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A partire dalle 23.10 Rai 2 trasmette questa sera, 12 aprile 2021, il primo appuntamento dei tre previsti, con il teatro dal vivo della rassegna The show must go on. Ogni puntata riporta lo spettatore nel mondo del teatro proponendo uno spettacolo dal vivo di un comico italiano. Nella speranza di una prossima riapertura dei teatri nazionali.
La prima puntata, in onda questa sera, consiste in una performance di Riccardo Rossi, e si intitola W le donne – Tutte le donne della nostra vita. In essa il comico racconta il suo personalissimo punto di vista sulle donne che hanno cambiato la sua vita. Lo spettacolo è stato registrato al Teatro Olimpico di Roma, prima dell’emergenza Covid.
Seguiranno, rispettivamente il 19 aprile e il 12 maggio, Antonio Giuliani con il suo spettacolo intitolato Insensibile e infine Max Giusti, sempre su Rai 2 ma in prima serata, con Va tutto bene!
Vi ricordiamo che potete seguire The show must go on, sia la prima puntata intitolata W le donne che le seguenti, anche in streaming sul sito RaiPlay.
The show must go on 12 aprile, la diretta
Riccardo Rossi entra nel teatro con un mazzo di rose rosse in mano, che distribuisce in giro per la platea ad alcune donne fra gli spettatori. “Volevo raccontare il mondo delle donne, poi ho capito che è un universo.” afferma. “Pensiamo che la prima persona che vediamo nella nostra vita è una donna… l’ostetrica! Che poi la vediamo mentre ci tiene per i piedi, ci dà uno schiaffo e dice che è per il nostro bene.” scherza poi Rossi.
Il comico analizza la parola “mamma“, la prima che pronunciamo. E poi scherza sulla differenza principale fra uomo e donna. “Noi uomini nasciamo già con un difetto, nella differenza fra i cromosomi. Dopo 22 coppie di cromosomi XX, le donne hanno una ventitreesima XX, mentre noi uomini una XY. Uno scherzo della natura, un’imperfezione” afferma.
“Questa differenza salta agli occhi nel primo giorno di terza media. Quando la tua compagna di banco, la stessa dell’anno scorso diventa una donna. Ed è lì che capisci la differenza fra una Y e una X” continua. “Fino all’anno scorso avevi eretto una muraglia cinese per impedirle di copiare. Ora ti arrendi, e le fai direttamente il compito te.”.
Rossi parla quindi di Mina. “Ha rinunciato a tutto per fare quello che voleva lei” racconta. “Mina nel 1976 ha ricevuto un telegramma da Paul MCCartney. Lei lo legge, sorride, e poi lo butta. Noi non possiamo capire un gesto così sublime, che avremmo voluto essere il cestino della carta straccia di Mina”.
The show must go on 12 aprile, l’infermiera e la maestra
“L’unico uomo che sa fare le iniezioni forse è Rambo. Altrimenti, per fare un’iniezione serve una donna, un’estranea: la portiera. Che sa fare le iniezioni” racconta Rossi. “Mi ricordo che arrivava mia madre e mi diceva -Adesso andiamo dalla signora Concetta-. La signora Concetta aveva una siringa di vetro temperato, con l’innesto dell’ago d’oro. E l’ago… era spesso come una canna di fucile.” prosegue.
“A me faceva già male quando mi strofinava il sedere con il cotone idrofilo.” prosegue poi Rossi. “La signora concetta che non parlava mai, diceva una parola: stai morbido. Ma come faccio a stare morbido con quell’ago infilato?”.
“Racconto questo perché questo ruolo di donna ci ha fatto capire che certi mali durano poco. Una donna generosa, che per arrotondare lo stipendio del marito si è vista tutti i sederi del quartiere. VI ricordate Sora Lella? L’iniezione gliela fece il camionista. Lo avrei voluto incontrare io, la mano della signora Concetta non era mai -una piuma-!” conclude Rossi.
Il monologo continua, stavolta descrivendo la figura della maestra di scuola. E poi, della sorella. “Chi nasce per secondo vede nel primo un assassino. E chi nasce per primo vede nel secondo un pericolo. So di casi pericolosissimi sventati per miracolo.” racconta scherzando Rossi. “Fateci caso, se fra due fratelli non c’è una sorella va meglio. I Lumiere hanno inventato il cinema, i Wright l’aereo. E i Mongolfiere la mongolfiera. E indovinate chi era la zavorra? La sorella!” grida quindi Rossi.
La suocera e la figlia
“Non vogliamo rovinarci la serata raccontando della suocera; l’unico ruolo odiato anche dalle altre donne” prosegue poi il comico. “Chiudiamo l’argomento e andiamo avanti. Parliamo… della figlia. Non esiste madre, moglie e amante: l’unico vero amore di un uomo puro e incontaminato è la figlia. Che deve stare sulle ginocchia di papà in tutù, per sempre.”.
Dopo una serie di sketch, legge una commovente lettera dedicata al rapporto padre-figlia. “Ricordati che tuo padre è l’uomo che non dorme quando esci per il tuo primo appuntamento. E l’unico che quando le cose vanno male, sarà sempre lì per te”.
Subito dopo, inizia un nuovo monologo su un genere di donna che lui definisce “Donna Zavorra”. “Dove passa lei non cresce più l’erba: sono femmine alpha, che risucchiano le energie vitali e ti annientano. L’unica che si accorge del pericolo è un’altra donna: la tua migliore amica” afferma Rossi. “Non esiste la donna per amico, come non esiste l’uomo per amica. L’uomo ha bisogno di un amico, sempre. La donna per amico è quella che ti dice quello che vuole senza filtri. Come fa tua moglie, ma da lei le critiche le accetti.” continua.
La moglie, il potere della donna
“Voi stasera perchè siete qui? Chi ha deciso? Siate sinceri.” inizia Rossi dal palco. “Quando scoprite di dover ri-uscire per venire a teatro pensate una sola cosa: avevo parcheggiato così bene.”. E continua “La moglie è la regina di tutte le donne, la fusione di tutte le donne che abbiamo raccontato fino ad ora”. “Voi immaginate quanto potere hanno le First Ladies nel mondo? Inimmaginabile” prosegue Rossi.
“La donna a un certo punto della sua vita si trasforma in qualcosa di meraviglioso. Da piccolo una volta mi venne la febbre altissima. A un certo punto avverto una presenza: distinguo la figura di una donna. Capelli bianchi, occhiali, grembiule e pantofole. Era mia nonna. Non faceva niente, mi guardava; eppure, io mi sono sentito meglio” racconta il comico. “Le nonne sono madri al quadrato”.
“Con la madre sei troppo coinvolto, con la nonna c’è più dolcezza e confidenza” racconta sorridendo Rossi. “A nonna puoi dire cose che non puoi dire a nessuno. E’ questa la bellezza delle donne: cambiano a seconda del ruolo che rivestono” termina.
La madre
“La parola madre è talmente importante che è usata per ribadire i concetti. E se qualcuno vuole offenderti, offende tua madre.” esordisce Rossi in un nuovo monologo. Racconta di quando sua madre lo vestì da Zorro, ma con un costume mancante di maschera, e persino di spada. “Ancora oggi quando le faccio vedere la foto e le dico -ma come mi hai vestito?- lei mi risponde -come eri carino!-. Ma cosa c’entra? Non è questo l’argomento!”.
“Le madri di una volta hanno una buona ragione per essere come sono ora. Tutte le comodità della nostra vita, molte, non le hanno avuto. Mia madre è nata in casa nel 1932. Dopo tre anni perde suo padre, perchè la penicillina non esisteva. La sera non c’era la tv, ma la radio. E nel 1940 l’Italia entra in guerra. Per avere un po’ di verdura si fanno gli orti di guerra in Piazza Venezia.” inizia a raccontare Rossi, più serio. “E poi ci sono gli allarmi aerei. Nel 1944 mia madre fa la prima comunione mentre gli americani entrano con i carri armati contromano in via del Corso. Nel 1950 fa l’esame di maturità con tutte le materie del quinquennio. E inizia a lavorare 12 ore al giorno per 35 anni.”.
E infine il comico conclude: “Ha avuto sempre la stessa macchina ed è stata sempre in affitto. Si è sposata, e poi ha divorziato. Se aveva mal di testa o la febbre se le teneva. Quando aveva paura se la teneva, perchè sua madre non si era fatta vedere mentre piangeva. Oggi mia madre vede Striscia la notizia, la sua ovatta, per riposarsi.”.