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Rai presenta alle 14.00 di oggi, 20 maggio 2021, in conferenza stampa il palinsesto speciale in occasione del XXIX anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.
Giovanni Falcone è ucciso in un attentato, la strage di Capaci, il 23 maggio 1992. Paolo Borsellino, invece, è ucciso in Via D’Amelio dalla mafia, domenica 19 luglio 1992. Aveva appena pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia.
Per celebrare la loro lotta contro la mafia, e il loro sacrificio, Rai dedica da diversi anni un palinsesto speciale alla giornata del 23 maggio.
Quindi, alla conferenza stampa di oggi intervengono Marcello Foa, Presidente Rai, Patrizio Bianchi , Ministro dell’Istruzione e Maria Falcone, Presidente Fondazione Falcone. E ancora, Tina Montinaro, Presidente Associazione Quarto Savona 15, Leopoldo Laricchia, Questore di Palermo; Marcello Ciannamea, Direttore Distribuzione Rai. Infine, Roberto Sergio, Direttore Rai Radio e Fabrizio Salini, Amministratore Delegato Rai.
Di che cosa siamo Capaci conferenza stampa, la diretta
Inizia la conferenza. Il primo a parlare è Marcello Foa, Presidente Rai. “Non ci stanchiamo mai di seguire questo anniversario. I giovani di Palermo devono ricordare quanto è successo, la sensazione di angoscia, ma anche speranza. Bisogna onorare Falcone e Borsellino, ricordare la loro abnegazione di fronti a ragazzi provenienti da tutta l’Italia. Non si sono mai lasciati scoraggiare dalle minacce, i veleni e le perfidie anche mediatiche. Sorretti dal senso del dovere e della propria coscienza. Li ricordiamo sorridenti, perchè credevano nella loro missione.”
“Ricordarli significa ricordare la loro lealtà allo Stato. Anche quest’anno Rai è accanto alla fondazione Falcone e al Ministero dell’Istruzione. Programmi, telegiornali, radio, Web, sono tutti impegnati per rendere onore a due straordinari uomini dello stato, e a tutte le vittime delle stragi e della Mafia. Lo faranno per la durata di tutta la settimana che precede quella data. Ogni anno sono tanti i giornalisti che ricevono minacce dalla Mafia, ma noi non ci fermiamo.”
Termina poi “La lotta contro la criminalità e la mafia non riguarda solo l’ultima notizia. Deve formare una coscienza civica autentica. Questo è il nostro dovere di servizio pubblico: veicolare una cultura che contrasti la violenza. Coinvolgere i ragazzi è fondamentale, lo insegna Falcone. La violenza si combatte con la cultura. E i giovani hanno dimostrato passione nel prepararsi alla ricorrenza. Noi vogliamo sorreggere questa freschezza morale. Vogliamo diffondere il rispetto della legge a livello capillare.”
“La rai è la memoria di questo paese: ogni anno e ogni giorno di fianco alle famiglie delle vittime di mafia. Il nostro impegno è anche per loro. Mai si spegneranno i nostri riflettori sulle storie di chi ha dato la vita lottando contro la criminalità organizzata e le mafie.”
Di che cosa siamo capaci conferenza stampa, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi
Seguono le dichiarazioni del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi: “Noi tutti i giorni dell’anno ricordiamo a ragazzi e ragazze che le scuole sono presidio di legalità. La legalità è parte costituente della nostra vita. A scuola si deve imparare il rispetto, e la lotta alla violenza. In questa data tutti i nostri ragazzi si rispecchieranno. Ciò che abbiamo passato quest’anno dimostra di cosa il personale della scuola è capace. E tutti sentono questa data come propria.”
E poi: “Avevamo avviato un’iniziativa: la nave della legalità. Una testimonianza viva per tutti i ragazzi e le ragazze di Palermo e della Sicilia. Quest’anno non possiamo farlo. Ma il 23 maggio, alla mattina presto, saremo con i ragazzi dell’istituto di Palermo sulla banchina a cantare l’inno nazionale. Dobbiamo essere lì. La nave non arriverà, ma ne arriveranno altre. E dovranno sapere che siamo lì presenti”.
“Porteremo anche un grande lenzu9olo che esporrò oggi e domani al ministero a Trastevere. Noi non solo siamo presenti, ma intorno a questa data abbiamo costruito un percorso annuale che ricorda: legalità vuol dire persone. Il rispetto e il rifiuto della violenza sfocino in un’identità comune. Chi la rifugge, è da un’altra parte, abbiamo tirato una riga. Noi siamo da un lato, con i nostri bambini, con il paese civile.”
Di che cosa siamo capaci conferenza stampa, Maria Falcone, Presidente Fondazione Falcone
Si esprime anche la professoressa Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone e Presidente Fondazione Falcone: “Senza la televisione il nostro messaggio stenterebbe a passare nella nostra società. Ringrazio anche il ministro Bianchi: il ministero è stato partner fondamentale della Fondazione Falcone, senza il quale non avremmo creato questo movimento di legalità in tutte le scuole italiane. E’ agli insegnanti che mi rivolgo, ed è con loro che lavoro con i ragazzi. Anche quest’anno, un anno particolare a causa della pandemia.”
“Il mio problema più grande però era di non poter mandare un messaggio forte come quello della nave della legalità. L’iniziativa aveva cambiato quella giornata, da dolorosa a ricca di speranza. Con i loro canti e il loro entusiasmo allegramente, uniti e vicini da tutta Italia, cosa volevano dire? Siamo qua, ci siamo impadroniti del territorio, che prima era della mafia. Al grido di Palermo è nostra, e non di Cosa Nostra.”
E ancora: “Abbiamo fatto ricorso alla tecnologia per parlare con l’Italia e le Istituzioni, chiedendo a tutti di esporre un lenzuolo bianco dai balconi come simbolo di lotta alla Mafia. Abbiamo fatto progetti con le scuole di Palermo, e creato murales che rappresentano Giovanni e Paolo, e Padre Pugliesi. I loro volti, che la Fondazione Falcone ha voluto regalare a Palermo, i padroni della città. L’anno prossimo i ragazzi, di fianco ai murales, potranno gridare la loro lotta alla mafia. Che non è stata vinta, ma ce la potremo fare.”.
Di che cosa siamo capaci conferenza stampa, l’intervento di Tina Montinaro
Tocca quindi a Tina Montinaro, Presidente Associazione Quarto Savona 15: “Il mio impegno è quello di portare avanti la memoria, che deve essere sempre viva. Noi siamo testimoni, affinchè questi ragazzi sappiano cosa è succcesso. Come moglie di Antonio Montinaro, capo scorta del dottor Falcone, come la dottoressa Falcone ho voluto portare avanti il ricordo di questi uomini.”
“Dovevamo fare qualcosa, sul territorio, con il linguaggio diverso dei giovani di oggi. Come gli è stata raccontata la Storia? Loro, oggi, avrebbero fatto la stessa cosa? Perciò ho lanciato un challenge a cinque istituti di Palermo. Cinque come gli eroi della strage di Capaci. I ragazzi hanno partecipato, scritto frasi che rapperanno. Io ho chiesto l’aiuto di Lucariello, il musicista, e i giovani si sfideranno a Capaci, rappando i nostri eroi. Forse è più importante che rappare contro Stato e polizia, in modo volgare.”
E poi continua: “Abbiamo anche il nostro campione delle fiamme oro, Stefano Bisolfi, che si arrampicherà per più di 20 metri dietro alla casetta con su scritto no-mafia. E una volta in cima farà scendere una barriera dell’Italia.”
Il questore di Palermo Leopoldo Laricchia
Poi, parla il questore di Palermo Leopoldo Laricchia: “Se ogni caduto della polizia, ma ogni caduto in generale, fosse una stella, sopra Palermo ci sarebbe un firmamento. Come Polizia di Stato abbiamo 25 caduti, otto dei quali caduti insieme a due grandi magistrati, Falcone e Borsellino. La storia del contrasto alla mafia, del sacrificio degli uomini dello Stato lega veramente in modo intimo Magistratura e polizia di Stato. Tutti gli uomini caduti erano orgogliosi del loro ruolo. Nessuno di loro si è mai tirato indietro.”
“Per noi è una storia costitutiva: l’essenza di ogni poliziotto che lavora a Palermo, e non solo. Tanti funzionari e poliziotti che hanno iniziato questo servizio dopo gli anni ’80 e ’90 hanno trovato motivazione in questi eventi. Dopo la cerimonia nell’Aula Bunker, solitamente migriamo verso un altro luogo della memoria per noi. Un giardino, con un pezzo di asfalto che abbiamo costruito apposta per ricordare l’autostrada di Capaci.”
Le iniziative Rai
Per descrivere ed elencare le iniziative Rai si collega Marcello Ciannamea, Direttore Distribuzione Rai. “La commemorazione e il racconto Rai è molto ampio, e attraversa diverse realtà multimediali. Televisione, Radio, Web, Social. Anzitutto, copriremo gli eventi di domenica 23 maggio dalla banchina di Palermo sul TG1 e su Rai News 24. Si esibirà l’orchestra dell’istituto Regina Margherita di Palermo. Seguirà a Uno Mattina in Famiglia alle 8.30 circa il collegamento con Manfredi Borsellino, e con Tina Montinaro.”
“Seguirà sempre su Rai 1 e in diretta la cerimonia dall’aula Bunker di Palermo, con la conduzine di Emma d’Aquino. Tutte le testate daranno ampia copertura informativa sugli eventi. Rai News 24 in particolare si collegherà con la caserma Pietro Lungaro per raccontare i momenti celebrativi che si terranno in quel luogo. Sempre su Rai 1 dalle 17.50 la cerimonia a Palermo che concluderà con la lettura dei nomi delle vittime le celebrazioni della giornata.”
E poi continua: “Ma non c’è solo copertura informativa. Proporremo film e fiction come Era d’estate, In nome della legge, Per amore del mio popolo. Tanti anche i documentari, a cura gran parte di Rai Cultura e Rai 3. Rai Cultura sarà la grande protagonista, con la partecipazione della professoressa Falcone.”.
“Nei giorni che precedono il 23, poi, come nel programma Maestri, si parlerà molto di legalità. Partendo anche dalle modalità investigative di Giovanni Falcone, il suo metodo Falcone. Fanno parte dell’offerta anche Fabio Fazio e Sigfrido Ranucci. Rai Gulp, poi, presenta Giovanni e Paolo: il mistero dei Pupi. Una storia d’animazione ispirata ai due magistrati. Infine, su Rai Scuola è previsto uno speciale sulle navi della legalità. Per concludere c’è l’offerta Digital su RaiPlay, con almeno una trentina di prodotti.”
L’offerta Rai Radio
Roberto Sergio, Direttore Rai Radio descrive quindi l’offerta radiofonica in occasione della ricorrenza: “Come negli anni scorsi ricorderemo i tragici eventi e le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Con l’auspicio che queste giornate siano ricordo, ma anche stimolo a combattere per un futuro libero dalle mafie.”
“Su Radio 1 avremo servizi e una diretta dall’aula Bunker di Palermo. I programmi come Che giorno è, Inviato Speciale tratteranno dell’argomento, così come su Rai Radio 3 faranno Prima Pagina e Zazà. Anche le radio digitali faranno la propria parte. Radio Techetè manderà in onda uno speciale costruito con i contributi audio degli inviati che raccontarono la cronaca strage.”