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Mercoledì 16 settembre 2020, Chi l’ha visto? è in onda alle 21.20 su Rai 3. Il programma, che si occupa di rintracciare persone scomparse, è condotto da Federica Sciarelli. Stasera sono proposti gli ultimi aggiornamenti su un caso del 2009: quello di Barbara Corvi.
La mamma di Amelia era scomparsa misteriosamente. Chi l’ha visto? aveva cercato di rintracciarla intervistando i familiari ed il marito. Ma l’uomo, che nel frattempo si era risposato, aveva più volte screditato la ex-moglie, accusandola di averlo abbandonato per iniziare una nuova vita con qualcun altro.
Tuttavia, la famiglia Corvi ha sempre sostenuto che non si sia allontanata volontariamente. Si pensa quindi di riaprire il caso con un’ipotesi di omicidio e occultamento di cadavere, piuttosto che di scomparsa.
Vi ricordiamo che potete vedere la puntata di Chi l’ha Visto? anche in streaming su internet, tramite il servizio gratuito RaiPlay.
Chi l’ha visto? 16 settembre, la diretta
In apertura di Chi l’ha visto? si parla ancora del caso di Viviana e suo figlio Gioele. Pare che, secondo gli ultimi rilievi, l’incidente sarebbe stato causato dagli operai sul furgone. Il padre di Gioele ha registrato un breve video per denunciare l’assenza di luci nel tunnel, e il fatto che il furgone non sarebbe stato esaminato adeguatamente.
Quindi, è proposto il caso di Agata, scomparsa ormai da 8 anni. Uno spettatore anonimo ha chiamato Chi l’ha visto? per denunciare che Agata non sarebbe mai uscita da casa sua, e sarebbe stata uccisa proprio nella sua stessa dimora.
Chi l’ha visto? 16 settembre, il ritrovamento di Nadia
Subito dopo, si torna sul caso di Nadia, già trattato la settimana scorsa. La donna è scomparsa 32 giorni fa. L’ultimo ad aver sentito Nadia è il suo compagno, Manuel, che afferma di non sapere dove sia Nadia. Il nipote di Nadia, Emanuele, viveva con lei, ed è molto provato dall’assenza della zia.
Manuel, però, in un’intervista racconta agli inviati di essere stato in carcere per aver picchiato una sua ex. Dice di non aver mai picchiato Nadia. Ma poco dopo afferma che “La femmina deve stare al suo posto. Non sbagliare mai. La femmina deve stare a casa a cucinare, non deve avere amanti”. Dichiarazioni forti. “Un uomo come lui è meglio perderlo che trovarlo” commenta l’inviato di Chi l’ha visto?.
Alla fine del servizio, la rivelazione: Nadia è stata trovata a Napoli, e si trova ora in un commissariato. “Il mio compagno mi mette il nervoso e mi tratta male” afferma lei. Manuel però è stato sincero: l’uomo non ha mai picchiato Nadia. In questo ultimo mese Nadia ha vissuto da sola, in strada. Si è recata al commissariato come vittima di una rapina.
Chi l’ha visto? 16 settembre, Elena
Non si trova ancora la diciassettenne Elena, scomparsa di casa da un mese dopo aver indossato un abito da sera, senza portare con sé nemmeno il cellulare. Ha portato con sè solo una pochette rubata alla madre, il suo profumo preferito e dei fogli con molti numeri di telefono scritti sopra.
“Voleva diventare un’infermiera.” racconta commossa la madre della ragazza.
Il timore della madre è che Elena sia rimasta incastrata in una brutta storia con un diciannovenne. Un ragazzo che la controllava scrivendole più messaggi al giorno e verificando spesso la sua posizione.
Ma il ragazzo, chiamato dalla madre di Elena e dai reporter di Chi l’ha visto?, è stato già contattato dalla polizia. Mostra una chat con Elena dove la ragazza le scrive “Scappo di casa, raggiungerò mio padre”. Ma quale padre può raggiungere, se il suo padre biologico si trovava già con lei?
“Mi sembra impossibile che nessuno l’abbia vista, che le sue amiche non sappiano niente.” continua la madre di Elena.
Quando aveva solo 15 anni, Elena era già scappata di casa una volta, dopo aver pubblicato su una chat delle sue foto in biancheria intima. Possibile che, anche stavolta, Elena avesse conosciuto qualcuno in rete? “Ho paura che qualcuno la abbia raggirata.” afferma la madre in lacrime. “Vorrei credere che lei stesse bene. Ma ho paura che non sia così.”.
Chi l’ha visto? 16 settembre, prosegue il processo Vannini
Prosegue il processo per il caso Vannini. E’ chiesta una condanna per omicidio volontario per tutti i membri della famiglia Ciontoli.
Marina, la madre di Marco, parla con i microfoni di Chi l’ha visto?. “Ci speravo, erano anni che attendevo questo” afferma. “Io dicevo sempre che in quella casa loro potevano salvare Marco. Erano in 5 in quella casa. Marco si poteva salvare, anche a detta del perito della famiglia Ciontoli. Il caso di mio figlio si divide in due parti. Il colpo, incolposo, e il comportamento conseguente.” continua.
La scomparsa di Agata
Agata è scomparsa da Acireale 8 anni fa. I genitori della ragazza rilasciano un’intervista, la cui anticipazione è mostrata all’inizio del programma, raccontando che non sanno dove possa essere andata la ragazza.
La denuncia fatta dalla madre è stata ritirata dopo che in molti, ad Acireale, le dicevano di aver visto la figlia in paese. Ma di fatto, Agata non è mai più tornata, e il conto in banca della ragazza è rimasto intatto in 8 anni. Agata ha portato con sè solo una borsa e un documento. Strano, dato che due giorni prima di scomparire, Agata è uscita per comprare molti nuovi abiti. Abiti che la madre della ragazza, oggi, ha buttato. Come se sapesse che Agata non sarebbe mai più tornata.
Dall’intervista emerge che nella casa di Agata era lei a pagare la spesa per tutta la famiglia, sfruttando una piccola pensione di invalidità. Questo avrebbe generato litigi fra Agata e suo fratello.
In paese girano terribili voci: Agata sarebbe stata uccisa in casa sua. Di più, stando alle dicerie il suo corpo sarebbe occultato in cantina. La cantina viene mostrata agli inviati di Chi l’ha visto?. Fortunatamente, non ne emerge nulla di sospetto.
La scomparsa di Pietro Conversano
Il finanziere Pietro, detto Piero, Conversano è scomparso da Fasano il 13 febbraio. La moglie di Piero ha trovato dei fogli con scritti dei pensieri scritti dall’uomo.
“Sento un grande disagio, come se un macigno mi stesse addosso” scrive Piero su quei fogli. E la moglie si rammarica di non aver compreso il disagio provato dal marito.
Inoltre, Pietro era stato dichiarato disertore, dato che si riteneva si fosse allontanato volontariamente. Ma di recente, è stato stabilito un tempo di un anno entro il quale completare le ricerche di Pietro. E valutare solo in seguito il da farsi.
“Solo perché nelle riprese si vede Piero camminare sulle sue gambe, non significa che si sia allontanato volontariamente. La volontà può essere anche grandemente scemata. Sulla base degli scritti di Piero un consulente tecnico ha stabilito che Piero stava molto male. Ha avuto uno sdoppiamento di personalità.” afferma l’avvocato della famiglia Conversano.
I genitori di Piero hanno scritto una lettera, non hanno avuto la forza di presentarsi davanti alle telecamere delle trasmissione. “La tua famiglia ti aspetta. Perdonaci se non ti abbiamo capito.” scrivono nella lettera. “Non siamo arrabbiati con te, siamo preoccupati. Torna Pietro” afferma la moglie del finanziere.
Il caso di Carmen Luisa
“Leggevamo la Bibbia la mattina, poi è scomparsa. Voglio sapere se è viva. Non voglio che viva per forza con me, mi basta sapere come sta. Sarei felice anche solo vedendo che lei sta bene”. Questo afferma a Chi l’ha visto? di stasera, 16 settembre, il marito di Carmen Luisa, scomparsa ormai da 20 giorni.
La donna, venezuelana, non parla bene italiano. Era venuta in Italia per vivere con Antonio Cicatiello, con cui poi si è sposata. I due si erano conosciuti su internet. I figli di Antonio fanno fatica ad accettare Carmen, con cui litigano aspramente. Durante la quarantena, racconta Antonio, Carmen è cambiata. “Voleva un lavoro. Ma io le dicevo, in Italia siamo abituati che la donna sta a casa, e l’uomo lavora. Ci penso io.” afferma l’uomo. Ma Carmen desiderava essere autonoma.
Poi, il tracollo: Carmen pensa di essere incinta, ma non lo è. Ciononostante, la sua pancia presenta un evidente gonfiore. Così, il 24 agosto Carmen scappa di casa portando con sé le sue analisi mediche, e si dirige al consolato venezuelano. Ma da quel momento, di lei non si sa più nulla.
L’omicidio di Evan
Il piccolo Evan è morto a causa delle percosse di Salvatore, il compagno di Letizia, la madre di Evan. A nulla sono valse le denunce agli assistenti sociali e ai carabinieri.
Delle intercettazioni effettuate nella casa di Letizia e di Salvatore, hanno registrato una conversazione raccapricciante. Percosse a Letizia, e ad Evan. Ma ciononostante, i carabinieri afferma di non aver riscontrato nulla di anomalo nelle intercettazioni.
Eppure, sarebbero state numerose le testimonianze di violenza sul bambino, e su Letizia. Ciononostante, le responsabilità di Letizia sono ancora tutte da valutare. Come ha potuto lasciare il bambino in balia di Salvatore? Secondo il legale di Letizia “Il legame di fiducia fra Letizia e Salvatore viene meno solo dopo tempo. Evan era caduto davvero dal seggiolone la prima volta che Letizia lo portò in ospedale”. In un secondo momento, poi, Letizia non avrebbe parlato per paura delle percosse del suo compagno.
Barbara Corvi, gli ultimi sviluppi
Chin l’ha visto? stasera, 16 settembre 2020, torna a casa di Roberto Lo Giudice, marito di Barbara Corvi. La donna era scomparsa nel 2005, ma solo oggi, dopo 11 anni, le è arrivato un avviso di garanzia: ora è indagato per omicidio e occultamento di cadavere.
Viene raccontata la storia di Barbara Corvi. Dopo un primo periodo felice di matrimonio con Roberto Lo Giudice, Barbara Corvi tradisce il marito. Lo Giudice non la prende bene, e ammette di aver schiaffeggiato la moglie una volta scoperto il tradimento.
Viene ripercorsa la storia della scomparsa di Barbara, già raccontata da Chi l’ha visto? nel 2005. La stranezza più rilevante è che pochissimo tempo dopo la scomparsa, il marito di Barbara si impegna sentimentalmente con un’altra donna. Affermando di averlo fatto “perché non so badare alla casa da solo”.
Ancora più strano, è che anche la moglie del fratello di Roberto Lo Giudice sia scomparsa in circostanze simili a quelle di Roberto.
Angela Costantino era la moglie di Pietro Lo Giudice. Come Barbara Corvi, anche lei si invaghì di un altro uomo. “Si era disonorata, era una maladonna” viene detto di lei dai seguaci di Pietro Lo Giudice, fratello di Roberto.
I Lo Giudice, infatti, sono una famiglia potente, che sarebbe coinvolta con vari ambienti della malavita.
Il caso di Jessica Lattuga
Chi l’ha visto? stasera, 16 settembre, prosegue raccontando la scomparsa di Jessica Lattuga. Durante le indagini per il ritrovamento della donna, si è svolta un’aggressione al fratello del padre di Jessica Lattuga. L’uomo si sarebbe scagliato sul padre mentre i RIS stavano svolgendo indagini nei pressi di casa loro.
Le speranze di ritrovare Jessica viva, dopo due anni, sono poche. Persino la madre di Jessica ne dubita.
Le indagini dei RIS, però, pare avrebbero iniziato a dare nuovi frutti. “Se trovano quelle tracce qualcosa può uscire fuori” afferma speranzoso il padre di Jessica.
Le ricerche degli ultimi due anni sono state svolte con perizia sul territorio, persino presso una tomba del cimitero locale. Il padre di Jessica avrebbe visitato spesso una tomba in cui, si diceva, Jessica sarebbe stata nascosta. I militari giunti sul posto, non avendo rilevato manomissioni della tomba in questione, non hanno proseguito le indagini in tale direzione.
I picchiatori di periferia
La tragedia avvenuta a Colleferro ultimamente ha scosso tutto il paese. Ma non è un caso isolato. Sono molti i casi simili ripresi da telecamere nascoste in tutta Italia. Uno, in particolare, nel Lazio, a Guidonia. Sarebbero dieci i picchiatori che stanno terrorizzando negozianti e passanti. Per di più, coinvolti in un giro di gioco d’azzardo e droga.
I giovani, ripresi in più occasioni con diverse dosi di droga nelle mani, sono responsabili di diversi, brutali pestaggi.
“Non fanno parte di criminalità organizzata, ma hanno le radici di tali organizzazioni. Incutono timore, omertà. Abbiamo identificato le vittime, e isolato i dieci soggetti.” racconta un rappresentante delle forze dell’ordine.
Una delle vittime del branco, una madre, parla alle telecamere di Chi l’ha visto?. Ancora oggi risente delle conseguenze psicologiche e fisiche della brutale aggressione avvenuta per futili motivi da parte dei 10 ragazzi.