gioele
La zia di Gioele è con gli inviati di Chi l’ha visto? stasera, 9 settembre per parlare della scomparsa e successivo ritrovamento di Gioele. La famiglia e il padre di Gioele lanciano una pesante accusa: sarebbe stato loro impedito di cercare il bimbo scomparso in autonomia. Perchè?
Va in onda un servizio contenente la testimonianza di alcuni operai, che furono dall’auto di Viviana. “Sono andato a vedere cosa era successo. Lo sportello era aperto, ma la macchina era vuota. La signora e il bambino non c’erano più” afferma uno degli operai. “Poi è arrivata la polizia, ma non hanno trovato niente.” continua l’uomo “noi eravamo in galleria, era pericoloso e non ci siamo mossi.”.
La zia di Gioele e un amico di famiglia, intervistati, raccontano di un incontro con le forze dell’ordine. Durante tale incontro le loro richieste non furono accolte, e nel corso della prima sera non fu permesso loro di cercare Viviana e Gioele. “Non c’era nessuno a cercarli quella sera. La prima sera sarebbe stato fondamentale, avremmo potuto sentire il pianto del bambino, un lamento.” afferma Mariella, la zia di Gioele.
Solo il giorno dopo sarebbero partite le ricerche. Purtroppo, nel posto sbagliato. “Se la polizia ci avesse detto dove cercare, forse li avremmo trovati” racconta scosso il nonno di Gioele. “Le ricerche della polizia iniziavano alle 8.39, troppo tardi. Alle 10.00 faceva troppo caldo, e non si poteva continuare.” prosegue la zia di Gioele.
Segue un servizio girato nei luoghi della scomparsa, cercando di ricostruire quanto accadde il giorno in cui Viviana e Gioele si persero dopo l’incidente in auto. Il servizio è stato girato tempo fa, quando ancora Gioele non era stato ritrovato. Eppure, il servizio riprende una zona desolata in cui non sta avvenendo alcuna ricerca.
L’intervista alla zia di Gioele
“Ricerche fatte con superficialità. Il 3 agosto non ci fu permesso di iniziare le nostre ricerche. Sicuramente li avremmo trovati vivi.” afferma Mariella, la zia di Gioele. “Chi ha cercato Gioele ha agito col portafogli, non con il cuore.” continua poi.
Mariella è intervistata in diretta a Chi l’ha visto? stasera, 9 settembre. C’è anche l’avvocato di Daniele Mondello. Pare che dagli esami svolti sull’auto di Viviana, terminati pochi minuti fa, non sia emerso nessun dettaglio rilevante. Gli esami tuttavia proseguiranno domani. “Respingiamo con forza la tesi dell’omicidio-suicidio. Siamo alla ricerca della verità. Abbiamo presentato una querela per mettere in risalto eventuali omissioni.” afferma l’avvocato.
La famiglia è certa che Viviana non abbia ucciso Gioele. “Lo dicono così possono chiudere le indagini, e basta” ha dichiarato il nonno di Gioele durante un’intervista.
La scomparsa di Nadia
Nadia ha 45 anni, è madre di 9 figli ed è scomparsa da Frosinone. Nadia va a fare una visita medica per eliminare una cisti alla testa. E’ stata vista l’ultima volta il 10 agosto dalla sorella, che la aveva accompagnata alla visita. “Ho già preso il treno, sto passando Latina” dice Nadia alla sorella in un messaggio vocale. Ma la donna non arriverà mai a destinazione.
Una telespettatrice di Chi l’ha visto? avrebbe riconosciuto Nadia in una donna seduta in un parco vicino a Cassino. “Si vedeva che stava in uno stato mentale alterato. Sembrava proprio lei.” afferma la donna. Ma in giro nessun’altro l’ha vista.
“Vieni a casa amore, ti prego. Andrà tutto bene.” dice il compagno appellandosi a Nadia. Anche il nipote è molto preoccupato per lei.
L’omicidio di Willy Monteiro
“Ricordo l’immmagine di Willy steso a terra, con quattro o cinque ragazzi che lo prendevano a calci e pugni. Saltavano sopra al corpo di Willy, già inerme” così racconta un testimone della terribile aggressione subita da Willy Monteiro, rimasto ucciso a causa del pestaggio.
Un altro testimone avrebbe riconosciuto i fratelli coinvolti dall’aggressione: Gabriele e Marco Bianchi.
L’avvocato dei fratelli Bianchi e del loro amico è stato contattato e intervistato da Chi l’ha visto?. Massimiliano Pica, l’avvocato, riferisce che “I fratelli Bianchi hanno confermato di essere presenti a Colleferro quella sera. Hanno visto delle persone discutere, fra cui alcuni conoscenti. Riferiscono di non aver toccato assolutamente il ragazzo.”.
“Ma perché non lo hanno soccorso?” chiede la giornalista all’avvocato. “Io non sto giustificando l’atto: non doveva succedere. Loro sostengono di non aver visto Willy a terra. Potrebbe essere una versione loro, o meno.” risponde l’avvocato. “Se hanno sbagliato pagheranno” conclude l’avvocato Pica.
Nel frattempo, sono ripetuti gli appelli rivolti dalla conduttrice di Chi l’ha visto stasera, 9 settembre, a chiunque abbia visto, o addirittura filmato quanto accaduto quella notte. Arriva poco dopo in studio la telefonata di una telespettatrice di Colleferro. “Sono stati aperti molti locali in uno spazio ristretto. Non vengono osservati orari civili dai locali, e molti giovani dei paesi limitrofi si riversano a Colleferro.” racconta la telespettatrice. “Ma ci sono davvero tutte queste risse?” chiede la conduttrice. “Tante volte ho chiamato i carabinieri” risponde la donna al telefono.
Il caso di Evan
Stefano Lo Piccolo avrebbe solo voluto vedere suo figlio Evan. Ma la madre di Evan glielo impedisce, arrivando a minacciarlo con un coltello. Quando Stefano insiste per vedere Evan, il nuovo compagno della madre di Evan, Salvatore, prosegue con le minacce. “Togli la residenza o muore” scrive Salvatore a Stefano, chiedendogli di togliere la residenza da quella che era la sua casa in Sicilia.
La nonna di Evan, però, riconosce dei segni di violenza sul volto e sul corpo di Evan, e si insospettisce. Chiama gli assistenti sociali, che prendono in carico il caso. Ma non aiutano il piccolo Evan, preferendo sedare i conflitti fra suocera e nuora. La nonna di Evan non lo vede per due mesi. E quando riesce a vederlo nuovamente, il bambino non cammina, è pieno di lividi e tagli.
Il 27 maggio la madre di Evan lo porta in ospedale: il bambino ha una frattura all’anca. Il 12 giugno, poi, Evan entra di nuovo in pronto soccorso: la ferita all’anca si è infettata. A luglio, infine, Evan è di nuovo in ospedale, con una clavicola fratturata. Stefano, allora, decide di segnalare alle autorità la situazione con un esposto. E’ il 21 agosto, ed è troppo tardi. Il 17 agosto Evan è in ospedale con un grave trauma cranico. Muore al pronto soccorso.
Letizia Spatola, la madre di Evan, scarica tutta la responsabilità sul compagno Stefano. Ma lei stessa era attenzionata per maltrattamenti.
Il caso Vannini
“Federico mi ha manifestato la paura che potessero coinvolgerlo, in quanto aveva toccato le armi. Ero spaventata e infastidita. Ma non ho omesso nulla.” afferma Viola, ragazza di Federico Ciontoli in aula. I genitori di Marco Vannini sono presenti al processo.
Il giudice non crede alla testimonianza, e insiste con Viola. Le sue parole rivolte a Federico, e intercettate dopo la sua precedente testimonianza, non convincono. “Ti ho parato il c**o, mi sono tenuta” aveva infatti affermato Viola a Federico dopo essere stata interrogata.
“Noi partivamo dal fatto che l’accaduto era terribile, ma noi eravamo in buona fede. Invece si comportavano con noi come fossimo malvagi.” risponde Viola.
Marina e Valerio Vannini hanno rilasciato a Chi l’ha visto? delle dichiarazioni a seguito del processo. “Se fosse successo a lei quello che è successo a Marco, Marco a parti invertite l’avrebbe portata all’ospedale con la sua macchina.” afferma la madre di Marco.
Segue una ricostruzione delle affermazioni e delle testimonianze di Viola dall’inizio del processo ad oggi. La ragazza avrebbe cambiato la versione dei fatti accaduti più volte. In particolare, Federico si preoccupa di chiarire con Viola il fatto che le pistole lui le avrebbe toccate solo per portarle via dal bagno.