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Dopo il successo della prima edizione torna oggi in seconda serata, 29 novembre, su Rai 2 la nuova edizione di Bar Stella. La conduzione è affidata nuovamente da Stefano De Martino, che è pronto ad accogliere numerosi personaggi del mondo dello spettacolo.
Accanto a lui sono stati confermati nel cast fisso i baristi Herbert Ballerina (Luciano) e Ambrosia (Vincenzo D’Ambrosio). Insieme a loro anche il cameriere Franco Castiglia e l’avvocato Giovanni Esposito.
Ospiti dei primi tre appuntamenti sono Francesco Vezzoli, Tommaso Paradiso, Alessandra Ghisleri, lo scrittore Maurizio De Giovanni, Ditonellapiaga e i Neri per Caso.
Le puntate inedite andranno in onda martedì, mercoledì e giovedì fino al 5 gennaio.
Bar Stella, diretta 29 novembre, prima puntata
Nella diretta del 29 novembre Stefano De Martino insieme alla Disperata Erotica Band canta la sigla di Bar Stella. La Signorina Buonasera, interpretata da Natalie Guetta, introduce l’opera di Andy Warhol diventata celebre grazie alla scatoletta di zuppa come soggetto. E’ un espediente per raccontare la vicenda di alcuni giovani che hanno cercato di imbrattare le opere di Van Gogh.
Stefano De Martino ospita l’artista Francesco Vezzoli, conosciuto a livello internazionale. A loro si unisce Tommaso Paradiso. Interviene la professoressa Marta che racconta di avere come alunno il nipote di settimo grado di Tommaso Paradiso.
Il bambino racconta che le canzoni preferite dello zio sono Destinazione Paradiso e Benvenuti in Paradiso, che sono invece rispettivamente di Gianluca Grignani e Antonello Venditti.
Il conduttore quest’anno ha scelto di introdurre un corpo di ballo composto da 4 uomini. I ballerini però rifiutano di esibirsi perché devono prima “depositare” i passi della coreografia alla Siae.
La Signorina Luna invece chiama sul palco della Disperata Erotica Band Tommaso Paradiso che canta il brano L’Ultima Luna, di Lucio Dalla.
Bar Stella, Socrate, il gioco telefonico
Tommaso Paradiso si riaccomoda accanto a Francesco Vezzoli e mentre prosegue l’intervista di De Martino, entra nel Bar Stella Socrate. E’ una sorta di omaggio a Tommaso Paradiso che è laureato in filosofia. Socrate però attraverso il classico esempio di ragionamento di Platone cerca di dimostrare che Tommaso Paradiso non esiste.
E’ il momento del Gioco Telefonico dal titolo GiocheRai. Le domande a risposta multipla, fatte dal cameriere Luciano, vertono tutte sul mondo Rai. La prima ed unica concorrente di questa puntata è Giulia, che vive a Milano e lavora in un supermercato.
La domanda è: “Nella famosa fiction Rin Tin Tin, di quale razza era il cane?” Alano, Beagle o Pastore Tedesco. Giulia risponde correttamente, Pastore Tedesco.
Stefano De Martino canta insieme agli altri personaggi del Bar Stella Un Bacio a Mezzanotte, Baciami piccina, Un bacio piccolissimo e 24 mila baci.
Proseguendo con la trasmissione il conduttore annuncia che deve cercare un’artista da lanciare nello spazio. Il fortunato partirà con il loro razzo. La prima candidata è Brigitte, una casalinga che sogna di fare la rockstar. Interpreta Can’t take my eyes off you.
De Martino manda un messaggio di solidarietà alla popolazione di Ischia e Tommaso Paradiso accenna Ricordami. La puntata termina con la canzone della buonanotte scritta ad hoc per la trasmissione.
Le nostre considerazioni
Bar Stella si colloca in un contesto allegro e spensierato che ricorda molto lo stile televisivo di Renzo Arbore degli Anni Ottanta, tra musica, intrattenimento e personaggi che diventano parte integrante della trasmissione. Un mix tra il classico effetto nostalgia e il desiderio di proporre uno show in seconda serata diverso dal solito.
Stefano De Martino mostra di essere sempre più a proprio agio nel ruolo di show man. Nato come ballerino, nel corso degli anni è riuscito a maturare artisticamente imparando a cantare e ad intrattenere il pubblico con ironia. Ottime scuole sono state Made in Sud e Stasera Tutto è Possibile.
Nota di demerito invece per la poca cura mostrata nei confronti degli ospiti, ai quali non è ritagliato il giusto spazio. Porgendo loro domandine in stile marzulliano in un’intervista a più riprese e con continue interruzioni. Il tutto era sicuramente voluto ma è mancato di conseguenza quel senso di linearità.