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Venerdì 24 febbraio, in prima serata su Nove, è prevista la messa in onda della settima stagione di Fratelli di Crozza. Il programma ha come mattatore assoluto il comico Maurizio Crozza.
Fratelli di Crozza settima stagione, il successo delle ultime edizioni
La settima stagione di Fratelli di Crozza, come di consueto, è fruibile anche in diretta streaming dalla piattaforma di intrattenimento Discovery+. Il programma è prodotto, ancora una volta, dalla ITV Movie. La regia è a cura di Massimo Fusi.
Maurizio Crozza, nel ciclo di nuovi appuntamenti inediti, non è da solo sul palco. Con lui, infatti, c’è in primis Silvano Belfiore e la sua band, che eseguono la sigla e, in generale, tutti gli stacchi musicali. Torna Andrea Zalone, attore che ha mostrato di essere un’ottima spalla comica del conduttore.
Fratelli di Crozza settima stagione, le imitazioni
Al centro della settima stagione di Fratelli di Crozza ci sono, però, le imitazioni. Il comico cura dei monologhi utili per presentare le varie interpretazioni. Con esse, Crozza affronta i principali temi di attualità politica e sociale.
Nel ciclo di puntate inedite, il traghettatore riporta in scena alcuni dei suoi cavalli di battaglia. Tra questi vi è, senza ombra di dubbio, il personaggio di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e patron della squadra di calcio del Monza. La parodia dell’ex Presidente del Consiglio allieta il pubblico sin dalla prima edizione dello show. Stesso discorso vale anche per Luca Zaia (Presidente della Regione Veneto), Vincenzo De Luca (governatore della Campania) e il giornalista Vittorio Feltri.
Ma nel corso della settima stagione di Fratelli di Crozza vi sono nuove rivisitazioni, già preannunciate dalla trasmissione. Tra queste c’è un esilarante Padrino con il quale commenta l’arresto del boss Matteo Messina Denaro. Presente anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Il Zelensky che non vedremo mai a Sanremo
Ma nella settima stagione di Fratelli di Crozza c’è spazio per un’altra parodia molto attesa, ovvero quella di Volodymyr Zelensky. Per annunciarlo, il conduttore ha scelto di interpretarlo, immaginando ciò che avrebbe potuto dire qualora avesse partecipato al Festival di Sanremo.
Queste la parole che, per l’artista, avrebbe potuto pronunciare il finto Zelensky all’Ariston: “Amico Amadeus, amici di Rai 1: noi vi chiediamo una cosa che solo voi italiani potete darci. La Germania ci dà i carri armati, gli Stati Uniti i missili. Ma a noi servono le testate e quella più grande l’avete voi: si chiama Giovanni Donzelli. Ce ne servono tre, ma se non ne avete potete darci il coinquilino, cioè Andrea Delmastro Delle Vedove”.