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Venerdì 21 aprile, dalle ore 12:00, si è svolta la conferenza stampa di Aracataca-Non voglio cambiare Pianeta 2. Il programma, composto da 22 puntate, è trasmesso su Rai Play dal 24 aprile. Il protagonista è Jovanotti, che in sella alla sua bici accompagna il pubblico tra le Ande e l’Amazzonia. All’incontro con la stampa, oltre al già citato Jovanotti, c’è Monica Caparelli, Direttrice Rai Play. Oltre a loro è atteso Marcello Ciannamea, Direttore Rai Distribuzione.
Aracataca conferenza stampa, le prime dichiarazioni
Inizia la conferenza stampa di Aracataca. Lunghissima clip di presentazione del programma, poi prende la parola Jovanotti: “Rivederlo è emozionante, ma averlo vissuto lo è stato ancora di più. In un mese ho registrato oltre 70 ore di materiali e montarli non è stato facile. Questo è un racconto on the road: non c’è nessuno che vince o che perde. Rai Play è la piattaforma perfetta per questo genere di format. La prima stagione ha avuto un successo pazzesco e, dopo la fine delle restrizioni per il Covid, mi è venuta subito voglia di ripartire“.
Marcello Ciannamea: “Siamo felici del racconto, che si incentra sul rapporto con il territorio e sulle interazioni con le altre persone. Inoltre è centrale la bici e tutto l’ambiente che ruota intorno al mezzo, che presto in Rai sarà protagonista con il Giro d’Italia”.
M0nica Caparelli di Rai Play: “Quest’anno abbiamo 22 puntate, ognuna delle quali ha una durata di 17 minuti circa. Abbiamo 24 milioni di spettatori registrati nella piattaforma e suggerisco a tutti di guardare il viaggio di Lorenzo. Qui c’è tutto: si balla e si canta, ma si riflette e ci si emoziona. Jovanotti ha realizzato un viaggio in un paese nuovo, che non conosceva. L’artista ha registrato in soggettiva, donando a chi lo guarda la sensazione di viaggiare con lui. La seconda edizione è visibile in tutto il mondo”.
Le domande dei giornalisti
Nella conferenza stampa di Aracataca prosegue Jovanotti: “In un mese, in sella alla bici, ho percorso 50 mila metri di dislivello. Tornato a casa ho continuato il percorso con la musica, scrivendo le canzoni dopo la conclusione del viaggio. La nostra è un’epoca di passioni triste e, per come la vedo io, provare a stimolare le sensazioni positive è un gesto di militanza. Oggi siamo bombardati di notizie e il mondo ci raggiunge, creando una sensazione di sopraffazione. Occorre, invece, muoversi e lavorare affinché siamo noi a raggiungere il resto del globo. Lo scopo che mi sta più a cuore è quello di convincere le persone a uscire e prendere la bici, ovvero la cosa più semplice che c’è“. Sul titolo del format: “Aracataca è una città, ma è anche un luogo dell’anima. Ognuno ha il proprio“.
Nella conferenza stampa di Aracataca iniziano le domande. La prima riguarda il criterio scelto per la selezione dei materiali presenti negli episodi. Risponde Jovanotti: “Ci siamo regolati mano a mano, proprio come quando faccio musica. Abbiamo proceduto per istinto“. Il secondo quesito riguarda il rapporto tra il protagonista e la bici: “L’adoro da sempre. Per me è una forma di meditazione e, dunque, è uno sport di solitudine. Se proprio dovessi scegliere, però, mi piacerebbe avere come compagno di viaggio Biagio Antonacci“.
Aracataca conferenza stampa, continuano gli interrogativi
Durante la conferenza stampa di Aracataca continuano gli interrogativi dei giornalisti. Classica domanda sul Festival di Sanremo: “Non so se lo farò l’anno prossimo, non ho parlato con Amadeus. In una delle puntate, mentre sono a Bogotà, mi collego dall’hotel per guardare i Pooh sul palco dell’Ariston“.
Il cantante racconta un retroscena: “In Colombia abbiamo avuto problemi con il passaporto e, in sostanza, abbiamo viaggiato da clandestini. Così siamo andati all’ambasciata a Bogotà, dove ci hanno sconsigliato di viaggiare in bici per il paese a causa della pericolosità. L’ambasciatore italiano era molto preoccupato. Alla fine è andato tutto bene e mi sono trovato molto bene nel paese”.
Nella conferenza stampa di Aracataca Jovanotti prosegue: “Mi è rimasta impressa l’Amazzonia. Quando sei lì hai una sensazione di forza. Da qualche tempo ci sono multinazionali che estraggono il petrolio, ma lavorano per limitare l’impatto sull’ambiente“. Sulla sicurezza per i ciclisti in Italia: “Spesso le ciclabili sono dei contentini per il traffico“. Sulla possibilità di trasportare lo show sulle reti generaliste: “Per me non ci sono differenze tra Rai Play o Rai 1“.
In platea ci sono anche gli studenti del Liceo Virgilio di Roma. A loro Jovanotti afferma: “Con i miei viaggi voglio sentirmi vivo. Spesso ci sentiamo vissuti e il fatto di poter vedere altri posti permette di cambiare prospettiva. Voi giovani non dovete mai rinunciare ai viaggi e alla scoperta. Siate il più possibile scomodi, rischiate e cambiate idea. Leggete il più possibile e non fatevi fregare. La natura del potere è quella di volere le persone tristi”. Termina qui la conferenza stampa di Aracataca.