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Venerdì 16 dicembre, dalle ore 21:25 su Nove, è prevista la messa in onda di un nuovo appuntamento con Fratelli di Crozza. La puntata, l’ultima del 2022, è condotto da Maurizio Crozza. Il comico è il protagonista di imitazioni e dichiarazioni, supportato in studio da Andrea Zalone.
Fratelli di Crozza 16 dicembre, inizia la puntata
Inizia Fratelli di Crozza del 16 dicembre. Si parte con l’imitazione del senatore Antonio Razzi: “Lo scandalo del Qatargate? Quando l’ho saputo sono rimasto di stucco. Dal PD non me l’aspettavo, ma finalmente hanno imparato anche loro a vivere. Io ho parlato con il leader della Corea del Nord gratis e di questo mi vergogno”. Il comico, successivamente, entra in studio per il primo monologo, incentrato sulla vicenda dell’Europarlamento: “Quando un lobbysta con le mazzette incontra un italiano con le tasche aperte, quest’ultimo è destinato a finire su La Repubblica. I magistrati di Bruxelles parlano di Italian Connection. Il fulcro era Antonio Panzeri e intorno a lui giravano diverse altre persone. (…) Panzeri, negli anni scorsi, è stato supportato anche da Pierluigi Bersani, che non ha ancora commentato il caso”.
Fratelli di Crozza del 16 dicembre prosegue con l’imitazione di Pierluigi Bersani: “Facciamo silenzio e raccogliamo i cocci del nostro partito. Se il tuo cane ti morde il polpaccio non è che glielo impiatti perché gli vuoi bene. Stiamo zitti nel nome della morale della sinistra, che non esiste più da tempo. Panzeri è solo una goccia, preceduto da Soumahoro. Ma la colpa è nostra, che non siamo riusciti a capire con chi avevamo a che fare: se ti vuoi divertire a Capodanno non fai mica il cenone con Roberto Burioni!”.
L’imitazione di Enrico Letta
Fratelli di Crozza del 16 dicembre prosegue parlando di Enrico Letta: “Ha l’arma segreta per vincere le elezioni del 2085. Nei prossimi giorni, infatti, si riuniscono i sottocomitati del comitatone. Se fate una domanda al catasto per costruire una centrale nucleare, fidatevi che le procedure sono più semplici”. Il padrone di casa porta sul palco la parodia del Segretario del Partito Democratico: “Il processo congressuale continua con la bussola, che ci permette di orientarci nel partito. Lo strumento è distribuito ai sottocomitati, i cui membri sono poi abbandonati nelle periferie delle città. Se riescono a tornare nella nostra sede solo con l’uso della bussola, allora possono accedere alla fase due, ovvero il Triello”.
Il conduttore imita, ora, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania: “Per gestire il mio territorio ci vuole tenacia. Se il governo italiano ed europeo facessero un decimo di quello che fa la Campania, oggi saremmo noi che, per sfregio, daremmo i soldi agli sceicchi. La Campania, grazie ai miei progetti, diventerà il fenomeno del terzo millennio. La prima cosa che faremo sarà il Ponte di Cristallo sul Sarno, che verrà costruito nell’arco di una pausa pranzo. Il fiume, ad oggi il più inquinato d’Europa, entro il 2025 non avrà più acqua ma soluzione fisiologica”.
Si continua con un monologo sul governo: “Per la manovra arriva la fase degli emendamenti. Fratelli d’Italia, ad esempio, ha proposto di aprire la caccia anche nei parchi e nelle città: una va in una panchina con la fidanzata e si trova all’improvviso nel Donbass. Matteo Salvini, invece, ha proposto le multe sulla base del reddito. Questo, però, funzionerebbe in un paese normale: in Italia, invece, domina il fenomeno dell’elusione fiscale. La soluzione potrebbe essere quella di aprire nelle città la caccia agli evasori fiscali”.
Fratelli di Crozza 16 dicembre, Silvio Berlusconi
La serata va avanti con una breve parodia di Silvio Berlusconi: “Sarei potuto divenire il Presidente della Repubblica. Ma si immagina quanto sarebbero stati felici i corazzieri alla vista dell’arrivo del pullman di Stato?”. Maurizio Crozza porta sul palco il finto Red Ronnie: “Io non ho paura perché la verità sta dentro di me. Io credo nella telepatia, che viene ostacolata dalle compagnie telefoniche. Telepaticamente ci sono delle frequenze che si ostacolano tra loro: quando pensi Senigallia, ad esempio, gli altri possono ricevere Cagliari. L’altro giorno ero a un ristorante e telepaticamente ho detto al cameriere che avrei voluto mangiare vegano. Alla fine, però, sono arrivate tre grigliate di carne. L’Italia non è uno Stato pronto alla telepatia”.
Fratelli di Crozza del 16 dicembre termina con l’imitazione di Vittorio Feltri: “Parlare male dei saraceni è quasi un dovere. Loro corrompono chiunque e vogliono islamizzare l’occidente. Ho saputo, ad esempio, che vogliono trasformare San Pietro in una moschea, oltre che sostituire la Madonnina del Duomo di Milano con un kebab che gira. Ignazio La Russa ha proposto la mini – naja di 40 giorni, ma è troppo poco. Per come sono i nostri giovani alzerei il periodo di tempo a 10 anni. Un po’ di sano nonnismo fa bene a tutti: io, da giovane, ho dovuto dormire per ben 12 mesi in una stanza con dei pugliesi”. Maurizio Crozza dedica un pensiero a Sinisa Mihajlovic, poi annuncia che la nuova stagione dello show parte a febbraio 2023. Fratelli di Crozza del 16 dicembre termina qui.