Indice dei contenuti
Seconda Vita riparte su Real Time questa sera, 9 dicembre, dalle 21.20. Nella prima puntata della seconda edizione, Gabriele Parpiglia intervista personaggi con un passato difficile che hanno saputo re-inventarsi.
Sono molte le storie drammatiche segnate dalla pandemia di Covid, che ha trasformato per sempre le vite di molti. Raccontando esperienze difficili, Seconda Vita si propone però di lanciare un messaggio positivo: mai arrendersi.
Come non si sono arresi i volti noti intervistati questa sera. Tommaso Zorzi, influencer sta partecipando al Grande Fratelli Vip 2020. Martina Nasoni, ex vincitrice del GF, ha ispirato con la sua storia personale Irama, che ha scritto il brano La ragazza con il cuore di latta.
Poi c’è Aurora Betti, ex concorrente di Temptation Island. Zorzi, in particolare, durante l’intervista racconta dettagli inediti sulla sua adolescenza tormentata.
La particolarità di Seconda Vita, infatti, è la possibilità offerta agli intervistati di liberarsi dei vincoli sociali, aprendosi senza filtri per esporre gli aspetti più oscuri, e quelli più luminosi, delle loro vite. Sempre ricordando che i protagonisti di Seconda Vita, alla fine, sono riusciti a “rinascere“, e a rialzarsi.
Potete seguire la prima puntata della seconda edizione di Seconda Vita anche sul sito in streaming DPlay.
Seconda Vita 9 dicembre, la storia di Martina Nasoni
La prima ospite di Seconda Vita è Martina Nasoni. “Nonostante i sorrisi social, Martina, che ha trovato la popolarità vincendo un reality, nasconde un segreto” esordisce Parpiglia.
“All’età di tre anni ho iniziato a prendere pasticche, mi dicevano che era per un piccolo problema al cuore” racconta Martina. “Un giorno quando avevo 12 anni i miei genitori mi hanno portata in ospedale, e il medico ha portato il modellino di un pacemaker. Ho capito subito.” prosegue la ragazza. Che ricorda vividamente il momento della prima operazione, il post operatorio, tutte le sensazioni sgradevoli provate.
Il periodo della scuola è stato difficile per Martina all’inizio, che per via del suo problema spesso veniva esclusa. “Ricordo che una volta corsi in bagno a piangere e mi chiedevo perchè a me. Lo chiesi a una bambina, e mi rispose -Perchè lo fanno tutti-“ racconta Martina.
E poi, il pacemaker ha iniziato ad avere problemi, costringendo Martina a ripetute operazioni nel tentativo di sistemarlo. Contemporaneamente, la madre di Martina, che ha lo stesso difetto genetico della figlia, subisce un trapianto di cuore.
Cresciuta, Martina decide di non lasciarsi condizionare dalla sua malattia. Una sera conosce il cantante Irama, con il quale stringe un rapporto di amicizia. Irama, poi, le dedicherà una canzone, intitolata La ragazza con il cuore di latta.
Quindi, la ragazza racconta del suo lockdown, dei momenti di paura per la debolezza sua e di sua madre. “Se ci fossimo ammalate, non saremmo sopravvissute” dice. Questa comune fragilità, però, ha unito ulteriormente madre e figlia.
Oggi Martina racconta di voler iniziare un percorso nella musica. E di essere serena: “Mi sento molto fortunata” dice. Martina ha anche scritto un libro, intitolato “Questo cuore batte per tutti e due” dedicato a un figlio o figlia che spera di avere nel futuro.
Seconda Vita 9 dicembre, la storia di Aurora Betti
“Penserete che questa storia sia quella di un film. Invece, è tutto vero” dice il conduttore del racconto di Aurora Betti, la seconda ospite di Seconda Vita questa sera, 9 dicembre.
“Nasco da un rapporto extraconiugale, e mia madre mi abbandona. Il mio nome è lo stesso della compagna di mio padre. Sono stata chiamata così per ripicca verso di lei” racconta Aurora. “Una suora di nome Elisabetta diventa per me come una madre. Poi dopo un anno e mezzo lascio l’istituto e vengo adottata da due persone pazzesche; i miei genitori.” prosegue.
“Arrivo a Temptation Island, e non so perchè dopo capisco che voglio sapere di più dei miei genitori biologici: voglio conoscerli. Avevo 21 anni.” continua Aurora. “Non so come spiegarlo. Stavo bene, ma il dubbio ti resta tutta la vita. Vedi persone per strada e pensi -forse è mia madre-“.
“Un giorno ho trovato una donna su Facebook con lo stesso nome di mia madre. Anche altre informazioni combaciavano. Allora le ho scritto -Sei tu?- Ma lei ha risposto -Non sono tua madre-. Io non avevo specificato nulla, quindi era per forza lei. Ho insistito, e mi ha dato il suo numero” dice Aurora. “Ci ho parlato, e mi ha detto molte cose. Che è stata costretta a lasciarmi, che mi voleva. Ma come se stesse prenotando un tavolo al ristorante, mentendomi.”.
L’incontro con i genitori biologici
Aurora ha quindi scoperto di avere una sorellastra. Ma le cose con lei non vanno bene: dopo averla incontrata una sola volta, non si vedranno più. Inoltre, poco dopo scopre anche che il suo padre biologico è morto, e ha altri quattro figli che sanno della sua esistenza. Ma allora perchè nessuno l’ha mai cercata? Qualche giorno dopo, anche la sua madre biologica muore. “Ho sentito un cerchio che si chiude: non sto male per lei” confessa Aurora.
Oggi Aurora è felice, e ha un figlio di tre anni. “Voglio che viva una vita perfetta” dice.
Gabriele Parpiglia porta aurora a visitare l’istituto dove ha vissuto per un anno e mezzo. E, incredibilmente, incontrano una delle suore che la hanno cresciuta, e che la riconosce: Suor Ancilla. “Mi hai fatto un grande regalo, ho chiesto sempre di te. E pensavo, se non vuole venire non fa niente, ma sono tanto felice” dice Suor Ancilla. “Portami anche tuo figlio, voglio vederlo” racconta la suora in lacrime. Anche Aurora si emoziona, e chiama suo padre al telefono; si ripromettono di tornare insieme all’istituto per salutare Suor Ancilla.
La storia di Tommaso Zorzi
La terza storia di questa sera racconta di Tommaso Zorzi, influencer. “Come devo definirti?” chiede il conduttore. “Ho fatto tante cose. Poi sui social ho iniziato litigando, lamentandomi di ingiustizie” risponde lui. Racconta quindi di alcune “litigate notevoli” avute negli anni. E se la prende anche con Platinette (Maurizio Coruzzi), che ultimamente si è pronunciato contro la legge anti trans-omofobia.
“Non esistono battaglie mie e battaglie degli altri. Quando combatto per qualcosa, combatto per me” racconta Zorzi. “Ma non mi aspetto che gli altri combattano le mie battaglie”.
“La discriminazione a casa mia non c’è mai stata. Mi ha cresciuto Cecilia, una donna peruviana” dichiara Zorzi. Poi fa una videochiamata in diretta con Cecilia. “Non abbiamo mai fatto discorsi a tavola classici. Ho detto a mia madre che ero gay con una e-mail”.
“Ho avuto genitori incredibili, ma dobbiamo essere dell’ordine di idee che nessuno ci sarà mai per noi fino alla fine tranne noi stessi” afferma Tommaso. “Oggi sono single, penso che quando incontrerò l’uomo della mia vita me ne accorgerò subito.”. Racconta poi del suo cane. “Non tornerei mai indietro.” dice Zorzi.
“E’ iniziato dopo il soliloquio di Giorgia Meloni, che non salutiamo, perchè sta dicendo cose improponibili” racconta Zorzi. E’ stato l’influencer, infatti, a lanciare la challenge “Io sono Giorgia” divenuta virale sui social tempo fa.
Nel suo futuro Tommaso vede la Televisione, ma dal lato imprenditoriale. “Creare un programma credo sia meglio che condurlo” esclama. “Oggi mi sento pronto alla vita. Voglio scoprire cosa farò tra dieci anni” termina Zorzi.