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Rai 1, dalle ore 23:15 di lunedì 28 agosto, propone lo speciale L’altro Costanzo. L’approfondimento è un omaggio a Maurizio Costanzo, morto il 24 febbraio scorso.
L’altro Costanzo, l’omaggio di Pierluigi Diaco
L’altro Costanzo è una produzione originale della Direzione Approfondimenti Rai. La realizzazione è curata dal collega e amico Pierluigi Diaco, che negli anni ha lavorato a lungo con Maurizio Costanzo.
Con Diaco, per L’altro Costanzo hanno collaborato l’autore Luca Martera e il regista Salvatore Perfetto. Il Direttore Rai Approfondimento Paolo Corsini si è detto “orgoglioso di aver realizzato un prodotto che è un viaggio nella storia della nascita del talk show, oltre a un omaggio a un maestro del giornalismo”.
I primi anni da giornalista di Maurizio Costanzo
L’altro Costanzo, utilizzando solo i contenuti dell’archivio Rai, racconta in primis gli inizi della carriera da cronista di Maurizio Costanzo. Nato il 28 agosto del 1938, muove i primi passi nel mondo del giornalismo nel ‘56, scrivendo per il giornale locale Paese sera.
La prima collaborazione importante arriva a 22 anni, con l’ingresso nella redazione di TV Sorrisi e Canzoni. In tale ruolo ha modo di conoscere i primi importanti personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Totò.
La narrazione de L’altro Costanzo va avanti al 1964, quando debutta in Rai su scelta di Luciano Rispoli, che lo vuole come autore radiofonico con la rubrica Canzoni e nuvole. La svolta definitiva arriva nel 1976 con la conduzione di Bontà loro, di fatto tra i primi show appartenenti al genere del talk. In seguito arrivano altri grandi successi televisivi, tra cui Acquario, Il bello della diretta, Grand’Italia e, soprattutto, il Maurizio Costanzo Show.
L’altro Costanzo, le parole di Pierluigi Diaco
Ma L’altro Costanzo non si sofferma solo sulla carriera televisiva. Maurizio Costanzo, infatti, è stato molto di più. Negli anni ‘60, con Ennio Morricone e Ghigo De Chiara, scrive il testo di Se telefonando, che Mina canta a Studio Uno. Nello stesso periodo, apre a Roma due locali di cabaret, il Cab37 e il 7×8, dove fa esordire, tra gli altri, Paolo Villaggio.
Costanzo, inoltre, è stato tra i più grandi scopritori di talenti del nostro paese. Nei suoi tanti programmi ha lanciato artisti come Enzo Iacchetti, Vittorio Sgarbi, Valerio Mastandrea, Fiorello ed Enrico Brignano. Spesso, poi, si è occupato di mafia, divenendo anche un bersaglio della criminalità organizzata, che ha provato ad assassinarlo nell’attentato di via Fauro.
Pierluigi Diaco, per anni autore del Maurizio Costanzo Show, presentando L’altro Costanzo ha precisato: “È un omaggio sentito ad un amico. Per me è stato e sempre rimarrà il mio punto di riferimento più solido”.