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Rete 4 trasmette alle 21.25 di questa sera, venerdì 2 luglio 2021, una nuova puntata di Le storie di quarto grado. Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero conducono il programma che propone inchieste e approfondimenti sui maggiori casi di cronaca dell’attualità.
In apertura sono proposti gli ultimi aggiornamenti sulla scomparsa di Saman Abbas, la ragazza pakistana uccisa dallo zio con la complicità dei genitori e di tutta la famiglia. I Carabinieri stanno ancora cercando il corpo della ragazza, i cui familiari sono riusciti a fuggire in Pakistan.
E poi, Le Storie di Quarto grado torna sul caso di Denise Pipitone. Nel corso della puntata andata in onda venerdì scorso, 25 giugno 2021, il conduttore Gianluigi Nuzzi aveva difeso la libertà di espressione del programma. Nuzzi ha dichiarato che “in nome del patto con i telespettatori, nessuno può decidere la scaletta della trasmissione”. La madre di Denise Pipitone, Piera Maggio, aveva infatti diffidato Le Storie di Quarto Grado dal proseguire con i servizi inerenti sua figlia.
Potete seguire Le storie di Quarto Grado anche in streaming sul sito ufficiale Mediaset.
Le storie di Quarto Grado 2 luglio 2021, la diretta
La puntata inizia trattando il caso di Chiara, la sedicenne uccisa brutalmente da un coetaneo in circostanze ancora da chiarire. “Una voce mi ha detto di ucciderla. Lo volevo fare da giorni” avrebbe confessato il compagno di Chiara, incline a scatti di rabbia.
Poi, si parla di Saman Abbas, e del suo ragazzo, distrutto dall’accaduto. I due progettavano di sposarsi, e stavano per portare a termine i loro piani. Poi, la tragedia: i genitori di Saman probabilmente scoprono che Saman non si è davvero lasciata con il giovane pakistano di Roma. Contattano così lo zio, e il resto, purtroppo, è cronaca.
Le indagini al momento non hanno compiuto sostanziali passi in avanti. Il corpo non è ancora stato trovato, e dalle testimonianze di Ikram, cugino di Saman arrestato in Francia, del fratello e di un altro cugino di Saman non sono emerse novità rilevanti. Tuttavia, gli inquirenti intendono ascoltare nuovamente anche il ragazzo di Saman.
Seguono approfondimenti che riguardano la famiglia di Saman, e il loro stile di vita profondamente radicato nella tradizione più misogina e arretrata.
Le storie di Quarto Grado 2 luglio, la nuova inchiesta su Denise Pipitone
Si torna quindi a trattare il caso di Denise Pipitone. Jessica, la figlia di Anna Corona, è nuovamente sotto i riflettori mediatici, per via delle incongruenze riscontrate nelle dichiarazioni processuali dell’epoca. Pare, inoltre, che di recente molti testimoni siano stati ascoltati nuovamente dagli inquirenti, per verificare le loro affermazioni un’ennesima volta.
Fra loro, ci sarebbe anche l’ex fidanzato proprio di Jessica Pulizzi. Al quale sono state contestate alcune telefonate di Jessica sospette, che non è mai stato in grado di spiegare. Addirittura, il ragazzo dichiara di non aver mai risposto a quelle chiamate. Anche se i tabulati confermerebbero l’opposto. I suoi avvocati sostengono che le rilevazioni delle celle non sarebbero attendibili.
In studio, gli ospiti di Le storie di Quarto Grado di stasera, 2 luglio 2021, sono quasi unanimemente concordi: eventuali nuove testimonianze, dopo così tanti anni, non possono essere ritenute attendibili.
L’intervista all’ex di Jessica Pulizzi: Gaspare Ghaleb
Sono poi condivise le dichiarazioni esclusive dell’ex ragazzo di Jessica Pulizzi, Gaspare Ghaleb, rilasciate in esclusiva per Le storie di Quarto Grado. “Se scomparisse mia nipote mi sentirei una persona persa, senz’anima. Io ho aiutato nelle indagini. Non c’entro nulla con il resto. MI hanno pure picchiato in commissariato. All’epoca non puntai il dito, ma oggi ho i miei dubbi su Jessica” afferma.
“Sono stato condannato per aver detto la verità. Ma all’epoca non mi hanno creduto.” continua. “Le telefonate? Non fui io a rispondere al telefono, fu mia zia o mio cugino. Anche loro avevano paura di lei, di Jessica.”.
Poi, rientrati in studio, si propone nuovamente la pista della Criminalità organizzata. “Possibile che in un territorio come Mazara, dove esiste un problema di Criminalità organizzata, sparisce una bambina e nessun Boss attiva le sue sentinelle per ritrovarla?” afferma il conduttore.
Le indagini dell’Ex PM Maria Angioni
E’ poi citata la ex PM, che si occupò del caso nel 2004, Maria Angioni. “Ha fatto danni inenarrabili.” commenta Carmelo Abbate dallo studio.
Stefano Pellegrino, avvocato della Angioni, ha rilasciato un’intervista a Le Storie di Quarto Grado. Interrogato sulle indagini e sulla denuncia a carico della Angioni, commenta che “Le viene contestata un’imprecisione nelle dichiarazioni sull’installazione delle telecamere di controllo presso l’abitazione dei Pipitone.”. Infatti, la Angioni dichiarò di aver predisposto le telecamere immediatamente dopo la scomparsa della bambina. Ma dai documenti è emerso che, in realtà, le telecamere furono installate solo 3 mesi dopo. “Si tratta di un ricordo falsato dopo 17 anni di indagini” continua Pellegrino.
Il programma, poi, ripercorre le testimonianze rilasciate da Alice, la sorella minore di Jessica Pulizzi.
La lettera di Tony Pipitone
La puntata continua con un’intervista e una lettera scritta e letta da Tony Pipitone, il padre, che poi si scoprì non essere il padre naturale, di Denise.
“Devo dare dei chiarimenti. La scomparsa di mia figlia mi ha devastato la vita e spezzato il cuore. Amavo la mia famiglia e i miei figli. Nel 1998, per rendere la vita della mia famiglia più agiata, trovai lavoro in Toscana. Lavoravo tutto il giorno come muratore per loro. Nell’estate del 1999 chiesi a Piera di venire in Toscana, ma non accettò.” scrive Tony Pipitone.
“Li amavo troppo, profondamente. Ero felice al pensiero di ritrovarli ogni volta che tornavo. Poi, una nuova gioia: la nascita di Denise. Arrivai in ospedale, e Denise era già nata.” continua. “Nel 2002 sono tornato in Sicilia. Poi, nel 2004, Denise scompare. Da lì, ho perso mia figlia, e la mia famiglia. Ho sopportato un dolore che non auguro a nessuno. E’ stato un periodo buio, avevo anche perso il lavoro. Mi sentivo abbandonato, e sono rimasto in silenzio.”.
Il caso di Isabella Internò e Denis Bergamini
Sono passati 30 anni dall’omicidio di Denis Bergamini. L’uomo, all’epoca, era in crisi con la sua compagna dell’epoca, Isabella Intenò, in seguito a una gravidanza inaspettata e a un aborto. Gli eventi portano alla brusca fine del loro rapporto. Denis, calciatore professionista, è all’apice della sua carriera, quando Denis si rivede con Isabella. L’incontro è breve: i due sono visti correre in auto, e poi avviene un terribile incidente. Denis resta ucciso, schiacciato sotto le ruote di un camiona. Il caso si conclude, e le dichiarazioni di Isabella fanno pensare a un caso di suicidio.
Anni dopo, però, le indagini portano alla luce una conclusione diversa dell’autopsia: Denis sarebbe stato soffocato, e solo dopo, post mortem, gettato sotto le ruote del camion. Isabella è tutt’ora incensurata, e, sebbene sia stata l’indiziata principale, nessun tribunale l’ha mai pronunciata colpevole.