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Fratelli di Crozza torna live su NOVE questa sera, venerdì 18 settembre. Il comico genovese Maurizio Crozza ha preparato per l’occasione numerose nuove parodie e imitazioni, che raccontano l’attualità attraverso la satira. Con lui c’è l’immancabile Andrea Zalone, spalla storica di Crozza.
Il ministro Lucia Azzolina è uno dei nuovi personaggi oggetto di parodia a partire da stasera. La caricatura del ministro dell’istruzione proposta da Crozza è infatti apparsa in uno dei primi video promozionali per la ripresa di Fratelli di Crozza.
“Sono molto orgogliosa della ripresa della scuola. La Tatcher pensa che facesse meglio? Corbellerie. Lady Gaga farebbe meglio al posto mio? Forse sì.” afferma nel promo Crozza-Azzolina.
Una nuova imitazione è poi dedicata al professor Alberto Zangrillo, direttore della Terapia Intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano. Zangrillo, tempo fa, aveva affermato che il virus non sarebbe più stato un problema in Italia.
“Clinicamente il virus non esiste più. Ospedalmente può fare capolino, prontosoccorsamente rompe le pa**e.” dichiara Crozza-Zangrillo nell’anticipazione della parodia rilasciata per promuovere la puntata di stasera.
Infine, stasera anche l’ingegnere della scuderia Ferrari Mattia Binotto è protagonista di un’imitazione. “La macchina non tiene… in rettilineo non va… ogni tanto non si accende, deve essere l’antifurto, e poi il volante non gira… si apre il bagagliaio… ma la radio oggi funziona.” afferma Crozza-Binotto.
Fratelli di Crozza 18 settembre, l’imitazione del ministro Lucia Azzolina
La prima imitazione proposta stasera è quella del ministro dell’istruzione Lucia Azzolina. “Sono orgogliosa di aver riaperto le scuole. Ma più orgoglioso è il mio… ma**o quadrato. Ci siamo fatti un ma**o quadrato, abbiamo dormito 15 minuti a notte… chi dice altro dice delle corbellerie.” afferma Crozza-Azzolina.
“Da piccola leggevo solo le etichette degli shampoo. Nemmeno antiforfora.” continua Crozza-Azzolina. L’imitazione è una parodia di varie interviste rilasciate dal ministro Azzolina recentemente. Alcune espressioni come “corbellerie” e “scempiaggini”, pronunciate con particolare veemenza dal ministro in quelle interviste, sono diventate il fulcro attorno a cui Crozza ha costruito la parodia stasera.
“Chiedo scusa all’Azzolina, che è una bellissima donna, e io l’ho resa come un horror. Sono io l’horror, non lei eh.” afferma Crozza dal palco una volta terminata l’imitazione, prima di iniziare un nuovo monologo. Dapprima a tema scuola, poi riguardo il referendum costituzionale.
Fratelli di Crozza 18 settembre, Alberto Zangrillo
“Renzi spera solo di ereditare i voti di Berlusconi… aspetta di riscattare la nuda proprietà. Ma si è accorto di aver comprato da Matusalemme.” afferma Crozza parlando di Silvio Berlusconi. “L’highlander di Arcore. Ha sconfitto anche il virus comunista. Che sia carica virale o virile, lui è sempre il primo.” continua.
“In ogni caso, Berlusconi l’ha sfangata grazie a lui: Zangrillo” dichiara il comico. Poco dopo, viene trasmessa la nota intervista in cui Zangrillo aveva affermato che “il virus da un punto di vista clinico, non esiste più”, diventando un punto di riferimento per i negazionisti italiani. “Zangrillo sembra più interessato a far ripartire l’economia che a contrastare il virus” dice Crozza.
“Penso che la cosa migliore sia chiedere direttamente a lui.” afferma Crozza poco prima di iniziare l’imitazione di Zangrillo.
“Il virus clinicamente, non ci sentiamo più. Ho cambiato le tapparelle, e spero sia morto. Spero non finga.” dice Crozza-Zangrillo. “Sì, ma sia chiaro” lo esorta Andrea Zalone. “La carica virale è estinta. E’ al picco massimo. Ma è estinta. Però è forte.” si contraddice Crozza-Zangrillo.
Tutta la parodia gira intorno alle dichiarazioni di Zangrillo rilasciate durante l’estate. Crozza sostiene che il medico avrebbe girato costantemente intorno alla frase pronunciata, senza mai ritirarla, ma contraddicendosi comunque in più occasioni.
Fratelli di Crozza 18 settembre, la parodia di Flavio Briatore
La parodia iniziata da Crozza subito dopo una breve interruzione pubblicitaria è quella di Flavio Briatore. Durante e dopo la quarantena, persino dopo essersi lui stesso ammalato ed essere guarito dal covid-19, l’imprenditore non ha mai smesso di negare la gravità dell’emergenza.
“Sono un leone, non ho più niente. A parte che quando starnutisco emetto latte da una te**a. Ma ogni mese ho le mie cose come un orologio.” afferma Crozza-Briatore. “Ma non è normale” suggerisce Andrea Zalone. “Non ha senso che mi abbiano tolto il Billionaire, che senza la Sardegna non esiste.” risponde Crozza-Briatore.
“Sono genti matti, che blablano” è il classico tormentone di Crozza-Briatore, che non manca nemmeno in questa nuova edizione. E come sempre, Crozza-Briatore è confuso, si contraddice, e si scaglia contro il governo. “Ma cosa ne sa la Bellanova di discoteche, i piedi li muove solo quando pesta l’uva” afferma Crozza-Briatore.
“Strano destino quello di Briatore. In poche settimane da complottista col Crystal, a convalescente col brodino.” afferma Crozza nel monologo seguente l’imitazione. “Come Briatore, anche Salvini si nutre di folla. E anche di quello che la folla gli lancia…” continua il comico, riferendosi al lancio di pomodori avvenuto a Napoli contro Matteo Salvini.
Il monologo verte sul recente arresto di tre revisori contabili della Lega. “Un partito che deve restituire 49 milioni, figurati se si occupa di spicci”. termina Crozza, prima di iniziare una nuova imitazione: quella di Matteo Salvini.
L’imitazione di Matteo Salvini
“Secondo lei agli italiani interessa di più dei miei commercialisti, o della favola dei tre porcellini? Che nessuno la racconta più perchè mancano le maestre?” esclama Crozza-Salvini.
Crozza-Salvini fa lunghi elenchi di cose, persone, avvenimenti, luoghi, per sviare l’attenzione e non rispondere alle domande poste da Andrea Zalone. “Gli italiani lo sanno, che io di lavoro mangio” afferma Crozza-Salvini.
“Due milioni di rosari, 600.000 euro di Voltaren. La spalla indolenzita per fare i selfie. Lo sa quanto ho speso in brioches per alleviare l’ansia dopo l’aggressione della nigeriana? Tre milioni.” continua Crozza-Salvini.
“Siam tre commercialisti, siam in galera aimè, ma i milioni dove stan?” canta Crozza dopo la parodia sulle note della canzone per bambini I tre porcellini. “Perché accanirsi con la Lega per questi soldi? Sono risparmiatori. Io son di Genova, se non lo so io.” continua il comico.
L’imitazione di Irene Pivetti
A sorpresa, anche stasera, 18 settembre, in questa nuova edizione di Fratelli di Crozza, il comico interpreta l’imprenditrice Irene Pivetti. Di recente la donna è stata imputata per frode in pubblica fornitura, dopo che le mascherine fornite dalla sua società non hanno superato i test: si scioglievano dopo soli 3 minuti di test.
Il tenore dell’imitazione resta lo stesso della scorsa edizione. Crozza-Pivetti scambia le parole, si confonde, farnetica frasi senza senso. “Erano mascherine per il caffelatte. Se erano per il caffelatte si devono sciogliere no?” dichiara Crozza-Pivetti. “Che filibustieri!” ripete più volte Crozza-Pivetti durante l’imitazione.
“Della scuola ho parlato, del referendum pure, del Covid anche, di che posso parlare ora?” chiede Crozza a Zalone. “Delle regionali?” suggerisce Zalone. Così, Crozza inizia un nuovo monologo. Parlando di regioni e di elezioni, Crozza introduce la sua successiva imitazione: quella del presidente della regione Veneto Luca Zaia. Che stando a dati recenti, avrebbe un indice di gradimento superiore a quello di Matteo Salvini.
La parodia di Luca Zaia
“Siamo stati i primi a fare i tamponi nella Pangea veneta. Abbiamo sostituito i tamponi con le cannucce dello Spritz!” afferma Crozza-Zaia.
Anche questa imitazione, ereditata dalla precedente edizione, propone un Crozza-Zaia che descrive il Veneto come una nazione, uno stato. “In Veneto Salvini lo usiamo come dissuasore dei piccioni. In Italia da voi non lo so” dichiara Crozza-Zaia. Ma soprattutto, Crozza-Zaia propone a Zalone che lo intervista citazioni da improbabili filosofi greci (non esistenti). “Dirò una roba che ora farà inca**ar qualcuno: in Veneto nelle discoteche andiamo a lavorare, mica a divertirci” esclama Crozza-Zaia.
C’è un altro presidente regionale ben noto ai fan di Crozza: De Luca, governatore della Campania. “De Luca si crede imbattibile, sente che il popolo è con lui. Tanto che Salvini è sicuro che chi gli ha lanciato dei pomodori a Napoli sia stato mandato da De Luca.” dichiara Crozza. Poco dopo, inizia la parodia proprio di Vincenzo De Luca.
L’imitazione di Vincenzo De Luca
Crozza-De Luca è rappresentato con manie di onnipotenza, pronto a difendere Napoli e la sua regione oltre ogni ragionevole dubbio.
“I sondaggi mi danno vincente. Anche nelle regionali in Basilicata e nel Connecticut” dichiara tronfio Crozza-De Luca.
“All’ospedale Cotugno il parcheggiatore abusivo ti cura, e la febbre te la misura una mamma col bacetto sulla fronte”. continua Crozza-De Luca. Che come di consueto, non contento, scredita il nord rispetto al sud. “La Campania è avanti su tutto nel mondo. Noi 4 mesi fa abbiamo comprato milioni di dosi di vaccino. Un vaccino che ci copre fino al 2024. Ne abbiamo così tanto che lo diamo con gli irrigatori a spruzzo.” dice Crozza-De Luca.
La parodia di Mattia Binotto
“Rifacciamoci gli occhi con una bella Ferrari” afferma Crozza sul palco mentre introduce il protagonista della prossima imitazione: l’ingernere Ferrari Mattia Binotto. Quest’anno, infatti, le auto Ferrari non sono riuscite a performare come avrebbero dovuto.
“Il fatto che la macchina parta solo coi cavetti è dura, stiamo cercando di capire con l’elettrauto, ma la domenica son chiusi. La Ferrari di quest’anno è più una macchina da città” dichiara Crozza-Binotto.
L’imitazione è una delle più divertenti e riuscite fra le nuove parodie proposte stasera. “Dobbiamo capire… forse nel 2021… capiamo… ma gli altri capiscono più di noi.”. dice Crozza-Binotto ad Andrea Zalone.
La conclusione con la parodia di Vittorio Feltri
Come da tradizione per il programma, Fratelli di Crozza termina anche oggi, 18 settembre, con l’imitazione di Vittorio Feltri, ex direttore del giornale Libero.
Crozza-Feltri è come lo ricordavamo dalla scorsa edizione: sessista, irriverente, razzista e del tutto senza filtri. “Devo farmi piacere la modella di Gucci? Che quando sfila lei mettono i sacchetti di carta sotto alle sedie come in aereo!” afferma Crozza-Feltri.
“Io non insulto, è la verità. Al sud non fa niente nessuno. Quando hanno tirato i pomodori a Salvini nessuno voleva lanciare i pomodori, hanno addestrato dei pomodori Kamikaze” continua, non contento, Crozza-Feltri.