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Oggi, 7 giugno 2021, seguiamo in diretta la conferenza stampa di presentazione di Prix Italia 2021, concorso internazionale dedicato ai programmi di qualità della Radio, Tv e Web. L’appuntamento è alle 11.00 sul sito dell’Ufficio Stampa Rai.
Il tema dell’edizione 2021 è “Rebuilding Culture and Entertainment. Media’s Role for a New Start”. Ovvero, “Ricostruire la cultura e l’intrattenimento: il ruolo dei Media per un nuovo inizio”.
Prix Italia, la settantatreesima edizione, si tiene dal 14 al 18 giugno 2021 a Milano; mentre i giurati si riuniscono online il 7, 8 e 9 giugno per assegnare i premi di categoria ai migliori programmi e progetti. Sono previsti 3 premi per la Radio, 3 per la TV e 3 per il Web. Inoltre, seguendo la tradizione, un premio speciale supplementare è consegnato personalmente dal Presidente della Repubblica.
Partecipano alla conferenza stampa di oggi: Marcello Foa, Presidente Rai, Graham Ellis, Presidente Prix Italia e Annalisa Bruchi, Segretario Generale Prix Italia; e poi Roberto Cecatto, Direttore Produzione Tv, Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione Regione Lombardia e Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura Comune di Milano.
Prix Italia 2021 conferenza stampa, la diretta
Il primo a rilasciare dichiarazioni è Marcello Foa, Presidente Rai. “Spostare le date (solitamente il Prix è in onda a settembre n.d.r.) è stata una felice intuizione. Il tema lo abbiamo deciso a dicembre. Abbiamo deciso di interrogarci su cosa sia la cultura nel nostro paese, dopo un’esperienza di -clausura- che deve mediare con la realtà. Il titolo dunque è stato profetico: vogliamo chiederci quale sia l’obiettivo dei media, a cavallo tra divulgazione, cultura e comunicazione anche digitale.”
“Il Prix Italia racchiude i maggiori partner europei e mondiali, e abbiamo avuto adesioni positive. Facciamo gli scongiuri, che vada tutto bene. L’esperienza dell’anno scorso ci ha indotto a credere che giugno potesse essere il periodo migliore per avere del pubblico in sala. L’anno scorso, a settembre, una settimana dopo la chiusura l’Italia è tornata in lockdown. Giugno è un periodo in cui, verosimilmente, potremmo realizzare un evento in presenza. Inoltre, la Lombardia potrebbe tornare zona bianca.”
E ancora: “Abbiamo scelto Milano, seguendo il principio di rotazione delle location. Inizialmente volevamo farlo a Como. Ma a Milano c’è un centro di soluzione stabile, possiamo rispondere più prontamente anche ad eventuali emergenze. C’è esigenza di buona cultura, ma anche di cancellare la brutta immagine di alcune emittenti, che dipinsero l’Italia e la Lombardia come un paese -untore-. L’Italia, invece, vuole essere un paese che propone un rinascimento culturale. Le premesse ci sono tutte.”
Prix Italia 2021 conferenza stampa, le dichiarazioni di Graham Ellis
Poi tocca a Graham Ellis, Presidente Prix, che risponde da Londra. “Nella mia esperienza i Media sono sempre sotto i riflettori, sia in UK che in altre nazioni. Ancor di più, se parliamo dei media del servizio pubblico, e specialmente durante la pandemia. Perciò, chi lavora nei media sa che è giusto ricevere queste attenzioni, dato che riceviamo sovvenzioni pubbliche dei contribuenti.”
“La pandemia non ha acceso l’attenzione solo sui media del servizio pubblico, ma più i generale su tutti i servizi pubblici; come gli ospedali. Durante la pandemia il ruolo dei media non è stato solo diffondere notizie sul Covid. Il servizio pubblico radiofonico, televisivo e online ha anche avuto un ruolo educativo, per esempio nella trasmissione di programmi per ragazzi e bambini.”
Infine: “Non dobbiamo dimenticare l’importanza dei nostri programmi in tv e in radio. Hanno donato serenità alle persone, probabilmente spaventate, chiuse in casa. Vedere i programmi e i volti a cui erano abituati in televisione ha contribuito a diffondere in loro un clima di tranquillità. Guardando al futuro ci chiediamo quale sarà l’eredità della pandemia. Che ha accresciuto l’importanza del servizio pubblico a 360 gradi. E’ un cambiamento a breve o a lungo termine? Forse risponderemo a questa domanda già a Milano la settimana prossima”.
Prix Italia 2021 conferenza stampa, Annalisa Bruchi, Segretario Generale Prix Italia
Quindi, parla Annalisa Bruchi, Segretario Generale Prix Italia: “I numeri della pandemia stanno andando bene, speriamo di riuscire a organizzare un Prix degno anche quest’anno. Tutti i broadcaster ci hanno aiutato e ci sono stati vicini. Il Lockdown ci ha abituato a realizzare masterclass bellissimi anche online. Oggi non potevamo mancare questa settantatreesima edizione.”
“L’estate, l’anno scorso, ci aveva dimostrato che i contagi sarebbero stati in calo. Settembre sarebbe stato più rischioso, lo ha dimostrato la scienza. Nel corso dell’evento sarà la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il sindaco di Milano, il presidente Fontana e il ministro Franceschini: tutti insieme per la cultura.”
E ancora: “Le produzioni in quest’anno sono diminuite, anche se sono proseguite. Avevamo paura di ricevere meno adesioni, ma cos non stato. I prodotti che sono arrivati sono numerosi, spesso parlano di pandemia, ma anche di cambiamento climatico. Ci sono anche due prodotti Rai in finale, molti della BBC. Anche quest’anno, poi, ci sono 66 giurati internazionali, che si sono riuniti online. A tal proposito, vi ricordo che i panel del Prix saranno tutti disponibili su Rai Play.”.
L’intervento di Roberto Cecatto e Stefano Bolognini
Poi interviene Roberto Cecatto, Direttore Produzione Tv: “Milano ha dei dream team di produzione eccezionali. Non dimentichiamo che per la produzione televisiva si può remotizzare qualche procedura, ma non tutte. Sotto la pandemia sono state prodotti programmi incredibili: i mondiali di sci, il Giro d’Italia.”
“Riguardo le location, abbiamo la prima prevista alla Scala. L’allestimento scenografico è garbato e minimale. Poi abbiamo predisposto una capacità produttiva presso l’associazione Stelline, con mezzi dedicati. Infine, sposteremo il team per la chiusura dell’evento presso l’Auditorium della Regione.
Parla anche Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione Regione Lombardia: “Il ruolo di Milano e della Lombardia nella ripresa è importantissimo. In particolare veicolato attraverso la Scala, luogo di cultura riconosciuto in tutto il mondo. E poi, anche le Stelline sono un’associazione culturale e storica che vede Comune e Regione cooperare da sempre.”
“La Rai ha dovuto aumentare le sue produzioni durante la pandemia, contrariamente al resto delle attività. Il giornalista che attraverso il suo volto raggiunge le persone a casa dà infatti un segnale di sicurezza e speranza. E poi, il discorso -comunicazione pubblico e privato- nel periodo pandemico. La Regione e il Comune, le istituzioni ci sono.”
Termina infine: “E’ bello che il 14 giugno segni il ritorno della Lombardia in zona bianca. Il Prix darà un messaggio importante in un contesto di riaperture.”
Per ultimo, interviene Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura Comune di Milano. “La città di Milano riprende la consuetudine della condivisione degli eventi e delle manifestazioni culturali in presenza. E’ un messaggio importantissimo. L’intera città cercherà di riaprire il suo patrimonio culturale, artistico e architettonico a tutti.
Le domande dei giornalisti
Domanda 1: quali sono le novità di questa edizione? Si può citare qualche prodotto finalista?
Risponde Annalisa Bruchi: “Nei prodotti finalisti la pandemia è ancora centrale. La Rai ha in finale Mental, di Rai Fiction, e La Traviata di Martone, andata in onda su Rai 3. Durante questo Prix si sono fatti vivi anche molti broadcaster che noi definiamo -dormienti-; cioè iscritti al Prix, ma che non partecipavano da molto tempo. Dalla Russia, dal Sud Africa ad esempio. Tutti i prodotti hanno tratti innovativi e un forte carattere crossmediale. Venite a vederli: gli eventi sono aperti alla cittadinanza.”.
Domanda 2: per Foa, come risponde alle polemiche sul rinnovo dei vertici Rai? E riguardo alle polemiche sul grande centro di produzione Rai al Portello? Come si legano le decisioni sulla location del Prix?
“Tutte le decisioni sul Prix si sono svolte prima che si scatenassero le polemiche che citi. Questa è una bella occasione di mettere in mostra l’Italia e la Rai all’estero. Dove il Prix è conosciuto e stimato più che in Italia. Noi lavoriamo con spirito istituzionale. Ci sta a cuore la Rai e il prestigio che ci viene riconosciuto all’estero.”
“Il Prix Italia ha, appunto, la parola Italia nel nome. Il Prix Italia a Milano nel 2021 può essere un segnale che porta il paese ad essere rivalutato, riconsiderato e ammirato. Specialmente in ambito culturale e artistico.” continua Filippo Del Corno.