Achille Lauro è presente in tutte le cinque serate di Sanremo 2021. Nella 71°edizione del Festival presenta in ogni appuntamento della kermesse un Quadro, ovvero una rappresentazione personale della realtà. Nella seconda serata del Festival, nella quale sono intervenuti anche Francesca Barra e Claudio Santamaria, ha scelto di omaggiare Mina.
Sanremo 2021, Achille Lauro omaggia Mina
Nella seconda puntata di Sanremo 2021 Achille Lauro ha presentato un Quadro dedicato al Piacere in tutte le sue sfumature.
Nella rappresentazione ha scelto di unire, attraverso il look, due icone del mondo della Musica. La prima è Mina, della quale ha imitato il tipico make up e la lunga treccia ramata. L’altro è David Bowie, già omaggiato lo scorso anno, con uno dei suoi abiti classici maschili degli anni Ottanta.
Achille Lauro ha interpretato il brano Bam Bam Twist con i protagonisti del videoclip. Si tratta dei coniugi Francesca Barra e Claudio Santamaria che attraverso il balletto ispirato a Pulp Fiction hanno rievocato i personaggi principali del film, Uma Thurman e John Travolta.
Il quadro della prima serata
Di tutt’altro genere è stato il Quadro presentato nella prima serata. il Festival ha mandato in onda la lettera dedicata all’umanità; scritta e recitata dal cantautore romano. Dalla missiva si evince un ritratto della sua generazione, spesso controversa, frammentata, in preda alla solitudine. Ma che allo stesso tempo grida al mondo la voglia di esistere.
Sul palco dell’Ariston ha intepretato il suo singolo Solo noi, un racconto umanistico delle periferie cittadine. Si è presentato con uno sgargiante vestito di paillets blu con una parrucca dello stesso colore. Ha indossato anche un mantello costituto da un folto piumaggio rosa. Si tratta di colori scelti in maniera ragionata, con il quale Lauro non intende essere identificato in una specifica identità di genere. La colorazione rosa viene infatti associata all’universo femminile mentre la blu a quello maschile. Si tratta di un inno alla difesa della diversità, che non deve essere ghettizzata bensì salvaguardata come tutela della libertà personale.
Per rendere il numero ancora più drammatico ha pianto, a sorpresa, lacrime di sangue come simbolo della sofferenza dell’Uomo di fronte ai pregiudizi. Lauro, che spesso rievoca figure spirituali, si è ispirato alla Madonnina di Civitavecchia, la quale pianse sangue per quattordici volte.