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NOVE propone questa sera, 21 maggio 2021, l’undicesima puntata dell’edizione 2021 di Fratelli di Crozza. L’appuntamento con Maurizio Crozza e le sue nuove parodie e imitazioni di politici, economisti e personaggi è alle 21.20.
Nel corso delle puntate andate in onda nelle ultime settimane, Crozza si è concentrato sui personaggi politici più “social” del momento. Come il presidente della Regione Calabria Antonino Spirlì; o il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e le sue conferenze stampa. Infine, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ormai presenza fissa nello show del comico genovese.
Vi ricordiamo che potete seguire le puntate di Fratelli di Crozza in diretta streaming sul sito discovery+; sulla piattaforma saranno caricate anche le singole imitazioni estrapolate da ogni puntata dell’edizione.
Fratelli di Crozza 21 maggio, la diretta
Inizia la puntata. Il monologo di apertura tratta di estate e riaperture. La prima imitazione della serata, dunque, è quella del virologo Crisanti; che nell’interpretazione di Crozza è rappresentato come un vampiro; un menagramo che si rallegra dei rischi rappresentati dalle riaperture. Il vero Crisanti non ha mai nascosto, infatti, il suo scetticismo nei confronti delle riaperture, che ritiene essere premature.
“Andate a trovare i nonni, andate, Già che ci siete limonateli, così siete sicuri” ridacchia Crozza-Crisanti. “Dal libro dell’Apocalisse secondo Crisanti: io avevo detto, state chiusi in casa dieci anni, che ci vuole. Ferragosto lo passerete in cantina, moriremo tutti” esclama poi Crozza-Crisanti.
Segue un monologo sull’accusa per frode di Attilio Fontana. Di recente, infatti, un terzo conto estero a lui sconosciuto e intestato a sua madre è stato identificato dagli inquirenti. Così, Crozza si esibisce nella parodia di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Oltre a lui, il comico torna a imitare anche Giulio Gallera.
Quindi, Crozza rappresenta l’accoppiata come un duo comico alla Stanlio e Ollio. Al punto che un ristoratore chiede loro di esibirsi nel suo locale “prima di Pio e Amedeo” afferma.
Fratelli di Crozza 21 maggio, l’imitazione di Mauro Corona, Luca Zaia
Nell’imitazione seguente, Crozza imita Mauro Corona, e commenta la proposta europea di produrre del vino de-alcolizzato, contenente acqua. “Il vino è sacro, è stato il primo oggetto delle attenzioni del signore, del suo primo miracolo” commenta Crozza-Corona.
Segue un nuovo monologo a tema Matteo Salvini. Infatti, secondo un recente sondaggio, Luca Zaia batte Salvini di dieci punti quanto a fiducia come leader. Inizia così l’imitazione di Luca Zaia, come sempre rappresentato alle prese con una conferenza stampa.
Come di consueto, così, Crozza-Zaia parla in dialetto veneto, sbaglia a fornire numeri e statistiche; e si riferisce ai suoi ormai noti amici presenti alla conferenza stampa: “il Boadin” su tutti. Solo che dietro di lui, questa volta, passano i ciclisti in gara nel Giro d’Italia.
La parodia di Vincenzo De Luca
“L’idea di tassare i ricchi l’ha detta così male, che ha fatto arrabbiare anche i poveri” afferma Crozza nel monologo successivo. Poi, torna a parlare delle decisioni di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, inerenti la stagione estiva nella sua regione. Inoltre, De Luca si è anche scagliato contro il reddito di cittadinanza. Intanto, De Luca è indagato nel caso per la mala-gestione delle ecoballe e della raccolta differenziata in Campania.
“Trieste. Trieste ce l’ho nel cuore. Quando faccio il presepe al posto della mangiatoia ci metto il municipio di Trieste. Ma il caffè è Campano, è scritto anche nei comandamenti: non avrai altro caffè al di fuori di quello campano. A Trieste quando chiedi un caffè nella tazzina improvvisa: mette amarone, coca cola.” chiosa Crozza-De Luca; commentando il fatto che Trieste stia concorrendo con Napoli per ricevere dall’Unesco il riconoscimento del patrimonio mondiale per il caffè.
L’imitazione di Alessandro Di Battista nel 2071
La parodia di Alessandro Di Battista proposta da Crozza questa sera è particolare. Il comico, infatti, ha immaginato come potrebbe essere il politico pentastellato nel 2071. Ancora in attesa di entrare in scena, senza aver realizzato nulla di concreto in tutta la vita.
Nel racconto fantasioso del Crozza-Di Battista nel 2071, Luigi Di Maio è diventato addirittura Presidente della Repubblica. Marco Travaglio, invece, è deceduto, mentre Silvio Berlusconi è ancora vivo. “Si era fatto ibernare per prolungare il verdetto sul processo Rubi. Ora che i giudici sono tutti morti si è fatto scongelare” afferma Crozza-Di Battista.
L’imitazione diventa così un pretesto per descrivere lo scenario politico italiano quasi fantascientifico del 2071. “Grillo è in esilio a Sant’Elena. Ma non è tanto lucido, mi confonde con la Raggi.” continua. “Io mi tengo pronto, magari se i Cinque Stelle tornano alle origini, io mi sto scaldando per scendere in campo”.
Infine, l’ultima imitazione della puntata: quella di Flavio Briatore. Crozza-Briatore è alle prese con i lavori di ristrutturazione delle sue attività a Dubai. “Lo sai perchè c’è il deserto? Perchè han buttato giù tutto, non c’è burocrazia qua. Butti giù tutto, e poi ricostruisci. Butti giù il tuareg dal cavallo, il patrimonio Unesco, tutto. Buttiam giù anche il mare, e facciamo un bosco per la caccia alla volpe. Se l’imprenditore non fa il Buttogiù, dove va?”.