Indice dei contenuti
Rai 1 propone questa sera, sabato 3 aprile 2021, il one man show condotto da Christian De Sica Una serata tra amici. Il programma chiude il ciclo di varietà A grande richiesta, nel quale si sono cimentati conduttori e artisti del panorama nazionale. Nelle precedenti puntate si sono avvicendati infatti, Veronica Pivetti e Paolo Conticini, Flavio Insinna con una serata dedicata a Patty Pravo. E ancora Carlo Conti con i Ricchi e Poveri e Alberto Matano con Loredana Bertè.
Christian De Sica conduce da solo sul palco, accompagnato dalla musica del pianista, suo grande amico, Riccaro Biseo.
Nel corso della serata numerosi ospiti lo aiutano a raccontare attraverso la musica gli episodi salienti della sua carriera e della sua vita privata. Tutti colleghi, ma soprattutto amici dell’attore, come Carlo Verdone, suo ex compagno di scuola e cognato.
Il conduttore ha anche previsto un momento riservato alla memoria a suo padre, il celebre Vittorio De Sica, a cui è idealmente dedicata la puntata. Al ricordo di Vittorio De Sica partecipa anche Maria Rosa De Sica, figlia di Christian De Sica, per la prima volta sul palcoscenico. Duetterà con lui cantando il brano I’m in the Mood for Love.
Vi ricordiamo che potete seguire Una serata tra amici anche in streaming, sul sito dedicato RaiPlay.
Una serata tra amici 3 aprile, diretta
Inizia la puntata. “Non sapete che emozione tornare qui a Rai 1, dove ho iniziato la mia carriera, con gli spettacoli musicali. Ma stasera non vorrei fosse uno spettacolo, ma una vera e propria serata fra amici.” esordisce Christian De Sica dal palco. Quindi, si esibisce cantando It’s Wonderful, di Ella Fitzgerald.
Poi, De Sica racconta alcuni aspetti inediti dei suoi esordi, e della sua gioventù. “Andai in collegio, dove ho conosciuto alcuni fra i più grandi attori ed artisti. Pippo Franco, ad esempio, e Loredana Bertè. Era bellissima: uno dei più bei sederi d’Italia” esclama sorridendo. “La prima volta che entrai allo Studio 1 ero andato a prendere mio fratello. Lì ho incontrato Lelio Luttazzi. La sua canzone Canto anche se sono stonato è diventato il motivetto portante della mia vita. Dopo un po’ di anni, Costanzo mi ha proposto un musical con le musiche di Luttazzi.” continua De Sica. Che, poi, si esibisce proprio con Canto anche se sono stonato.
“Mio zio Ottavio era un musicista bravissimo, ma completamente matto. Non aveva una lira, eppure mandava le camicie a lavare a Londra.” racconta. E continua, riguardo i suoi gusti musicali: “Mio padre una volta mi portò un disco di un Jazzista bravissimo, Art Tatum. Così ho scoperto la musica americana, il blues, il jazz, e Frank Sinatra.”. Così, dopo, canta Fly me to the Moon di Sinatra. A seguire, il brano Chicago, e poi, New York, New York in una versione melodica che dedica a sua moglie, che è presente in studio.
In seguito, racconta di quella volta che Liza Minnelli si ubriacò a casa sua durante una cena, e gli rubò il cane.
Una serata tra amici 3 aprile, Carlo Verdone sul palco, l’omaggio ad Alberto Sordi
Sale sul palco Carlo Verdone, cognato di De Sica e suo grande amico dai tempi della scuola. “Da giovani lui imitava i nostri professori. Fra cui il professor Fasano, famoso per non far capire nulla ai suoi alunni” racconta De Sica. Quindi, Verdone imita ancora una volta il loro professore del liceo.
“Massimo Boldi era il batterista nella mia orchestrina di quando ero ragazzo. Pensate, ci conosciamo da allora” racconta De Sica. “Cantavamo di tutto, dalla musica da balera al blues. Poi siamo approdati allo Sporting Club di Montecarlo. Io avevo 22 anni, ero spaventatissimo.” continua “vicino a me c’era Josephine Baker. In platea c’era Grace Kelly e il principe Ranieri. Dietro c’era Rudol’f Nureev. Sono tutti rimasti soddisfatti e sono piaciuto.”. Terminato il racconto, De Sica canta il brano Montecarlo di Junior Cally.
Dopo una breve interruzione pubblicitaria, De Sica inizia a raccontare di suo padre Vittorio. “Ci ha avuti a 50 anni, non poteva andare in bicicletta con noi, giocavamo al Regista. Quando arrivavano i suoi amici, poi, facevamo il teatro-lampo. E se non sapevamo la parte si arrabbiava pure!” esclama. “Che poi gli sketch che ci faceva fare non erano adatti a dei bambini. Cittadini che Protestano, i Suicidi. I colleghi di papà, fra cui Alberto Sordi, ridevano, ma noi non ci divertivamo molto” scherza in seguito De Sica.
“Alberto Sordi è stato uno zio per me. Lui ha rivoluzionato la comicità nel nostro paese. Era naturalmente divertente essendo sè stesso.” racconta De Sica. Dopo aver raccontato un aneddoto su Sordi, gli dedica un brano: Breve Amore di Mina; che però, subito, si tramuta in Ma ‘ndo vai, proprio di Alberto Sordi.
L’omaggio a Roma, e a Vittorio De Sica
“Questa canzone la dedico a Roma, e a tutti noi” afferma De Sica prima di intonare Roma nun fa’ la stupida stasera, di Armando Trovajoli, con testi di Pietro Garinei e Sandro Giovannini come parte della colonna sonora della commedia musicale Rugantino.
Dopo una breve interruzione pubblicitaria, De Sica racconta un aneddoto su suo padre. “Solo lui riusciva a ottenere il silenzio a Napoli, durante le riprese. Forse perchè era benvoluto e rispettato da tutti” afferma.
Poi, ricordando di quando cantò lo stesso brano insieme ad Andrea Bocelli a Napoli, De Sica si esibisce con il celebre brano O Sole mio.
In seguito, sempre per onorare suo padre, De Sica canta il brano Monastero Santa Chiara, una canzone napoletana scritta dal paroliere Michele Galdieri e dal musicista Alberto Barberis. “Non molti sanno che questa canzone l’ha lanciata mio padre” continua. De Sica prosegue raccontando aneddoti della sua vita professionale, e privata. Di quando ha conosciuto, da giovanissimo, Charlie Chaplin, di quando ha incontrato, e poi lavorato con la leggendaria Wanda Osiris.
Prosegue, poi, cantando una canzone intitolata Il Palcoscenico, scritta appositamente per lui e dedicata al pubblico in sala.
Verdone di nuovo sul palco, il duetto con Maria Rosa De Sica
Carlo Verdone sale di nuovo sul palco per raccontare altri aneddoti della gioventù trascorsa con De Sica a scuola. In particolare, di quando Christian De Sica conobbe la sorella di Verdone, Silvia, con cui poi si è sposato. “Veniva a casa mia solo per vedere mia sorella” racconta Verdone. “Ho fatto la dichiarazione a Silvia allo zoo, davanti alle foche” continua De Sica. “Christian è il mio migliore amico. Sono onorato e contentissimo di conoscerlo così bene” conclude Verdone.
Quindi, arriva l’atteso momento del duetto con Maria Rosa De Sica. Per la prima volta in televisione, cantano la loro “canzone del cuore” la definisce De Sica. Cantano I’m in the Mood for Love di Julie London. Poi, De Sica racconta altri aneddoti su suo padre.
“Ricordo che era malato, e non ci diceva niente per non farci preoccupare” racconta. “Mi chiamò mia madre dicendo che papà aveva poche ore di vita. Ho fatto il mio spettacolo, e poi sono corso da mio padre. Papà ancora fingeva di fronte a me. Ha chiesto di fargli avere un bicchiere di Whisky con ghiaccio. Mi ha guardato e mi ha detto di stare vicino a mamma. Mi dispiace dovervi lasciare così presto. Stai vicino a mamma… e guarda che bel sedere ha quell’infermiera. Poco dopo se ne era andato, cercando di farmi ridere ancora una volta.”.
Infine, De Sica dedica il brano Parlami d’amore Mariù, di Ennio Neri e Cesare Andrea Bixio per la voce di Vittorio De Sica, alla memoria di suo padre.
“Vi faccio l’ultima canzone e vi saluto. E’ di Lelio Luttazzi” dichiara De Sica quando il pubblico gli chiede un bis. E, in chiusura dello show, canta il brano Chiedimi Tutto.