Indice dei contenuti
Venerdì 26 maggio, dalle ore 21:25 su Rai 1, ha esordito Tutti i sogni ancora in volo. Il programma, presentato nel corso dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, è condotto da Massimo Ranieri e Rocio Munoz Morales. Nel corso dell’appuntamento presenziano numerosi ospiti, a partire da Gianni Morandi. Presente anche Arisa e Noemi. Attesi, infine, i The Kolors e Diodato.
Tutti i sogni ancora in volo 26 maggio, Gianni Morandi
Inizia Tutti i sogni ancora in volo del 26 maggio. Nell’anteprima il conduttore sale sul palco per presentare gli ospiti. Dopo una breve pausa pubblicitaria, si parte con Lasciamo dove ti pare, hit di Massimo Ranieri. Quest’ultimo prende poi la parola: “Tutti i sogni ancora in volo è una frase di una delle canzoni più famose che abbia mai cantato. Ma è qualcosa di più, quasi un modo di vivere. A volte i sogni si realizzano: guardate, ad esempio, ciò che ha fatto il mio Napoli“. Sul palco arriva Rocio Munoz Morales, definita dal conduttore la “sorellina di viaggio“. Su richiesta della sua co-conduttrice, Ranieri intona Erba di casa mia.
L’artista improvvisa un allenamento di boxe sul palco e parla di una sua esperienza passata: “Anni fa mi sono allenato per mesi per un ruolo, ma alla fine lo spettacolo è andato male. Io ero a terra, con i sogni infranti. Ed è proprio quando cadi che è necessario avere l’aiuto di amici e familiari per rialzarsi“. A tali parole compare sullo stage Gianni Morandi. I due, sdraiati a terra, discutono del loro passato artistico e omaggiano personaggi come Giorgio Strehler. Si prosegue con gli artisti che ricordano i no pronunciati in passato e di cui oggi sono pentiti. L’intero racconto è frammentato dalle performance di C’era un ragazzo, Che sarà, La prima cosa bella, Almeno tu nell’universo, La fisarmonica, Se non avessi più te, Zingara e Rose rosse. Praticamente un concerto.
La lettera di Rocio Munoz Morales
Tutti i sogni ancora in volo del 26 maggio procede con Rocio Munoz Morales che recita una poesia di Federico Garcia Lorca, accompagnata per l’occasione dal chitarrista Andrea Pistillo e dal ballerino Sergio Bernal Alons. Il messaggio è interamente in spagnolo, con i sottotitoli in italiano posti in sovraimpressione.
Massimo Ranieri torna al centro delle scene e intona Fai rumore: è il momento, dunque, di Diodato. La canzone ha vinto il Festival di Sanremo 2020 e, com’era prevedibile, si ricorda il periodo del lockdown, nel quale la hit era cantata nei balconi italiani in quarantena. Gli artisti vanno avanti con La voce del silenzio.
La tv diventa teatro: Massimo Ranieri (che ricordiamo è il nome d’arte) ha un improbabile dialogo con l’alter ego Giovanni Calone. Mentre l’artista è pieno di energia, la persona, talvolta, si lascia andare alla pigrizia. Il cantautore svela: “Sono una sorta di dottor Jekill e mister Hyde. Ho fatto anche terapia, ma il medico mi ha detto che la mia cura è la musica“. E si torna a cantare: questa volta l’interprete esegue Le braccia dell’amore. Maurizio Battista è il protagonista del momento comico: si parla delle buche di Roma. Non se ne sentiva il bisogno, onestamente.
Tutti i sogni ancora in volo 26 maggio, Noemi
Tutti i sogni ancora in volo del 26 maggio è arricchito da Noemi, che con il conduttore performa in Quando l’amore diventa poesia. Ranieri sottolinea che entrambi, nel 2022, hanno presenziato per la settima volta in gara a Sanremo. Duetto su L’amore si odia: da segnalare la bellissima regia che accompagna le varie esibizioni.
Il padrone di casa porta in scena Canzone con le ruote e Mia ragione. Inoltre, su invito di Munoz Morales, racconta in che modo è nato il nome Massimo Ranieri. Quest’ultimo mostra il suo lato rock insieme ai The Kolors, con i quali esegue Twist and shout, Tutti frutti e Johnny B Goode. Il conduttore, in compagnia del frontman Stash, omaggia Domenico Modugno con Resta Cu’mme. Torna Diodato per presentare il nuovo singolo Occhiali da sole. In studio si balla con Tu vuò fà l’americano. “I sogni sono il motore della mia vita, ma mi sono costati molto, specie in amore“, dice il conduttore prima di cantare Perdere l’amore. Termina qui Tutti i sogni ancora in volo del 26 maggio.
La recensione
Tutti i sogni ancora in volo è un varietà sulla falsa riga di quelli già condotti da Ranieri, specie Sogno o son desto. Le differenze tra i due format, infatti, sono minime ed è riproposto, di fatto, lo schema tipico degli show di Massimo Ranieri: tanti aneddoti e ricordi, con in mezzo le performance di canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. A differenza del passato, però, il conduttore ha voluto mettersi maggiormente in gioco, dando maggior centralità agli ospiti e, soprattutto, ai loro repertori. E questo è senza un dubbio un punto a favore per il programma.
La serata, nel complesso, è risultata abbastanza piacevole e scorrevole, seppur con qualche momento eccessivamente lento. A reggere la trasmissione è l’effetto nostalgia e a dimostrazione c’è il lungo segmento con ospite Gianni Morandi, che per oltre mezz’ora ha dispensato aneddoti sulla propria carriera. È evidente, poi, la volontà di riportare in auge il vecchio varietà, operazione peraltro già realizzata di recente in Rai da Loretta Goggi e il suo Benedetta primavera.
In Tutti i sogni ancora in volo è palese il richiamo alla tv di una volta anche tramite la scenografia. Molto bella, a tal proposito, è la scelta di rivestire l’intero studio con un mosaico composto dai volti di grandi personaggi del mondo dello spettacolo italiano. Una particolare lode, poi, va al regista Duccio Forzano, capace di esaltare l’aspetto scenico delle performance della serata.
A fronte di una Rocio Munoz Morales non pervenuta, infine, sono emerse ancora una volta le enormi qualità di Massimo Ranieri. Quest’ultimo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, ha confermato di essere uno degli ultimi veri e propri showman rimasti nel mondo dello spettacolo del nostro paese. È già solo per questo motivo, Tutti i sogni ancora in volo è un programma che merita di essere visto.