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Venerdì 22 settembre, dalle 21:25 su Nove, è andata in onda la prima puntata della stagione di Fratelli di Crozza. Il programma, ovviamente, è condotto da Maurizio Crozza. Il comico, durante gli appuntamenti, esegue le parodie di alcuni personaggi al centro dell’attualità politica e sociale. Al suo fianco è confermato Andrea Zalone.
Fratelli di Crozza 22 settembre, le prime imitazioni
Inizia Fratelli di Crozza del 22 settembre. Dopo i saluti di rito, parte il primo monologo, incentrato sulla “famiglia più potente d’Italia”, ovvero quella di Giorgia Meloni: “La Premier ha piazzato tutti i suoi familiari”. Ci si sposta a Francesco Lollobrigida, cognato della Presidente del Consiglio e Ministro dell’Agricoltura: “Lui è il poeta delle gaffes. Ha un vasto potenziale di deliri, dalla sostituzione etnica ai percettori del reddito di cittadinanza che devono andare a zappare. L’ultima è che i poveri mangiamo meglio dei ricchi: affermare una frase del genere in un paese in cui è necessario vendere una cornea per prendere delle zucchine…“.
La prima imitazione è proprio quella del Ministro: “Mi chiamano poeta delle gaffes, ma per me è un complimento. Almeno mi sono inventato un mestiere, non come quelli che stanno sul divano a prendere il reddito di cittadinanza. Gli immigrati sono delle povere persone, ciò significa che mangiano meglio di noi. Forse mi sarei dovuto fermare a Bernarda, la compagna che avevo prima di Arianna, che poi mi ha fatto conoscere Giorgia che mi ha fatto divenire Ministro“.
Fratelli di Crozza del 22 settembre prosegue con un focus su Andrea Giambruno, giornalista di Rete 4 nonché compagno della Premier. Immancabile la sua parodia: “Parliamo di presunte molestie sessuali. Ne parliamo con il Direttore Pietro Senaldi, a cui cedo la patata bollente!“. Ed ecco che appare anche il finto giornalista di Libero: “Posso dire bollita? Questo non penso sia un reato. Perché noi uomini di una certa parte politica dobbiamo pesare le parole?”.
La visita di Meloni e Von Der Leyen a Lampedusa
Fratelli di Crozza del 22 settembre procede con un monologo sulla visita a Lampedusa di Meloni e Von Der Leyen: “Sono rimaste nel centro di accoglienza solo dieci minuti, a distanza dagli immigrati. Hanno fatto divenire il fenomeno una emergenza: sono arrivate 130 mila persone, ovvero circa 8 per ogni comune italiano. Il vero problema è la desertificazione: tra duecento anni, se le nascite rimangono a questi livelli non ci saranno più nostri connazionali. I migranti ci servono, perché allora tenerli chiusi anni in dei centri appena arrivano? Cos’è, un tirocinio?“.
Crozza sull’ex generale Vannacci: “Ha detto che gli omosessuali non sono normali, poi si è autodefinito erede di Giulio Cesare, ovvero uno degli omosessuali più famosi della storia“. Parte l’imitazione del militare: “Le minoranze ci invadono. La squadra del Cagliari è piena di gay. La televisione è un mezzo subdolo, Rai 1 sembra un gay pride, c’è Cristiano Malgioglio ovunque”.
Durante Fratelli di Crozza del 22 settembre ci si sposta sulla parodia di Stefano Bandecchi, imprenditore e sindaco di Terni: “La Guardia di Finanza è come la Gestapo, mi ha sequestrato 21 milioni. Io reagisco, azione e reazione, questa è la democrazia. Ho le televisioni e le radio, che uso come pistole. Ho fatto il parà e da paracadutista non ho mai aperto un paracadute, mi sono sempre fermato aggrappandomi ai rami”. Durante l’intervento, il finto primo cittadino è protagonista di alcuni scatti d’ira, spaccando microfoni e aste.
Fratelli di Crozza 22 settembre, si passa all’opposizione
Fratelli di Crozza del 22 settembre continua. Il comico ne ha anche per l’opposizione e, in particolare, per il Partito Democratico: “Elly Schlein aveva promesso un’estate militante, ma chi l’ha vista? Forse era in Svizzera o a Capalbio. Avrebbe tantissimi problemi concreti da affrontare, ma parla come se fosse all’Accademia della Crusca“. Si parla di PD e non può mancare il Crozza-Vincenzo De Luca: “A Caivano fanno un caffè veramente buono. Il governo, comunque, ha fatto un blitz, nel quale hanno sequestrato cerbottane, curcuma e un naso finto con i baffi. Come faccio a prendere sul serio un esecutivo che ha come Ministro Sangiuliano, maestro delle cerimonie?“.
Ci si avvia verso la conclusione con Flavio Briatore: “Sono andato in una falegnameria e ho visto che tutti i dipendenti avevano più di 50 anni. Come sono entrato c’era la nebbia di Voltaren, i lavoratori erano pieni di cellulari Brondi. Non ci sono giovani falegnami perché i ragazzi vanno all’Università, che produrranno disoccupati, che magari sanno che Socrate è morto mangiando cicoria. Ma cosa studiate a fare? Mio figlio farà la trafila come tutti i primogeniti dei miliardari”.
Fratelli di Crozza del 22 settembre termina con l’interpretazione “dell’Enrico Mentana che vorrei“, come lo ha definito il comico. Sono presentate notizie alternative, in pieno stile tg: ad esempio, i computer dell’Agenzia delle Entrate sono saltati perché tutti hanno pagato le tasse, mentre Schlein ha rifiutato l’invito a cena di Claudio Baglioni per recarsi a Lampedusa. In chiusura, il comico omaggia Giorgio Napolitano, ex Presidente della Repubblica morto in serata.
Fratelli di Crozza 22 settembre, la recensione
Fratelli di Crozza, nella puntata del 22 settembre, fa esattamente quello che ci si aspettava, ovvero la satira politica, che ha dominato per tutta la diretta. D’altronde, se è vero che il materiale non manca, è altrettanto vero che di comici abili come Crozza ce ne sono sempre meno, almeno in televisione.
Va da sé che Fratelli di Crozza, nel primo appuntamento del 2023, si conferma uno dei pochi show televisivi capaci di divertire e riflettere contemporanea, pungendo un po’ tutti, da destra a sinistra. La puntata non annoia e procede con ritmo spedito, facilitata in questo dalla giusta durata dello show.
L’efficacia della trasmissione, nella diretta del 22 settembre, è ulteriormente amplificata dalla capacità del comico di apportare innovazioni, rimanendo però fedele a sé stesso. A tal proposito, le nuove imitazioni sono più che riuscite.
Mentre quella di Vannacci era attesa, sorprendono (in positivo) quelle di Stefano Bandecchi e, soprattutto, quella doppia di Andrea Giambruno e Pietro Senaldi. In quest’ultimo caso, la parodia non si limita solo ai personaggi, ma bensì a un intero show. Se alle interpretazioni già citate si aggiungono le parodie classiche come quella di Vincenzo De Luca e il gradito ritorno di Enrico Mentana, ecco a voi una prima puntata pressoché perfetta.