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I Nomadi, tra i gruppi musicali più amati in Italia, festeggiano il traguardo dei 60 anni di carriera e la TV di Stato decide di omaggiarli. Per tale motivo, venerdì 5 gennaio, in seconda serata su Rai 2, è proposto il documentario Nomade che non sono altro.
Nomade che non sono altro, regista e curiosità
Nomade che non sono altro è una produzione originale di Rai Documentari. Lo speciale ha una durata di circa un’ora ed è visibile, oltre che sulla seconda rete Rai, anche in diretta streaming e on demand sul sito di Rai Play.
Nomade che non sono altro ripercorre attraverso immagini ed aneddoti la lunga carriera dei Nomadi. La band, fondata da Beppe Carletti, è in attività dal 1963 e, nel corso di questi decenni, ha pubblicato oltre 80 album. Sono circa 15 milioni le copie vendute in Italia e nel resto del mondo.
Nomadi che non sono altro, i primi anni e la collaborazione con Francesco Guccini
Il racconto di Nomade che non sono altro inizia proprio nel 1963. Tra le città di Modena e di Reggio Emilia gli artisti ed amici Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di creare un gruppo musicale. I primi due anni di attività si svolgono quasi esclusivamente nelle balere dell’Emilia Romagna.
Nel 1966, dopo qualche singolo inedito che ha ottenuto poca fortuna, arriva finalmente il primo successo. Si tratta della cover Come potete giudicare, che permette ai Nomadi di collaborare con un giovane autore sconosciuto ma molto promettente: si tratta di Francesco Guccini.
Il successo di Io vagabondo
Nomade che non sono altro si concentra sul 1972. In tale anno, i Nomadi pubblicano il singolo Io vagabondo. Il brano diventa subito un grande successo: il disco arriva in finale a Un disco per l’estate e in poche settimane riesce a vendere oltre un milione di copie. Ancora oggi, la hit è la canzone simbolo del gruppo, divenuta una sorta di inno per diverse generazioni di italiani.
Nomade che non sono altro racconta l’avventura degli artisti tramite la testimonianza diretta di Beppe Carletti. La narrazione si articola in diversi momenti chiave, fino al concerto evento organizzato a Novellara lo scorso giugno 2023.
Nomade che non sono altro, gli ospiti
Durante Nomade che non sono altro gli attori Andrea Avanzi e Marco Santachiara interpretano Beppe Carletti ed Augusto Daolio. Attraverso di loro, le telecamere di Rai 2 raggiungono i luoghi dei Nomadi, tra cui la già citata Novellara, le valli e la bassa. Ad arricchire il racconto ci sono vari ospiti, a partire da Francesco Guccini, Rosario Fiorello, Luciano Ligabue e Caterina Caselli. Il paroliere Alberto Salerno racconta la genesi di Io Vagabondo.
Nomade che non sono altro incontra il parroco di Novellara Don Giordano Goccini, oltre al giornalista Pino Strabioli e al fan ed ex parlamentare Renzo Lusetti. Infine, ci sono il cantante Stefano Cisco Bellotti, i musicisti Daniele Campani e Cico Falzone ed Elena con Davide Carletti, figli di Beppe.