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Venerdì 21 aprile, dalle ore 21:25 su Nove, è andato in onda un nuovo appuntamento con Fratelli di Crozza. Il programma, come di consueto, è condotto da Maurizio Crozza. Al suo fianco c’è Andrea Zalone. Il comico, attraverso imitazioni e monologhi, commenta i principali fatti di cronaca.
Fratelli di Crozza 21 aprile, le imitazioni
Fratelli di Crozza del 21 aprile inizia con l’imitazione del Ministro Francesco Lollobrigida: “Ho detto sostituzione etnica e mi hanno attaccato. Ma perché? Mia cognata lo dice dal 2017! La sinistra vuole che sparisca il popolo italiano“. Il comico entra in studio e parte con un monologo: “Quando Mattarella era ad Auschwitz, il Ministro ha parlato di sostituzione etnica, che stava alla base del nazismo. Lollobrigida si è difeso dicendo di essere ignorante e non razzista. Lollo, stai tranquillo che spesso le due cose possono convivere! Comunque, se sei ignorante che ci fai lì? Visto che parli di sostituzione, potresti farti sostituire”.
Crozza, poi, commenta la proposta di inserire un bonus per le coppie che hanno almeno due figli: “Loro si aggiungono a tutte le altre categorie di persone che ricevono degli sconti e dei bonus. Le tasse, in Italia, le pagheranno solo gli omosessuali e gli onesti sterili. Giorgia, se vuoi che le donne lavorino e abbiano più soldi basterebbe migliorare le scuole, inserire le università gratuite e aumentare i salari”.
Fratelli di Crozza del 21 aprile continua con la finta Giorgia Meloni: “Non abbiamo bisogno dei lavoratori migranti. Possiamo mettere le donne a lavare i vetri e, se non dovessero bastare, potremmo portare i bambini non bravi a scuola a lavorare nei campi. Stiamo mobilitando il paese sulla difesa del marchio: è la famosa marchio su Roma“.
I fondi del PNRR
Fratelli di Crozza del 21 aprile prosegue parlando dei fondi del PNRR: “Il Ministro delegato è Fitto, che inizialmente aveva fissato al 30 aprile la scadenza per presentare i progetti. Il termine, però, è stato spostato all’estate. In sostanza, il PNRR è divenuto l’acronimo di Probabilmente Non Riusciamo Raga“. È proposta la parodia del Ministro Raffaelle Fitto: “La data di aprile l’ho detto a febbraio, quando c’era ancora tutto marzo da superare… Comunque ci rivedremo il 31 agosto, quando vi darò una nuova data”.
Si cambia argomento ed è preso di mira Matteo Salvini: “Il Def ha bocciato l’idea del Ponte sullo Stretto per mancanza di fondi. Peccato, perché il leader della Lega aveva puntato tutto sul progetto per rilanciarsi su TikTok”. È imitato anche il Ministro delle Infrastrutture è imitato: “Per il Ponte non c’è un euro, ma io continuo a lavorare alla faccia di Renzi e Calenda”. Il finto Salvini è sul tapis roulant e mangia pizza, bignè e parmigiana: “Ma vi pare normale che io, sul tapis roulant, vado più veloce delle macchine in tangenziale a Milano?“.
Fratelli di Crozza del 21 aprile continua con il PD: “Elly Schlein è fuori contesto come un bresciano a Gomorra. Ad esempio ha detto che è d’accordo con la maternità surrogata, affermando però che il partito è contro. Si è detta favorevole alle armi in Ucraina, a patto che non aumenti la spesa militare”.
Fratelli di Crozza 21 aprile, torna l’Archistar Fuffas
A Fratelli di Crozza del 21 aprile è rispolverato un vecchio personaggio del comico, cioè l’Archistar Fuffas: “Gli Architetti devono stupire con il design. La prima cosa che l’acquirente deve dire appena entra è: ma quanto costa? Comunque abbiamo dei progetti incredibili. Ad esempio lavoro a una libreria senza ripiani, pensata per chi non ama leggere”.
Segue l’imitazione di Red Ronnie: “Marco Melgoni è un amico della Tonini e aveva un pozzo nel giardino. Un giorno ha notato che il fondo era tutto buio e così è sceso all’interno, cercando di arrivare al centro della Terra. Arrivato a 40 metri di profondità ha visto la silhouette della Madonna che faceva la spesa da Carrefour“.
Fratelli di Crozza del 21 aprile termina con Vittorio Feltri: “Il Salone del Mobile non può che essere a Milano. A Napoli, ad esempio, hanno le pance grosse per le pizze fritte e lì non si muove nessuno. Lì non vivono, ma digeriscono. Dobbiamo obbligare i giovani a tornare a una vita rurale, altrimenti dobbiamo portare in Italia gli immigrati. Meloni è una stratega e ha agito prima del tempo, andando ad Addis Abeda prima che venissero gli etiopi qui da noi”.