Indice dei contenuti
- 1 The Band conferenza stampa diretta, l’intervento del direttore Stefano Coletta
- 2 Il direttore Stefano Coletta svela la volontà di fare la finale in un palazzetto
- 3 The Band conferenza stampa, interviene Carlo Conti
- 4 Le prime dichiarazioni dei tre giudici
- 5 The Band conferenza stampa, proseguono gli interventi
- 6 The Band conferenza stampa diretta, le domande dei giornalisti
- 7 Altre domande
- 8 The Band conferenza stampa, continuano le domande dei giornalisti
Martedì 19 aprile, alle ore 12:30, si è svolta la conferenza stampa di The Band. Il programma, condotto da Carlo Conti, ha come protagoniste otto band, in sfida tra loro. Ogni gruppo è guidato da un tutor. Tra quest’ultimi ci saranno Enrico Nigiotti, Dolcenera, Marco Masini e Irene Grandi. Come tutor, poi, ci saranno anche Giusy Ferreri, Federico Zampaglione, Francesco Sarcina e Rocco Tanica. La prima puntata del programma è prevista in programmazione per venerdì 22 aprile, su Rai 1.
Alla conferenza stampa di The Band presenzieranno il conduttore Carlo Conti, il direttore di Rai 1 Stefano Coletta, il vicedirettore di Rai 1 Giovanni Anversa e i tre giudici del programma Gianna Nannini, Asia Argento e Carlo Verdone. Presente anche Marco Cingoli, della Palomar. Il moderatore è Dante Fabiani, dell’ufficio stampa Rai.
The Band conferenza stampa diretta, l’intervento del direttore Stefano Coletta
Dopo qualche minuto di ritardo, inizia la conferenza stampa. L’incontro si svolge nella sede Rai di Viale Mazzini. Il primo a prendere la parola è il direttore della rete Stefano Coletta: “Per me The Band è motivo di orgoglio ma anche motivo tecnico della nostra professionalità. Nei miei due anni su Rai 1, nei target la rete si è ringiovanita, specie per quanto riguarda i programmi di intrattenimento. Con The Band proveremo a capire la risposta del pubblico dell’ammiraglia (che sta godendo di ottima salute) alle esibizioni dei gruppi. Non abbiamo, in Italia, un dato contabile preciso sulle band. La musica non soltanto alleggerisce, ma consegna anche messaggi tra le persone”.
Il direttore continua: “La prima volta che abbiamo parlato di questo programma, eravamo un po’ scettici. Siamo abituati sempre a vedere talent nei quali i personaggi si identificano con un solo concorrente. Dopo qualche riflessione, anche grazie a una serie di incontri con il mio direttore Carlo Conti (ride, ndr), abbiamo scelto di fare il programma. Con The Band vedremo uno storytelling davvero interessante. Abbiamo selezionato 16 gruppi che esprimono, in ogni loro componente, una grande passione per ciò che fanno. Con questa idea pensiamo, poi, di stimolare il ritorno degli spettatori verso l’accadimento in diretta. In questo momento è più in crisi il cinema del teatro: questo perché il pubblico vuole fruire di qualcosa che accade live”.
Il direttore Stefano Coletta svela la volontà di fare la finale in un palazzetto
Il direttore prosegue: “Infine, oltre alla passione, nel programma c’è anche il tema del doppio. Ogni persona ha una parte duale, che è molto rispecchiata nei protagonisti del programma. Il format prevede cinque puntate. Stiamo verificando la fattibilità per avere la finale in un palazzetto, con migliaia di persone. Questo proprio per enfatizzare l’aspetto del live“. Stefano Coletta, infine, presenta i tre giudici del programma, definendoli “sapienti e utili per la nostra tv“.
The Band conferenza stampa, interviene Carlo Conti
La conferenza stampa di The Band continua con le parole di Carlo Conti: “Spostare le forze Rai a Montecatini Terme, dove faremo il nostro spettacolo, è uno sforzo non indifferente. The Band è un format italiano, nato dall’idea di dare risalto alle band. Il programma è un talent particolare: non si vince assolutamente niente. Non si vincono soldi né contratti, ma solo la felicità di poter fare musica dal vivo. Questo è proprio il succo del programma. Abbiamo selezionato 16 band tra le oltre 2mila che si erano candidate per partecipare al programma. I sedici gruppi selezionati saranno proposti ai nostri otto tutor”.
Il conduttore prosegue, presentando un video con le prove delle band in gara. Conti riprende la parola: “Nel nostro appuntamento ci sarà anche un momento comico. Ci saranno, infatti, i Boiler. Questa è una fase lavorativa nella quale mi piace dedicarmi a progetti nuovi”.
Le prime dichiarazioni dei tre giudici
Prende la parola, ora, Gianna Nannini: “Io sono qui non per fare il giudice, ma per fare l’opinionista. Vorrei fare critiche costruttive. Sono felice che ci sia questo programma che dà la possibilità di tornare a suonare la musica dal vivo. Nelle band occorre lavorare insieme”. Parla Asia Argento: “A tutti noi è mancata tantissimo la musica dal vivo. Sono entusiasta di far parte di questo progetto. Sono una fan assoluta di Gianna Nannini: abbiamo dei gusti musicali simili. Mi sto divertendo tantissimo grazie alla musica”.
Infine, parla l’ultimo giudice, Carlo Verdone: “Mi sono preso un mese sabbatico dalla scrittura cinematografica. Amo la musica. Carlo è una garanzia, Rai 1 tenta un’operazione nuova e originale. Le band fanno spesso cover anni ’60. Riportarle a un gusto personale e attuale, per loro, è molto difficile. Alcune delle band sono riuscite a farlo. Occorre anima, personalità e soprattutto originalità. Mi darebbe molto fastidio, ora, sentire tutte le band imitare i Maneskin”. Carlo Conti, poi, svela che anche i tutor voteranno le esibizioni.
The Band conferenza stampa, proseguono gli interventi
Continua la conferenza stampa di The Band. Parla, ora, il vice-direttore Anversa: “Il programma è un grande riscatto della provincia. C’è un Paese che si racconta mediante i volti dei componenti di queste band. Anche in questo la Rai fa servizio pubblico. Di talento, nel programma, ce n’è parecchio”. Stefano Coletta riprende la parola per ringraziare le maestranze Rai.
Gli interventi si concludono con le parole di Marco Cingoli: “Abbiamo iniziato a lavorare a questo format più di tre anni fa. La prima mail scambiata con la Rai risale al 2017. La cosa più interessante, secondo me, è il clima intorno alla produzione. A Montecatini, infatti, c’è compattezza e le band stesse non sono in competizione tra loro. I ragazzi sono in allegria e partecipano solo per fare musica. Mi pare che ci siano tutti i presupposti per essere orgogliosi di questa produzione”.
The Band conferenza stampa diretta, le domande dei giornalisti
La conferenza stampa di The Band continua con le domande dei giornalisti. La prima è per Gianna Nannini: si ricordano alcune dichiarazioni che la cantante ha rilasciato qualche tempo fa. In particolare, la cantante all’epoca criticò le band italiane che cantavano cover straniere. La cantante risponde: “Con questo programma si dà la possibilità a tanta gente di cominciare con il mestiere. Per questo partecipo, altrimenti non ci sarei. Non possiamo continuare a fare le cover per imitare. Questo aspetto l’ho sempre combattuto“. Domanda anche per Asia Argento: si parla del suo passato a X Factor. La Argento afferma: “Partecipare a The Band per me non è un riscatto. Qui c’è coesione, non c’è guerra tra giudici“.
La domanda successiva è sull’influenza che i Maneskin potrebbero aver avuto sul programma. Risponde Stefano Coletta: “Il dialogo sul programma nasce molto prima dell’esplosione dei Maneskin, anche se implicitamente potrebbero aver influito sulla voglia di sperimentare. Io e Carlo stiamo lavorando, comunque, su un altro programma con i Mankeskin protagonisti. La produzione non andrà in onda su Rai 1“. Domanda anche per Carlo Verdone: all’attore viene chiesto se qualche band lo ha fatto ridere. Verdone risponde: “No. A una band ho detto di cambiare il modo di vestire. Il look conta, specie se vai in televisone. Devi sfoggiare un po’ di follia“.
Altre domande
Continuano le domande dei giornalisti. La prossima domanda è per Carlo Conti e si parla della sua voglia di sperimentare. Al conduttore, poi, viene chiesto se il programma sarà in diretta: “Il programma sarà registrato. Siamo riusciti a trovare lo spazio al teatro di Montecatini solo per un mese. Per quanto riguarda le sperimentazioni, oggi la sfida vera è trovare un format accattivante, che possa incuriosire e che possa piacere a tutta la famiglia. Oggi il pubblico si fa il proprio palinsesto e non lo subisce più in maniera passiva” .
La domanda successiva è rivolta sia a Carlo Conti che a Stefano Coletta. Si parla della finale al palazzetto e del format di Ora o mai più. Il primo a rispondere è il conduttore: “Per quanto riguarda la finale, non penso ci saranno ospiti. C’è talmente tanta ricchezza nel programma che non credo ci sia bisogno di elementi esterni. Per quanto riguarda il palazzetto, invece, ricordo che Montecatini è molto vicina a Firenze, dove c’è un bel palazzetto dedicato a Mandela. Sarebbe bello farlo qui, magari invitando anche tutti i medici e gli infermieri che hanno vaccinato gli italiani”. Il direttore di Rai 1, invece, risponde su Ora o mai più: “Il format è sempre lì con me, ma ho preferito sperimentare. Non ho ancora deciso se tornerà in onda o se, invece, rimarrà nel cassetto“.
La prossima domanda è sul format di The Band e sull’eventuale cessione all’estero: “Abbiamo già qualche riscontro“, svela Marco Cingoli.
The Band conferenza stampa, continuano le domande dei giornalisti
Continuano le domande dei colleghi. Il prossimo quesito è per Carlo Verdone e si parla del suo passato da musicista: “Sono un batterista medio basso. Il momento più bello è stato quando ho conosciuto Joe Monabassa e ho suonato con lui. Quello è stato un momento emozionante, avevo conosciuto il mio chitarrista idolo“. La domanda successiva è sull’eventuale presenza, nel cast, di band multietniche. Risponde il conduttore Carlo Conti: “Sicuramente c’è un batterista più scuro di me (ride, ndr). Una band, poi, mi ha colpito. Loro vengono dal Friuli Venezia Giulia e a loro Gianna Nannini ha suggerito di inserire sonorità dell’est”. L’ultima domanda, infine, è su una eventuale esibizione dei giudici. Carlo Conti risponde in maniera criptica: “Chissà, se a loro verrà voglia in una puntata…“. Finisce qui la conferenza stampa.