Indice dei contenuti
- 1 Fuori tema conferenza stampa, la diretta
- 2 Fuori tema conferenza stampa, parlano Ale e Franz
- 2.1 Fuori tema conferenza stampa, le domande dei giornalisti
- 2.2 Fuori tema conferenza stampa, il rapporto con la tecnologia e i “meme”
- 2.3 Fuori tema conferenza stampa, altre domande dei giornalisti
- 2.4 Fuori tema conferenza stampa, tutti gli ospiti
- 2.5 Ancora domande dei giornalisti
- 2.6 Il film Comedians di Gabriele Salvatores
- 2.7 Le ultime domande dei giornalisti
Oggi, 9 aprile 2021, alle 12.00 la Rai presenta in conferenza stampa Fuori Tema, il nuovo show comico condotto dal duo Ale e Franz. Fuori Tema è trasmesso a partire dal 13 aprile su Rai 2, in seconda serata.
Nel format, i due comici intendono festeggiare 25 anni di carriera, sperimentando in rapida sequenza nuovi sketch e proponendo classici cult. In Fuori Tema, quindi, propongono un mix di moderno e collaudato, in un programma che hanno loro stessi definito un esperimento televisivo.
L’ultimo show televisivo proposto dal duo comico su Rai 2, sempre in seconda serata, non aveva riscosso il successo sperato. Si intitolava Improvviserai, e consisteva nel remake del loro show più riuscito: Buona La Prima. Il format prevedeva che i due comici improvvisassero degli sketch basandosi sulle indicazioni di un Vip fuori campo, che suggeriva loro come comportarsi.
Alla conferenza stampa di oggi partecipano i conduttori dello show, Ale e Franz, il vice direttore di Rai 2 Fabio di Iorio e Roberto Bosatra direttore generale Brand Cross.
Fuori tema conferenza stampa, la diretta
Il primo a parlare all’inizio della conferenza è Fabio di Iorio, vice direttore di Rai 2. “Più che una seconda serata, è una seconda parte della prima serata. Il programma dura al massimo un’ora, è un tipo di intrattenimento moderno, un segnale importante che completa un’offerta molto ricca del giovedì sera. E’ un programma di sketch, che è importantissimo in questo periodo. Il programma, inoltre, si presta anche alla fruizione dei singoli sketch tramite internet.”
Si esprime anche Roberto Bosatra, direttore generale Brand Cross, che produce la trasmissione. “Abbiamo messo a disposizione di Ale e Franz la macchina migliore possibile. La qualità della proposta di ALe e Franz andava seguita con cura e passione dal punto di vista produttivo. I loro contenuti appartengono talvolta al loro repertorio, e talvolta a nuove intuizioni.”
Poi, prima che rilascino le loro dichiarazioni i comici conduttori, Ale e Franz, è trasmesso un video trailer con alcuni sketch del programma mostrati in anteprima.
Fuori tema conferenza stampa, parlano Ale e Franz
Parlano poi Ale e Franz, i conduttori di Fuori tema. Inizia Franz: “Ho fatto vedere a mia mamma alcuni sketch, a volte non mi ha riconosciuto. Questa è la trasmissione della nostra maturità. Rai ci ha invogliati, e abbiamo potuto sperimentare a 360 gradi. Facendo cose che dopo 25 anni di carriera, anche teatrale, non avevamo mai fatto. Ci hanno detto facciamo tutto quello che volete. E lo abbiamo fatto. Ci siamo divertiti tanto, è una trasmissione molto varia, non c’è un minuto uguale a un altro. La produzione è stata attentissima in tutti i reparti. Il programma rappresenta quello che siamo, non quello che siamo stati. E’ un Ale e Franz 2.0.”
Tocca quindi ad Ale: “Fabio di Iorio ci aveva detto che avremmo avuto uno spazio per osare, e noi abbiamo osato. Si è creata l’alchimia perfetta, tutta la produzione ha capito cosa volevamo creare e ci ha aiutato, regia compresa”.
Fuori tema conferenza stampa, le domande dei giornalisti
Domanda 1: in tanti anni quale è stato il momento più bello e quale quello più brutto? Pensate di tornare a fare film?
Inizia Franz: “Il più bello è questo, noi abbiamo iniziato in Rai e siamo felici di tornarci. Parlando di cinema, in questo programma c’è stata una grande attenzione cinematografica. Si passa continuamente da tecniche registiche da fiction a tecniche da sketch. Questo programma è la cosa più bella, completa e ricca che abbiamo mai fatto. Riguardo il cinema, chissà che in Rai non ci ascoltino: progetti nel cassetto li abbiamo. Adesso tocca ad Ale raccontarvi il nostro momento più brutto.”
“Il momento più brutto è stato in concomitanza con il blocco dei teatri. Oltre ai problemi che ci ha creato, ci ha fatto provare un profondo dispiacere. In 25 anni abbiamo fatto tournee tutti gli anni.” continua Ale. “Ci sono opportunità cinematografiche in realizzazione, come il film Comedians di Salvatores, ma bisogna avere pazienza” termina.
Domanda 2: come è cambiato il vostro rapporto con la comicità? Vi hanno mai censurato?
“Vediamo cosa succede dopo la terza puntata, per capire se ci hanno censurato. Noi siamo convinti che non si possa ridere di tutto, è una questione di rispetto ed educazione che va oltre la comicità. In questa trasmissione abbiamo osato un po’ di più. Abbiamo scherzato con la tv del dolore calcandone le tinte, ad esempio. Proponiamo anche finte interviste fra personaggi storici, come Gesù e Giuda, ma non in modo irrispettoso. Ci piaceva ispirarci alla comicità di Monty Python. E’ stato naturale dopo 25 anni, scherzare su più argomenti diversi” risponde Franz.
Fuori tema conferenza stampa, il rapporto con la tecnologia e i “meme”
Domanda 3: i meme sono uno strumento di satire della nuova generazione. Voi come duo comico come vi identificate con questa nuova cultura?
Stavolta risponde Ale: “Ho cinquant’anni, certe cose non le conosco.” dice scherzando sull’uso della parola meme. Quindi continua Franz: “I social sono un’evoluzione del mondo, del sistema, di tutto. Secondo me sono positivi, ma noi facciamo parte di un’altra generazione e abbiamo canali di comunicazione più classici. Forse abbiamo un uso più all’antica. I ragazzi ora usano quei canali anche senza avere niente da dire. Io preferisco Rai 2, ad esempio, ma ci sono molti giovani che usano i social benissimo. Se hai qualcosa da dire mi piace molto, mi perdo sui social. Stare sui social è un lavoro oggi.” afferma.
Franz poi aggiunge che “La trasmissione si presta molto pre-montaggio a girare sui social e su WhatsApp, per esempio. E’ merito del regista, di certo. Manca uno step che unisca il mondo dei social e quello della TV, ma prima o poi ci arriviamo”.
Fuori tema conferenza stampa, altre domande dei giornalisti
Domanda 4: il fatto che il teatro sia all’interno di un ospedale psichiatrico cosa vi ha fatto provare? E poi, 25 anni dopo siete sempre d’accordo o no?
Ale si disconnette per problemi con la connessione, e allora inizia a rispondere Franz. “Ci sono ovviamente dei confronti tra noi. Si dice che bisognerebbe vivere una vita per capire come vivere. Con una carriera così lunga è lo stesso. In un lavoro dove siamo anche autori, sebbene stavolta abbiamo avuto un team a disposizione, le difficoltà hanno giovato. Ci ha aiutato avere progetti da portare a termine, avere qualcosa da dire.”.
Quindi, Ale si riconnette, e afferma: “La location ci è piaciuta da subito, siamo sempre stati affascinati e uniti a persone che si occupano di psichiatria. L’atmosfera nel teatro era bellissima, e abbiamo trovato diversi angoli in cui creare set naturali e reali”.
Domanda 5: per Fabio di Iorio, Rai 2 si sta concentrando di più sul proporre spettacoli comici e intrattenimento?
“Abbiamo diverse linee produttive e portanti a Rai 2. Una è la comicità, l’altra è quella più seria di La caserma e il Collegio. Stiamo sperimentando altro, ma non sempre funziona al primo colpo. L’intrattenimento soffre lavorando sotto norme anti-Covid. E poi c’è bisogno di questo tipo di programmi, è quasi eroico portare un sorriso alle persone in questo periodo” risponde.
Fuori tema conferenza stampa, tutti gli ospiti
Domanda 6: come è nata la scintilla fra voi? Qual è l’impronta della comicità romana di Brignano, e quale della vostra più milanese? Continuerete a presenziare da Fazio?
“Saremo presenti a Che tempo che fa tutte le domeniche fino all’ultima puntata, ci sentiamo a nostro agio lì” conferma Ale. Continua Franz: “Noi ci siamo conosciuti in una compagnia amatoriale che faceva un testo di Woody Allen. Ci siamo conosciuti prima recitando, poi nelle pause. Sebbene fosse una compagnia amatoriale il regista era molto serio. Da lì ci siamo accorti della nostra alchimia. In seguito, avevamo entrambi la voglia di scrivere, e ci siamo trovati una sera a casa mia, poco più che ventenni, a dirci: se scriviamo qualcosa stasera facciamo questo lavoro. Altrimenti no”
Infine, torna a parlare Ale: “Noi siamo cresciuti a Milano, ma con persone di tutte le regioni: conosciamo bene tutta l’Italia. Secondo me la comicità milanese è quella un po’ più variegata, in cui confluiscono vari tipi di influenze. Ma per me in realtà la comicità non ha passaporto e discontinuità”.
A proposito degli ospiti del programma, Ale afferma che “Non li abbiamo voluti presentare direttamente, li abbiamo coinvolti con la musica o con la narrazione. E alla fine li abbiamo inseriti nel tema portante di ogni puntata, con cui la musica e gli ospiti si legano naturalmente.”
Franz, poi, ricorda i nomi degli ospiti delle varie puntate di Fuori Tema: “Abbiamo Michele Bravi, Simone Cristicchi, Samuel, Anastasia, Frankie hi-nrg mc, Beppe Servillo, Davide Van De Sfroos, Francesco Tricarico. Volevamo che i nostri ospiti si esibissero con naturalezza raccontando qualcosa di loro. Ci siamo conosciuti e abbiamo fatto quattro chiacchiere.”
Ancora domande dei giornalisti
Domanda 7: esiste una comicità per giovani e una per adulti? Chi è l’ospite della prima puntata? Quali sono i temi delle puntate?
Inizia Franz: “La comicità dovrebbe essere universale, se ho vent’anni devo ridere perchè il comico ha vent’anni, e non posso ridere con Stanlio e Ollio. La vera comicità non ha limiti.” Quindi, il comico ricorda i temi di alcune delle puntate: “I temi delle puntate sono tanti: osare e l’amore, il tema della prima puntata. Ma è un amore in senso ampio, anche per il teatro ad esempio. Ci siamo basati sulle interpretazioni di Shakespeare ad esempio. Altri temi sono la libertà, la carezza, con un pezzo bellissimo di Diego Cugia.”
Domanda 8: si può approfondire il format nel format, il late night show inventato?
Risponde Ale: “E’ uno show improbabile con protagonista Marco Bonadei, un grande attore nostro amico. Presenteremo coppie improbabili, ma non possiamo dire più di tanto per non svelare alcuni ospiti a sorpresa. Abbiamo cercato di mantenerci più surreali possibili.”
Il film Comedians di Gabriele Salvatores
Domanda 9: ci sono personaggi che ritornano, ad esempio, i cani e la panchina la ritroveremo in più situazioni? Come avete affrontato il periodo senza pubblico? Vi siete sfogati sul web? Puoi dirci di più sul film Comedians di Gabriele Salvatores?
Inizia Franz: “Non possiamo dire molto del progetto. La versione di Comedians a cui abbiamo lavorato è corale, e molto più simile alla versione teatrale. Il cast era magnifico, e ci siamo divertiti molto. E’ tutto ambientato in due location sole oltretutto, una era un’aula. Sette settimane sono volate, il testo è intensissimo, è stato stimolante trovare le motivazioni per far succedere tanto in una sola stanza”.
Continua Ale: “Alcuni personaggi li abbiamo serializzati, ma pochi.” Riguardo la domanda su come il duo abbia affrontato il periodo recente risponde ancora Franz “Abbiamo usato questo tempo per mettere la testa sul teatro e sui nuovi progetti che stiamo sviluppando”. Continua Ale “Il progetto che avevamo iniziato tempo fa, Romeo e Giulietta, è in pausa, ci sono 8 attori sul palco, ci sarà bisogno di più tempo”.
Le ultime domande dei giornalisti
Domanda 10: cosa portate di Nati sotto una contraria stella portate in Fuori Tema?
Risponde Ale: “Solo la scena del balcone, niente altro.”
Domanda 11: questo spettacolo sarà molto visto anche su RaiPlay e sui social. Avete cercato di trovare un approccio ibrido? Farete anche musica nel programma, cosa vi aspettate dallo spettacolo, una conferma da parte del pubblico che avete già, o un pubblico nuovo?
Inizia Franz: “Alcune situazioni si prestano molto alla visione Web, altri, ovviamente, hanno bisogno di un maggiore ascolto, e durano più a lungo invece. Alcuni sketch possono girare tranquillamente come meme, essendo fortemente visuali.”
Continua Ale: “Da anni giriamo in teatro con una band, quindi è stato naturale cercare di buttarci nel teatro musicale. Non vogliamo solo far vedere che siamo capaci di suonare, ci piaceva molto l’idea di fare musica.”