Real Time, nella seconda serata di venerdì 8 settembre, ha proposto la prima puntata stagionale de Il castello delle cerimonie. Il programma, al solito, racconta il lavoro e la vita della famiglia Polese. Al centro dell’appuntamento ci sono Noemi e Dennis, che hanno deciso di rivolgersi a Imma e Matteo per coronare il loro sogno d’amore.
Il castello delle cerimonie 8 settembre, la presentazione degli sposi
Inizia Il castello delle cerimonie dell’8 settembre. I protagonisti sono i giovani Noemi e Dennis, che convolano a nozze nella struttura dei Polese. Imma porta la colazione a letto a Matteo, poi gli comunica che il figlio Pasqualino aspetta un bambino. Matteo, come da tradizione, è costretto a far fronte alle richieste stravaganti degli sposi, che desiderano un pasto abbondante e ben sei cantanti nel corso della cerimonia.
I Polese festeggiano il matrimonio di Pasqualino e Anna, che ovviamente si celebre nel castello. I due hanno espresso la volontà di avere una cerimonia sobria. Richiesta, questa, che è ovviamente disattesa. Noemi e Dennis, intanto, si sposano in chiesta, poi raggiungono la location per i festeggiamenti. La festa procede con una lunga serie di pietanze servite ai tavoli, inframezzati dalle esibizioni dei cantanti neomelodici. Il momento clou è l’ingresso nella sala di Imma Polese, che rivolge un breve saluto agli sposi. Si conclude con il taglio della torta e i fuochi d’artificio. Termina qui Il castello delle cerimonie dell’8 settembre.
La recensione
Eccessi, stravaganza e folklore: se si dovesse riassumere Il castello delle cerimonie dell’8 settembre in tre parole, la scelta ricadrebbe senza dubbio su questi termini. Il programma, nell’esordio della stagione 2023, ha fatto quello che sa fare meglio: mischiare la tradizione a un sano caos e divertimento. La trasmissione parte con la notizia che i coniugi Polese diventano nonni, in quanto il figlio Pasqualino attende un bimbo. Dopo pochi minuti, il pubblico, ancora spiazzato per tale notizia, osserva già il matrimonio del primogenito. Il tutto, forse, è stato gestito con troppa fretta.
Nella puntata non c’è alcuna novità di rilievo rispetto agli anni scorsi. D’altronde, come in ogni cerimonia che si rispetti, anche Il castello delle cerimonie segue delle liturgie oramai indissolubili. E poco importa se queste risultino superate e prevedibili.
Ed è così che, come in una sorta di sit com in salsa napoletana, il povero Matteo Giordano sembra l’unico argine (decisamente fragile) agli eccessi. È lui, infatti, che prova a far ragionare i protagonisti, che puntualmente arrivano nella struttura con delle richieste eccessive. Inoltre, è sempre che deve fare i conti con l’esuberanza della moglie Imma e del resto della sua famiglia. Insomma: lo show ha i contorni del cult e continua a funzionare.