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Martedì 19 gennaio, dalle 23:15 su Rai 2, debutta Ti sento. E’ il nuovo format condotto da Pierluigi Diaco.
In ogni appuntamento il conduttore intervista un personaggio del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo ma anche dello sport. L‘ospite viene accolto nel foyer del Teatro delle Vittorie di Roma da una clip introduttiva che è stata costruita su un brano a cui è particolarmente legato. Nel corso dell’intervista si racconta tra carriera e vita privata. Ma i ricordi e gli aneddoti vengono scanditi da un percorso sonoro, che è l’elemento fondante della nuova sfida televisiva di Diaco.
Nella parte conclusiva della trasmissione l’ospite deve appuntare un aforisma, una frase o una parola che abbia per lui un significato rilevante. E prima dei saluti finali, deve anche realizzare un disegno a piacere.
Ad affiancare il conduttore c’è l’artista Gek Tessaro il quale tenta di riprodurre le sensazioni percepite attraverso particolari tecniche di pittura sull’acqua.
L’ospite della prima puntata è Roberto Mancini, il ct della Nazionale italiana di calcio.
Ti sento è firmato da Pierluigi Diaco e Filippo Mauceri. Sono previste sette puntate.
Ti sento 19 gennaio, diretta, Roberto Mancini
La diretta del 19 gennaio inizia con il ringraziamento di Diaco alla Rai per avergli permesso di tornare in video con un nuovo format. L’ospite della puntata, Roberto Mancini, è già presente in studio. E riascolta la propria voce; registrata in due momenti diversi. ll primo audio è tratto da Dribbling in cui aveva solo 15 anni ed era agli inizi della carriera. Il secondo, invece, è più recente ed è incentrato sull’emozione di Mancini di ricoprire il ruolo di ct della Nazionale italiana.
Segue la clip introduttiva accompagnata dal brano L’anno che verrà di Lucio Dalla. Si susseguono le immagini che raccontano la sua carriera sportiva, sin dai primi passi nel Bologna. A tal proposito Mancini spiega che quando entrò nella squadra aveva solo 13 anni. Ma sognava sin da piccolo di diventare calciatore. E si trasferì da Jesi al capoluogo dell’Emilia Romagna per poter realizzare le proprie aspirazioni. Di quei tempi ricorda non solo i momenti felici, ma anche quelli vissuti in solitudine perché era lontano dai genitori.
Ti sento- la scuola, il rapporto con il telefono e con il canto
Il conduttore sceglie di occuparsi di un altro tema: il rapporto di Mancini con la scuola. L’ospite confessa di aver avuto un forte legame con la maestra delle elementari, Annamaria Bevilacqua. Ma spesso veniva rimproverato perché era troppo vivace. E così la madre decise di provare a placare il suo animo, preparandogli ogni mattina una tazza di camomilla. Ed oggi Mancini prova nostalgia per quegli anni di spensieratezza.
Pierluigi Diaco manda in onda il suono del telefono fisso (quando era occupato). L’allenatore racconta, in particolare ai telespettatori più giovani, che spesso i genitori mettevano il lucchetto nella tastiera per impedire che i figli chiamassero di nascosto. La motivazione risiede nel fatto che le telefonate erano costose.
Il conduttore è curioso di sapere anche qual è il rapporto di Mancini con il canto. E a tal proposito manda in onda il filmato in cui duettava con Gianluca Vialli nel brano dei New Trolls Quella carezza della sera. Era il 1991 e stavano festeggiando la vittoria dello scudetto della Sampdoria. Mancini adorerebbe cantare se avesse una voce intonata ma soprattutto ha il rammarico di non essersi mai applicato nello studio del pianoforte, uno degli strumenti musicali che preferisce.
La frase scelta da Roberto Mancini
Pierluigi Diaco chiede all’ospite di scegliere il foglio di carta o il tablet per appuntare un pensiero o una parola. Mancini opta per carta e pennarello perché predilige la scrittura manuale. La frase che ha scelto é:
“Nessuno si senta professore della vita altrui perché la vita è questa: sbagliare, cadere, rialzarsi e ricominciare”. Roberto Mancini non ama chi giudica gli altri senza sapere nulla delle loro storie personali. Tutti possono vivere dei momenti difficili e ognuno li affronta in maniera differente.
La domanda successiva del conduttore verte invece sulla bellezza. Mancini spiega di non essere particolarmente interessato al proprio aspetto fisico. Preferisce infatti non riascoltarsi e rivedersi nei filmati. Ma crede che gli uomini con il passare del tempo diventino più affascinanti.
Ti sento 19 gennaio- il dolore, la fede
Attraverso il suono del trapano odontoiatrico, Diaco vuole affrontare il tema del dolore. Mancini spiega di aver sofferto di più per malesseri interiori che fisici perché quest’ultimi sono sopportabili. Il conduttore aggiunge che l‘anno 2020 è stato profondamente segnato dal dolore a causa del Covid. Mancini ricorda che si trovava a Roma quando i media hanno iniziato ad occuparsi dell’argomento ma tutti ne sottovalutavano la pericolosità. Anche lui ha contratto il virus ma fortunatamente era asintomatico.
Si passa poi al tema della fede. Viene mandato in onda un estratto del richiamo alla preghiera, che si svolge ogni giorno alle 5 del mattino ad Istanbul. Mancini ha vissuto lì per un anno ed ha sempre apprezzato la devozione dei turchi alla religione.
Mancini ascolta anche la voce di Vicka, la veggente di Medjugorje, che le apparse in sogno ancora prima di incontrarla. Anche Mancini è devoto alla fede ed è un cattolico praticante. Attraverso la preghiera cerca di ringraziare il Signore per tutto quello che ha ottenuto nella vita.
La trasmissione Ti sento ha scelto di dedicare a Roberto Mancini il brano Pianeti di Ultimo. In questo frangente i due protagonisti rimangono in silenzio per soffermarsi sulle parole del testo.
Occupandosi poi del tema della fantasia, il conduttore chiede se c’è un aspetto dell’universo che vorrebbe cambiare. Mancini risponde di desiderare la pace tra tutti i popoli del mondo.
Ti sento 19 gennaio-il calcio
Nella parte conclusiva della puntata il conduttore torna sul tema del calcio. Mancini tenta di fare un confronto tra il calcio di ieri e quello di oggi. I ragazzini della sua generazione desideravano conoscere quei giocatori che osservavano con ammirazione quando rimanevano incollati alla tv per seguire le partite. Ricorda infatti le emozioni nel vedere sul piccolo schermo i suoi idoli; che gli sembravano irraggiungibili. Nel presente invece quella sorta di magia è svanita per colpa dell‘avvento dei social. Oggi i bambini e gli adolescenti possono riescono a sapere tutto dei calciatori, anche tutto ciò che concerne la loro vita privata.
Termina così la prima puntata di Ti sento.