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Venerdì 6 ottobre, in prima serata su Nove, si è svolto un nuovo appuntamento di Fratelli di Crozza. Alla conduzione, come sempre, c’è il comico Maurizio Crozza, supportato da Andrea Zalone.
Fratelli di Crozza 6 ottobre, le prime imitazioni
Fratelli di Crozza del 6 ottobre parte con la parodia del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il finto leader della Lega afferma: “In una mattinata al Ministero io devo capire e infangare giudici di sinistra, che hanno liberato cinque milioni di clandestini. Ora devo andare a Palermo, pronto a farmi mettere al rogo come Giordano Bruno”.
Il comico, in seguito, ha realizzato un lungo monologo, incentrato sulle polemiche relative alla giudice Apostolico e sull’acquisto di armi da parte dell’Italia. Poi la serata è proseguita ironizzando su Carlo Calenda, che negli scorsi giorni si è recato a un presidio per sostenere degli operai che, però, hanno rifiutato l’incontro.
A Fratelli di Crozza del 6 ottobre è andata in scena l’imitazione del leader di Azione: “Non vogliono parlare, mi voltano le spalle tutti, anche a casa. Io non ho una famiglia, ma un campo di girasoli”. Il finto senatore, nello spazio, prova qualsiasi cosa pur di parlare con qualche operaio.
Francesco Lollobrigida e Andrea Giambruno
Fratelli di Crozza del 6 ottobre prosegue con il Ministro Francesco Lollobrigida: “Io ho il concetto di base. Il vino, in una certa misura, fa bene. A Bruxelles ci vogliono boicottare: dopo la sostituzione etnica vogliono procedere con quella etilica. Il mio cervello si ferma, ma la bocca continua ad andare e dice cose che non capisco”.
La puntata va avanti velocemente, con un focus proposto su Andrea Giambruno. Crozza, infatti, ha portato in scena il finto giornalista di Rete 4, nonché compagno della Premier Giorgia Meloni: “Mi voglio scusare per aver detto transumanza. Ma dove ho sbagliato? Avrei forse dovuto dire mandria?”. A dar supporto al finto conduttore, in Fratelli di Crozza del 6 ottobre, c’è il giornalista Pietro Senaldi: “Le persone di sinistra amano gli animali, ma non c’è mai nessuno che prenda un immigrato da compagnia o da guardia”. I due proseguono scambiandosi complimenti.
Altra parodia è quella del generale Roberto Vannacci: “Ho nel taschino una matita appuntita e appena temperata, da poter inserire nelle giugulare di chi prova ad offendermi. Vorrei consigliare a chi non fosse alto come me che c’è anche l’arteria femorale. A tutti gli uomini costretti dalle mogli femministe ad andare a fare la spesa consiglio la matita per difendersi dagli LGBT, dagli animalisti che lasciano i bisogni dei cani in strada”.
Fratelli di Crozza 6 ottobre, De Luca e Mentana
A Fratelli di Crozza del 6 ottobre torna la parodia di Vincenzo De Luca: “Oggi PD significa Problema Democratico. Vincenzo De Luca è stato definito un problema: ciò è perché io sono libero. De Luca è temuto perché è il più votato nella storia d’Italia e del mondo. Mi ha votato il 70% dei campani, compresi anche i quattro giudici di X Factor“. Poi legge i primi versi (ovviamente falsi) del libro del Governatore, in cui si paragona a Gesù.
Infine, Fratelli di Crozza del 6 ottobre termina con il telegiornale che vorrei, curato dal finto Enrico Mentana. Tante le notizie utopistiche, tra cui Elon Musk che si reca a Catanzaro per fare le analisi del sangue e l’aumento dei fondi per la sanità.