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Lunedì 4 settembre, dalle 16:55 su Canale 5, seguiremo in diretta il debutto di Myrta Merlino al timone di Pomeriggio Cinque. Per la giornalista, ex volto di La7, si tratta dell’esordio assoluto a Mediaset. A lei spetta l’arduo compito di sostituire Barbara D’Urso, al timone del programma meridiano dal lontano 2008.
Pomeriggio Cinque, inizia la diretta
Un’emozionata Myrta Merlino, alle 16:40, appare per la prima volta in diretta su Canale 5 per l’anteprima di Pomeriggio 5: “Abbiamo preparato una puntata piena di cose e con documenti esclusivi. Cronaca ma anche divertimento, finalmente ci siamo. Per me è una vera prima, come a teatro, con tutta l’emozione e il batticuore“.
Dopo l’anteprima, inizia la stagione 2023-2024 di Pomeriggio Cinque. La conduttrice, salutando il pubblico e con voce tremante, afferma: “Per me è una prima volta che non dimenticherò mai. Per la prima volta inizio alle 16:55 e sono in una nuova casa. Abbiamo voglia di raccontarvi l’Italia. Vi faccio una promessa: vi porto la mia passione, raccontando la realtà con onestà, rigore e rispetto“. Poi il messaggio per Barbara D’Urso: “Ha condotto per anni questa trasmissione con grande successo. Grazie“.
Il primo argomento è l’uccisione dell’orsa Amarena, liquidato però in pochi minuti. Merlino propone un focus sullo stupro di Palermo. Le opinioniste di tale spazio sono la conduttrice e deputata Rita Dalla Chiesa e la giornalista Maria Corbi. Il programma, in esclusiva, manda in onda un audio che la vittima della violenza ha inviato alla redazione della trasmissione. Questa prima parte è dedicata interamente alla cronaca: si parla anche della morte di Giulia Tramontano. Su entrambe le vicende è proposta una clip che ricostruisce minuto per minuto quanto avvenuto.
Claudio Amendola
A Pomeriggio Cinque del 4 settembre è ospite Claudio Amendola. L’attore, seduto in mezzo al pubblico, appare senza presentazione al termine di un filmato ed esprime la propria indignazione per i recenti casi di violenze sessuali. Ancora cronaca: da Palermo ci si sposta a Caivano, dove due cugine di 13 e 10 anni sono state abusate. In collegamento per una intervista c’è Mimma, la mamma di Fortuna, piccola di 6 anni abusata e uccisa a Caivano nel 2014. Merlino fa un appello affinché Mimma possa ottenere un loculo per la figlia.
Cambio negli opinionisti: va via Rita Dalla Chiesa e, al suo posto, arrivano Rosanna Cancellieri, Sabrina Scampini e Tommaso Cerno. Con loro si discute della morte dell’orsa Amarena. È il momento della pagina leggera, nella quale è dato spazio alle polemiche sugli scontrini pazzi. Si aggiunge in collegamento il giornalista Paolo Del Debbio. Appello della conduttrice contro la violenza sulle donne: “I numeri raccontano che c’è una guerra. Quando muore una donna, scompare anche una parte di noi“. Nello studio passano in rassegna i volti delle vittime di femminicidio, accompagnati dalle note di C’è tempo di Ivano Fossati. Termina qui Pomeriggio Cinque del 4 settembre.
Pomeriggio Cinque, la recensione
La sensazione è che il nuovo Pomeriggio Cinque sia ancora in fase di definizione. I meccanismi del nuovo corso, infatti, sono confusi e poco rodati.
Le principali attenzioni sono su Myrta Merlino. È difficile, però, valutare il suo debutto. La giornalista, infatti, è apparsa visibilmente emozionata e non completamente a proprio agio nel trattare i temi di cronaca nera, che invece hanno occupato la quasi totalità dello show. Inoltre, lo stile di conduzione adottato, soprattutto nella prima parte, è apparso troppo ingessato e legato al copione. La sensazione, insomma, è che Merlino abbia bisogno di tempo per entrare in confidenza con la dimensione generalista. Ma il tempo a sua disposizione non è molto, vista la forte concorrenza e, soprattutto, il paragone ingombrante con Barbara D’Urso.
Gli altri cambiamenti di Pomeriggio Cinque riguardano la scenografia. La presenza del pubblico, seppur spento, rende comunque l’atmosfera più calda e coinvolgente. Brutta, invece, la posizione degli opinionisti: essendo di fronte alla conduttrice, danno le spalle al pubblico in studio e a quello a casa, anche per colpa di una regia spesso disattenta.
Fatte queste valutazioni, però, rimane il nodo centrale: il tanto annunciato cambio editoriale c’è stato? La risposta è “ni”. È evidente l’abbandono del gossip, con la parte “leggera” che ricalca in modo evidente i talk dei format di Rete 4.
A dominare, così come lo scorso anno, è però la cronaca nera. La trattazione dei casi, ancora una volta, è accompagnata da espressioni come “documenti esclusivi” e “solo per voi”. Anche le clip che ricostruiscono i casi tendono alla spettacolarizzazione. Il segno più tangibile del cambiamento, infine, sono gli opinionisti. Emblematiche le presenze nel pomeriggio di Canale 5 di Rita Dalla Chiesa e Claudio Amendola, impensabili solo fino a pochi mesi fa.