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Venerdì 11 novembre, dalle ore 21:25 su Nove, è prevista la messa in onda di una nuova puntata di Fratelli di Crozza. Il programma è condotto dal comico Maurizio Crozza, che nell’appuntamento alterna monologhi e imitazioni. Con lui la spalla comica Andrea Zalone. La puntata è fruibile in diretta streaming dal sito di Discovery+.
Fratelli di Crozza 11 novembre, le imitazioni di Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi
Fratelli di Crozza dell’11 novembre parte con l’imitazione di Giorgia Meloni. La finta Premier afferma: “La caduta del Muro di Berlino segna la fine dei totalitarismi. Il comunismo ha rovinato l’Italia, contraddistinto per la Marcia su Sassari delle feroci truppe di Occhetto, da cui nasce quell’atroce sigla SS, ovvero Sassari. Veltroni si è messo d’accordo con quel pazzo con i baffetti, un tale D’Alema“.
Il comico entra in studio e parte con il primo monologo: “La destra ha bisogno di una data tutta sua: quelle che ci sono appartengono tutte alla sinistra, dal primo maggio al 25 aprile. Intanto, è partita la escalation tra il nostro paese e la Francia: due giorni fa eravamo cugini, oggi disumani. Sugli sbarchi siamo tornati alla politica dei porti chiusi, che già Matteo Salvini aveva iniziato ai tempi del Conte 1. Ora, con Matteo Piantedosi, è stato introdotto lo sbarco selettivo”.
Fratelli di Crozza dell’11 novembre va avanti con l’imitazione del Ministro degli Interni: “La Francia ci ha fatto notare che sulle OGN c’erano i migranti e non dei container. Così abbiamo fatto scendere tutto il carico residuale“. Il comico, terminata la parodia, prosegue nell’invettiva: “Ma perché non adottare la politica dello sbarco selettivo anche per la nomina di governo? Pensiamo ad Augusta Montaruli, oggi Sottosegretaria e che ha una condanna in Appello a 19 mesi per dei rimborsi“. Il conduttore ironizza anche su Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura: “Ha chiesto una serie tv su Oriana Fallaci. Peccato, però, che ha dimenticato che la TV di Stato ne ha già trasmessa una nel 2015, quando era Vicedirettore del TG1. Ma cosa faceva Sangiuliano in Rai? Puliva i vetri?“.
L’imitazione dell’ex Direttore del TG2
A Fratelli di Crozza dell’11 novembre va in scena l’imitazione dell’ex Direttore del TG2: “Basta con l’egemonia cultura di origine gramsciana. Perché la Rai non valorizza la musica italiana, creando un Festival in una città ligure, magari a Sanremo? Ah, esiste già? Ora che sono Ministro prometto che andrà sempre su Rai 1”.
Maurizio Crozza parla del fenomeno dell’emigrazione: “All’estero sono presenti 5,8 milioni di italiani. Sono più le persone che sono andate via rispetto a quelle che sono arrivate. La vera emergenza non è chiudere i porti, ma bensì sbarrare le vie di fuga“. Si prosegue con l’imitazione dell’emigrato “più famoso d’Italia“, ovvero il senatore Antonio Razzi: “Sono stato molti anni in Svizzera, dove ho lavorato come operaio. Qui guadagnavo di più rispetto ad oggi che sono senatore. In Parlamento è anche più complicato: ci ho messo due anni per imparare l’italiano. Ho fatto le 12 fatiche di Arcore per capire che il Presidente alle votazioni diceva astenuti e non a starnuti”.
Fratelli di Crozza di venerdì 11 novembre continua con la parodia di Vincenzo De Luca: “La sicurezza va affrontata con il pugno duro. Al sud c’è pace e armonia: da noi gli uccellini aiutano le persone a vestirsi e questo avviene solo grazie alla mia presenza. Senza di me, in Campania verrebbe meno la civiltà. Vogliono posizionare le trivelle a Ischia. Perché rovinare un tale scenario? Potrebbero metterle tra Bergamo e Brescia, dove addolcirebbero l’ambiente“.
Fratelli di Crozza 11 novembre, Red Ronnie e Vittorio Feltri
Fratelli di Crozza dell’11 novembre prosegue con la consueta imitazione di Red Ronnie: “Un Faraone – Dio poteva vivere fino ai 4 mila anni. Quelli geometri, invece, arrivano al massimo ai 200 anni. Lo ha scoperto Malanga, che ha guardato dei buchi presenti nelle Piramidi. Un cognato di un amico della Tonini, nella scorsa estate, è morto per due settimane. Quando è tornato ha raccontato che lì ci sono sempre 23 gradi e che non vengono le carie”.
Fratelli di Crozza di venerdì 11 novembre termina con la parodia di Vittorio Feltri: “I giovani vanno cacciati, sono un pericolo per la società. Dal ’68 mettono a ferro e fuoco l’Italia e bucano le ruote dei passeggini. La vera piaga è il giovanismo. D’altronde, la Francia ci ha dichiarato guerra e questo non sarebbe mai accaduto se al posto di Macron ci fosse stato un Presidente non giovane”.