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Venerdì 5 maggio, dalle ore 21:25 su Nove, è andato in onda un nuovo appuntamento con Fratelli di Crozza. Il programma, come di consueto, è condotto da Maurizio Crozza. Al suo fianco è confermato Andrea Zalone. Il comico, nel corso della puntata, dà vita a imitazioni con le quali commenta i principali fatti di attualità.
Fratelli di Crozza 5 maggio, inizia la diretta
Inizia Fratelli di Crozza del 5 maggio. Si parte con un monologo: “Lunedì ho visto la prima puntata di una nuova serie: l’ha trasmessa la Palazzo Chigi Premium. Una volta c’erano le conferenze stampa con quelle domande noiose dei giornalisti. Meloni, invece, è andata oltre, puntando a un piano sequenza“. Il riferimento è al video pubblicato dalla Presidente del Consiglio il 1° maggio scorso, in occasione dell’approvazione del Decreto lavoro. Crozza imita proprio la Premier: “Renzi e Draghi avevano stanziato di più per il taglio del cuneo fiscale, ma avevo votato contro. Vabbè, sono quisquilie“.
Riprende il monologo Crozza: “Io penso che ci sia un modo più semplice per abbassare le tasse: farle pagare a chi evade”. Poi attacca Matteo Salvini: “In tanti sono preoccupati per i risvolti che l’intelligenza artificiale potrebbe avere sull’occupazione, ma non lui. Gli algoritmi, infatti, non sanno che lavoro faccia“. È imitato il leader della Lega: “Noi governiamo tante regioni, ma spesso i capoluoghi no. Milano no, Torino no, Bologno no, Firenze no, Roma no e neanche Parigi o Berlino. Noi siamo forti nella provincia, dove se hai fame non usi Glovo ma fai una grigliata di orso“.
Vincenzo De Luca e Josè Mourinho
Ne Fratelli di Crozza del 5 maggio è proposta la parodia del Presidente della Regione Vincenzo De Lucia: “La vittoria è della squadra, anche se il mio ruolo è stato determinante. Che emozione vedere la folla, tutti con le tre dita alzate. Urlavano ‘Tre! Tre! Tre! Terzo mandato!’. Da noi il traffico è inesistente: per creare gli ingorghi dobbiamo pagare le comparse. Abbiamo una sanità talmente efficace che preveniamo gli infortuni ai menischi”.
In Fratelli di Crozza del 5 maggio il conduttore propone un focus su Josè Mourinho: “Ha criticato l’arbitro Chiffi e rischia il deferimento. Si porta dietro anche una microspia per registrare le dichiarazioni dell’arbitro. Oramai non si fida di nessuno al punto che a Trigoria, prima di mangiare, fa assaggiare i piatti ai raccattapalle”. È mostrata la parodia dell’allenatore della Roma: “Per me l’arbitro è Schiffi, che ha zero empatia e non sa raccontare le barzellette. Noi non abbiamo la forza di scegliere gli arbitri per le nostre partite, come invece fanno gli altri. La Juventus opta sempre per i daltonici, così evitano le espulsioni“.
Si continua con il calcio: “La Sampdoria ha debiti per oltre 200 milioni e rischia di andare in Serie D, dove ci sono le trasferte a km 0. Come hanno fatto a passare da Vialli e Mancini e Ferrero?“. Crozza interpreta il Presidente dei blucerchiati Massimo Ferrero: “Io volevo pagare le bollette, ma avevo solo una banconota da un milione e mezzo. Sono ai domiciliari? Se sono libero, probabilmente, è perché ho fatto pochi fallimenti. Vi propongo un affare: voi mi date la casa e io ve la trasformo in una tenda”.
Fratelli di Crozza 5 maggio, Mauro Corona e Vittorio Feltri
Fratelli di Crozza del 5 maggio continua con Mauro Corona: “Sono buoni tutti a viaggiare con le carte di credito. I soldi sono oggetti, io cammino a piedi nudi sulla madre terra e vado avanti con il baratto. Faccio dei gufetti in cambio di un bicchiere di vino, poi per la minestra gli do il mio cerume, che può essere usato come stucco per gli infissi”.
Segue Vittorio Feltri: “Ieri il Napoli ha vinto lo scudetto e in Piazza Duomo, a Milano, era pieno di tifosi partenopei. La Madonnina temeva di subire dei furti. Hanno usato il reddito di cittadinanza per comprare i botti. L’uomo muore prima della donna per autodifesa. Dio, nella sua immensa saggezza, ha creato l’essere femminile come il migliore degli elettrodomestici, ma ha dimenticato di inserire l’interruttore per spegnerle”. Fratelli di Crozza del 5 maggio finisce qui.