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Lunedì 9 gennaio va in onda su Rai 2 la prima puntata della nuova edizione di Boss in Incognito, il docu-reality con Max Giusti.
In questo appuntamento incontra Claudio Papa, titolare di Dolceamaro, azienda specializzata nella lavorazione di confetti, cioccolato ed altri prodotti da forno. L’azienda è composto da 70 dipendenti e si trova a Monteroduni, in provincia di Isernia.
Boss in Incognito diretta 9 gennaio, Monteroduni
Nella diretta del 9 gennaio di Boss in Incognito Max Giusti arriva a Monteroduni, in Molise. Raggiunge lo stabilimento di Dolceamaro per incontrare il suo titolare, Claudio Papa. Racconta che i suoi prodotti vengono esportati anche all’estero. Produce cioccolato, confetti e prodotti dolciari.
Con commozione racconta che Dolceamaro nasce dalla volontà di mamma Rosa e papà Pietro che hanno iniziato con un bar dove producevano anche dolci per passare poi ad un negozio di bomboniere e successivamente alla produzione dei confetti. L’azienda oggi ha 70 dipendenti, alcuni dei quali costituiscono dei nuclei familiari.
La Dolceamaro spegnerà quest’anno 50 candeline e Claudio Papa è cresciuto dentro l’azienda insieme al fratello e socio Silvano. La moglie racconta che è molto legato alla sua azienda che considera come un terzo figlio. I coniugi infatti hanno due ragazzi.
Claudio Papa si trasveste da Vincenzo Coppola, nuovo apprendista della Dolceamaro. Dovrà però fare di tutto per non farsi riconoscere, lavorando soprattutto sul camuffamento della voce. Si presenta così dai familiari che si complimentano per il lavoro di trucco e parrucco.
Boss in Incognito, il primo giorno di lavoro del titolare nella propria azienda
Dopo essersi trasformato in Vincenzo Coppola, Claudio Papa affronta il suo primo giorno di lavoro. Inizia con Liliana che gli insegna come si producono le tavolette di cioccolato con granelle di pistacchio.
Liliana si dimostra molto disponibile con il nuovo arrivato e si percepisce la passione per il proprio lavoro. In un momento di pausa racconta a Vincenzo che ha trovato datori di lavoro meravigliosi e che non smetterà mai di ringraziare.
La signora ha oggi 64 anni ed ha cominciato a lavorare per Dolceamaro all’età di 50 anni. Aveva bisogno di lavorare perché aveva dei figli da crescere e il marito svolgeva lavori saltuari (oggi è in pensione) . Prima aveva fatto la madre ma aveva poi deciso di rimettersi in gioco e Dolceamaro le ha offerto una possibilità, senza tener minimamente conto dell’età anagrafica. In azienda è entrato poi a lavorare anche suo figlio.
Si passa al reparto confezionamento dove conosce Elena, di origine ucraina. Anche lei si dimostra molto precisa e paziente come la sua precedente collega. Elena vive da molti anni in Italia ma soffre molto per quello che sta accadendo in Ucraina, suo paese di origine.
Ha lasciato il proprio Paese perché aveva una figlia da crescere e l’ha lasciata ad un’amica perché era ancora molto piccola. Non ha altri familiari in quanto ha perso entrambi i genitori, a distanza di 4 mesi. Dopo 4 anni di permanenza in Italia, è riuscita a ricongiungersi con la figlia. Qualche ora dopo Elena vuole parlare con la redazione perché ha capito che Vincenzo è in realtà il loro capo, Claudio.
E’ il turno di Max Giusti che diventa José
Terminata l’esperienza di Vincenzo Coppola, è il turno di Max Giusti che diventa José, un uomo di mezza età che viene dal Cile.
Incontra Carmela, che è una delle storiche dipendenti dell’azienda. E’ molto attenta ai dettagli e gli spiega tutto in maniera certosina e con passione per il suo lavoro. Trova José un po’ impacciato e gli farebbe fare un periodo di prova.
Carmela abita con le sue sorelle e nessuna di loro si è sposata. Alcune lavorano con lei nella fabbrica in altri reparti. Carmela ha iniziato a lavorare presto per essere indipendente e per aiutare anche la famiglia.
Boss in Incognito, Maria
Torna Vincenzo Coppola che ora conosce Maria, che gli fa vedere come si producono i chicchi di caffè ricoperti di cioccolato. E’ molto attenta alle diverse fasi produttive ma non gli ricorda di indossare i tappi per le orecchie, obbligatori in questo reparto numeroso.
Maria lavora da Dolceamaro nel 2001, per merito del papà dei fratelli Claudio e Silvano Papa. Anche lei ha una storia difficile alle spalle. Ha due figli, Angelica e Gabriele. Il figlio maschio ha bisogno di molte attenzioni per motivi di salute. Ha recentemente perso anche un nipote in un incidente.
Vincenzo Coppola si sposta al reparto dedicato alla preparazione dei Macarons, dove lo attende Gianluca. fa il volontario con i Vigili del Fuoco e al 118. Ha un figlio, Emanuele, di 8 anni e si sta separando dalla moglie. Lo vede ogni 15 giorni perché vive con la madre a Salerno.
Boss in Incognito, Papa incontra i dipendenti
Claudio Papa incontra i dipendenti che sono stati i protagonisti della puntata. Si congratula con Maria per il suo modo di lavorare e per la sua forza. A lei un dona un aiuto economico.
E’ invece rimasto un po’ deluso da Elena che lo ha riconosciuto e si aspettava un po’ più di sincerità. Elena ha però dimostrato ancora una volta di mettere passione nel suo mestiere.
Stesso discorso con Gianluca, che aveva nutrito qualche dubbio su Vincenzo. Nel complesso si complimenta con entrambi per il loro operato. Oltre ad un aiutino economico per i suoi dipendenti, Papa regala in particolare a Gianluca uno slittino per il figlio e il contratto a tempo indeterminato.
Liliana invece per il titolare è stata impeccabile e paziente. Per lei un carnet di biglietti Roma- Manchester per andare a trovare la figlia e la nipotina, che vivono appunto all’estero. Per Liliana e la piccola anche un viaggio a Disneyland. Al figlio di Liliana che lavora nella stessa fabbrica, arriva il contratto a tempo indeterminato e un peluche da portare alla nipotina.
Carmela viene considerata il “fiore all’occhiello” della Dolceamaro, che lavora in questa azienda da moltissimi anni. Riceve in regalo un collanina e del denaro.
Le nostre impressioni
Il punto di forza di Boss in incognito è che guida gli spettatori in viaggio non solo nelle realtà delle piccole e medie aziende italiane ma anche nel lato più e profondo dei umano dei dipendenti. Lascia infatti molto spazio alle persone comuni che lavorano nell’azienda con le loro storie, il loro passato spesso drammatico e segnato da sofferenze, difficoltà economiche, solitudine, problemi familiari o di salute. Ma anche dalla voglia di guardare il presente e il futuro con ottimismo.
Allo stesso tempo attraverso la voce dei dipendenti la trasmissione lancia anche dei messaggi positivi, in particolare di quanto sia importante il lavoro. Non solo permette di avere una dipendenza economica ma anche perché giova ad ognuno di noi a livello psicofisico.
Per quanto riguarda invece Max Giusti ha dato l’impressione di avere un ruolo marginale rispetto alla scorsa edizione. La sua figura è stata infatti quasi completamente oscurata dal titolare dell’azienda che ha finto insieme a lui di essere il nuovo arrivato. Una presenza che comunque resta ancora necessaria per l’appeal del programma.