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Giovedì 3 dicembre, dalle 21.25 su Rai 3, va in onda la prima puntata di Qui e adesso, condotto da Massimo Ranieri. Accanto a lui sul palco il cast fisso composto da Maria di Biase, i The Jackal e Le EbbaneSis.
Dopo il successo di Sogno e son desto, andato in onda su Rai 1 per tre edizioni, il cantante partenopeo torna con un show tutto suo sul terzo canale per festeggiare 50 anni di carriera. Lo spettacolo si svolge in due ambienti. Il primo è il Teatro Sistina di Roma, dove propone dei nuovi arrangiamenti e i brani più celebri. L’altro è il camerino, dove Ranieri incontra in un clima più intimo colleghi ed amici.
Gli ospiti della puntata d’esordio di Qui e adesso sono: Gianni Morandi, Giuliano Sangiorgi e Cristiana Dell’Anna. E ancora Adriano Panatta, Marino Bartoletti e l’avvocato Giorgio Assumma.
Qui e adesso doveva esordire lo scorso 26 novembre. Ma è slittato per la messa in onda del documentario dedicato a Diego Armando Maradona, scomparso il 25 novembre. Sono previste quattro puntate e l’ultima verrà trasmessa il giorno della Vigilia di Natale.
Qui e adesso 3 dicembre, Ranieri, Rai 3, prima puntata
Inizia la puntata. Lo show si svolge nel Teatro Sistina di Roma. Ad attendere Massimo Ranieri ci sono i componenti della band e del corpo di ballo per le prove.
Una volta raggiunto il palco Ranieri canta Quando l’amore diventa poesia in un arrangiamento moderno. Con questo brano partecipò al Festival di Sanremo del 1969, nella doppia versione con Orietta Berti.
Successivamente si reca nel camerino per accogliere il primo ospite Gianni Morandi. Per rispettare le restrizioni governative non possono abbracciarsi. Ma sono entrambi visibilmente emozionati. Ricordano insieme l’anno in cui si sono conosciuti, il 1966, a Scala Reale; programma dedicato ai cantanti emergenti. Ranieri all’epoca aveva solo 15 anni. Al dibattito partecipano Marino Bartoletti, gran appassionato di musica e tv, e l’avvocato Giorgio Assuma. Ranieri, assieme a Morandi, canta il suo brano di debutto Questo amore splendido. Il cantante di Monghidoro invece debuttò nel 1962; a 17 anni. Insieme ricordano la loro gavetta. Morandi prima di diventare celebre faceva il ciabattino. Mentre Ranieri a 7 anni lavorava già come vinaio. La loro generazione, che veniva dal dopoguerra, era colma di ideali, sogni e speranze. Caratteristiche che trovano meno nei giovani di oggi.
Qui e adesso la storia di Rose Rosse
Il cantante ricorda la storia di Rose Rosse. Il brano fu scritto nel 1968 ma Ranieri non poté cantarla perché trovavano sconveniente che un “ragazzino portasse delle rose da una donna”. Ricordiamo che negli anni Sessanta la censura era molto più rigorosa.
Così gli autori decisero di farla ascoltare ad altri interpreti. Ma nessuno voleva cantarla. L’anno dopo Ranieri doveva presentarsi al Cantagiro con Il mio amore resta sempre Teresa. Ma alla fine il produttore decise di rischiare con Rose rosse. Il brano si classificò al primo posto e vendette milioni di dischi. Ranieri e Morandi cantano poi insieme Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte (1962).
Successivamente raggiungono il palco del Sistina per cantare Vent’anni, brano con cui Ranieri vinse Canzonissima nel 1970. E La fisarmonica di Morandi. Prima di andare via Morandi ci tiene a sottolineare che la canzone In ginocchio da te è stata inserita nel film coreano Parasite che ha vinto l’Oscar.
Dopodiché Maria di Biase finge di telefonare a sua madre spiegandole che Ranieri le ha concesso di intervistare liberamente gli ospiti.
I The Jackal (Ciro e Fabio) raggiungono Ranieri sul palco. Fabio Balsamo sogna di divenire attore e chiede all’artista partenopeo qualche trucco del mestiere. Ranieri gli insegna che si inizia anche spazzando a terra il teatro ed i camerini, perché anche questo fa parte della gavetta.
Qui e adesso 3 dicembre, Panatta, Giuliano Sangiorgi
Massimo Ranieri torna in camerino dove lo attendono Adriano Panatta e Giuliano Sangiorgi. Il leader dei Negramaro racconta che da bambino prima di suonare la chitarra, fingeva di strimpellare con una racchetta da tennis.
Fortunatamente poi il padre gli comprò una chitarra vera. Registrò da solo Smoke on the water dei Deep Purple. Molti anni dopo arriva il grande successo dei Negramaro. I tre protagonisti fanno un paragone tra sport e musica, nel quale anche le discipline sportive possono essere considerate una forma d’arte.
Congedato Panatta, Ranieri e Sangiorgi per ricordare Domenico Modugno, cantano Meraviglioso.
Marino Bartoletti e Giorgio Assumma
Marino Bartoletti e Giorgio Assumma discutono invece de La canzone del Piave, brano che festeggia 102 anni. L’avvocato racconta che l’autore era dipendente delle Poste e venne licenziato perché il Direttore lo colse in fragrante mentre scriveva il brano.
La canzone del Piave veniva suonata spesso dalle fanfare militari e se non avesse perso lo spareggio con l’Inno di Mameli, sarebbe oggi l’inno nazionale.
Tornando sul palco, Massimo Ranieri canta E’ diventato amore, brano del 1970 e Se bruciasse la città, brano con cui si classificò terzo a Canzonissima del 1969.
Qui e adesso 3 dicembre Cristiana Dell’Anna
Maria Di Biase cerca di intervistare Cristiana Dell’Anna sul suo personaggio interpretato in Gomorra. L’attrice raggiunge poi sul palco Massimo Ranieri, per una chiacchierata informale.
Ranieri le racconta di quanto lavoro ci sia dietro il teatro e di quanto amore c’è per questo mestiere. Ogni volta prima di iniziare lo spettacolo si prova sempre l’ansia da palcoscenico. Ranieri poi si complimenta con l’ospite per l’interpretazione nella serie Tv Gomorra dove interpreta Patrizia.
Successivamente Cristiana Dell’Anna tenta di omaggiare Anna Magnani cantando, assieme a Ranieri, il brano O’ surdato nnammurato, in una versione molto malinconica. L’attrice romana lo interpretò nel film La Sciantosa, dove era presente lo stesso Ranieri. Il brano fu scritto da Aniello Califano durante la Prima Guerra Mondiale. E racconta la storia di un soldato partito per il fronte e che soffre per la lontananza dalla fidanzata. Prima di andare via l’attrice canta un brano in napoletano. E lui le regala l’interpretazione di Lazzarella di Domenico Modugno.
Maria Di Biase intervista ironicamente Giuliano Sangiorgi con una serie di freddure. Ad esempio crede che l’ultimo album dei Negramaro Contatto, sia dedicato alle lentine per gli occhi. Ed invita il cantante a ripetere questa frase “Non inquinate il diritto di rompere il ghiaccio perché è un diritto di tutti gli intervistatori del mondo”.
Massimo Ranieri torna sul palco per cantare Mia ragione, Sogno D’amore ed Immagina. Interpreta poi il Don Cecchino, personaggio inventato del commediografo napoletano Raffaele Viviani.
Qui e adesso il ricordo di Lucio Dalla con Gianni Morandi
Il cantante partenopeo torna di nuovo da Gianni Morandi. Anche quest’ultimo durante la sua lunga carriera ha interpretato un brano in napoletano. Si tratta di Angela, scritta da Gino Paoli.
Ricordano poi l’amico e collega Lucio Dalla. Seppur bolognese è l’unico che può cantare il ritornello di Caruso. Dalla amava follemente Napoli e Diego Armando Maradona, deceduto lo scorso 25 novembre.
Tornato sul palco, Ranieri interpreta L’amore è un attimo, del 1971. Con questa canzone partecipò all’Eurovision Song Contest. E’ stata scritta da Giancarlo Bigazzi e Gaetano Savio. E racconta in maniera drammatica la fine di una relazione.
Serena e Viviana, Le EbbaneSis, raggiungono Massimo Ranieri in camerino per sostenere un provino. All’esibizione assiste anche Marino Bartoletti e Maria Di Biase. Il duo è diventato celebre sul web per aver reinterpretato in napoletano Bohemian Rhapsody dei Queen. Ed è proprio questo il brano che presentano a Ranieri. La performance è un espediente per annunciare che Serena e Viviana fanno parte del cast fisso del programma.
Marino Bartoletti chiede a Massimo Ranieri un pensiero sul futuro. Ranieri cerca di non sognarlo, vive quotidianamente il suo presente. La pensa come un proverbio napoletano che “del domani Dio ci pensa”.
In chiusura Massimo Ranieri regala al pubblico Erba di casa mia (1972), in versione intimista, accompagnato solo dal pianoforte. Gli autori del brano sono Giancarlo Bigazzi, Enrico Polito e Totò Savio.
Termina la puntata d’esordio di Qui e adesso.