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Nove trasmette questa sera, 26 febbraio 2021, la seconda puntata della nuova edizione di Fratelli di Crozza. Il comico genovese Maurizio Crozza torna con nuove parodie e imitazioni di personaggi e al mondo politico e dello spettacolo.
Nel corso della prima puntata, di venerdì 19 febbraio, abbiamo assistito alle parodie inedite del premier Mario Draghi, del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi e del commissario straordinario Domenico Arcuri. Ma anche al ritorno di maschere già note al pubblico di Crozza; come il ministro Renato Brunetta, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’imprenditore Flavio Briatore.
La puntata si è conclusa con l’imitazione del giornalista Roberto Saviano. Non sappiamo ancora se Crozza proporrà la parodia di Saviano in ogni puntata. Mancano, per adesso la parodia di Vittorio Feltri e del presidente del Veneto Luca Zaia che concludevano gli appuntamenti settimanali.
Vi ricordiamo che potete seguire Fratelli di Crozza in diretta streaming sul sito discovery+ dove saranno caricate anche le singole imitazioni estrapolate da ogni puntata dell’edizione.
Fratelli di Crozza 26 febbraio, la diretta
La puntata inizia con la proiezione di un montaggio di alcuni interventi del leader della Lega: Matteo Salvini. Poi, inizia l’imitazione proprio di Matteo Salvini. Crozza-Salvini inneggia alla riapertura dei locali, dei cinema e delle palestre facendo lunghi elenchi di cose e persone. “C’è voglia di ridere, vivere, dire fare baciare, lettere e testamentare…” afferma Crozza-Salvini. Il tutto mentre mostra una maglietta personalizzata con su scritto “Io apro”.
Inizia quindi un monologo di Crozza sui membri del Governo Draghi. In particolare, il comico si concentra sui sottosegretari, che compongono “il governo delle eccellenze” afferma Crozza facendo il verso a Draghi. Ma alcuni dei membri citati da Crozza son tutto fuorchè oggettive “eccellenze” a suo dire.
In seguito. il monologo vira sul post scritto da Nicola Zingaretti in difesa di Barbara D’Urso. “Zingaretti, ormai siete il PDaD, PD a distanza, a distanza dagli elettori da vent’anni! La mascherina la avete messa sugli occhi!” afferma Crozza.
Fratelli di Crozza 26 febbraio, la parodia di Andrea Crisanti
Dopo una breve interruzione pubblicitaria inizia una parodia di Andrea Crisanti, il medico e divulgatore scientifico. A causa delle sue numerose dichiarazioni tendenti al fatalismo, Crozza lo rappresenta come un improbabile “Conte Dracula”. “Nemmeno due mascherine servono, il droplet passa pure con sei giri di domopack intorno alla faccia.” afferma Crozza-Crisanti. “Lei quanti anni ha? Prima che le facciano il vaccino, i ghiacciai si scioglieranno, e lei morirà a Torino divorato da uno squalo bianco” continua.
In seguito, Crozza propone la ben nota e apprezzata imitazione di Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania. Crozza-De Luca è arrabbiato con tutti coloro che hanno “gozzovigliato, gavazzato, mangiato, pranzato e cenato ed eseguito riti orgiastici, diffondendo il virus”. Come di consueto, poi, De Luca difende la sua Campania dagli attacchi del nord Italia. Poi inveisce anche contro Zingaretti e il suo post nei confronti di Barbara D’Urso. “Se prima del post di Zingaretti aveva qualche speranza, ora le staccano anche la luce in casa” dichiara Crozza-De Luca.
Poi, suggerendo uno scontro in stile Fight Club fra De Luca e Zaia, Crozza introduce il ritorno della parodia di De Luca, il presidente della Regione Veneto. Il personaggio, come sempre, è svampito e impreciso, confuso, e parla al telefono e con persone fuori campo in dialetto veneto. “Vaccini in supposta ne abbiamo? Ancora no? Peccato” dichiara.
L’imitazione di Alessandro Di Battista, Beppe Grillo,
Tocca quindi all’imitazione di Alessandro Di Battista, protagonista nell’ultima settimana di una discussa live sui social. “Io voglio scrivere scrivere scrivere. Libri, articoli, sui vetri dopo averci alitato, liste della spesa.” dichiara Crozza-Di Battista.
Per rimanere in tema “Movimento 5 stelle”, Crozza inscena un dialogo fra il Beppe Grillo di una volta, inflessibile e contro ogni dialogo, e quello attuale, più propenso ad aprire agli altri partiti. “Ti sei dimenticato tutto? Ti ricordi i nostri spettacoli? Stai facendo un governo insieme allo Psiconano ma te ne rendi conto???” urla il Beppe Grillo del passato. Poi, il Beppe Grillo del presente fa arrabbiare la sua controparte, quando gli racconta che “Ho lasciato andare via Di Battista, ma ho tenuto Di Maio, ho fatto bene?”.
Infine, l’ultima imitazione della puntata: quella del giornalista Roberto Saviano, sempre e costantemente impegnato a combattere la mafia, e diffondere consapevolezza. “Ho scritto una lettera al giorno per trent’anni, chiedendo di fare l’album delle figurine degli sparati dalla Camorra. Ma non mi hanno mai risposto. Poi ho chiesto alla Mattel di fare Barbie vedova di Mafia. Ma nemmeno loro mi hanno risposto” afferma Crozza-Saviano.